27 luglio 2022, il Pentagono si dichiara pronto ad aumentare le forze nell’area di Taiwan nel caso in cui la Presidente della Camera dei Rappresentanti Nancy Pelosi decidesse di recarsi nell’isola.
I funzionari hanno dichiarato all’Associated Press che se Pelosi dovesse recarsi a Taiwan – un’eventualità ancora incerta – l’esercito aumenterebbe il movimento di forze e mezzi nella regione indo-pacifica.
Un viaggio della Pelosi sarebbe un evento eccezionale, è infatti dal 1997 che una carica così alta degli Stati Uniti, in linea di successione presidenziale seconda solo al vicepresidente, non visita il Paese.
Nulla è stato ancora deciso, ma si sussurra qualcosa e l’Amministrazione Biden mette le mani avanti.
Il generale statunitense Mark Milley, presidente degli Stati Maggiori Riuniti, ha detto mercoledì che la discussione su qualsiasi viaggio specifico è prematura.
Il presidente cinese si dichiara comunque pronto ad intervenire.
Se gli Stati Uniti si spingono oltre e sfidano la linea di fondo della Cina si faranno carico di tutte le conseguenze che ne deriveranno
Ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian, durante una conferenza stampa.
Oggi 28 Luglio alle ore 8:33, secondo fonte Reuters, è iniziata la quinta telefonata tra Joe Biden e Xi Jinping, durata oltre due ore, proprio mentre crescevano le tensioni per il viaggio della presidente: l’ordine del giorno riguarderebbe soprattutto la situazione Russia-Ucraina.
Il presidente cinese mette in guardia l’americano dal “giocare col fuoco” ma Washington, nonostante si dichiari per la “politica di una sola Cina” e riconoscendo Pechino, non Taipei, sa che la legge americana prevede il suo intervento in aiuto di Taiwan, nel caso venisse valutato necessario. Ha inoltre dichiarato attraverso il portavoce della Casa Bianca John Kirby
Si tratta di mantenere aperte le linee di comunicazione con il presidente della Cina, una delle relazioni bilaterali più importanti che abbiamo, non solo in quella regione, ma in tutto il mondo, perché tocca così tante cose.
Ma questo viaggio, è davvero necessario?
L’ultima volta che i due si son parlati era marzo scorso, e Biden aveva avvertito delle “conseguenze” se Pechino avesse dato supporto materiale alla guerra russa.
Intanto Kirby si preoccupa di informare la Pelosi per assicurarsi che abbia “tutto il contesto” di cui ha bisogno per prendere decisioni sul suo viaggio.
Tutti cercano di riparare ad un danno che è solo potenziale, ma la tensione cresce quando i potenti la fanno crescere.
Bonnie Glaser, esperta di Cina presso il German Marshall Fund degli Stati Uniti sostiene che i presidenti Joe Biden e Xi Jinping debbano concentrarsi sulla de-escalation […] per ridurre il rischio di incidenti.
La Cina ha dato pochi indizi sulle reazioni specifiche che potrebbe adottare se Pelosi, da sempre critica nei confronti della Cina, in particolare sulle questioni relative ai diritti umani, si recasse a Taiwan.
FONTI
https://www.reuters.com/world/biden-looks-tamp-down-taiwan-tension-during-china-xi-call-2022-07-28/
Verdiana Siddi
28/07/2022