LO STATO CLIENTELARE

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Valori morali e servitù volontaria nell’America di Bush

di CHRIS FLOYD

Gli anni amari del malgoverno di Bush sono stati disastrosi per molti dei suoi fedeli sostenitori. Il popolo ha assistito all’aumento della disoccupazione, alla riduzione delle libertà, l’indebolimento delle comunità, la rovina finanziaria degli stati, l’aumento dei prezzi, scuole trascurate, pensioni svuotate, aria avvelenata, acqua inquinata, ed i suoi figli uccisi e mutilati in un’ingiusta guerra per il profitto che ha reso il mondo più pericoloso.

Senza dubbio è una situazione straordinaria. Come possiamo descrivere tutto questo? Una risposta – offerta fino alla nausea dai servili mezzi di comunicazione dei compari di Bush – è l’immagine dei piccoli coltivatori diretti che mettono impegno e dedizione nei “valori morali”, al di là degli interessi economici. Questa rappresentazione di idealismo trascendente ha suscitato ammirazione persino tra gli sconfitti democratici, i cui commentatori e portaborse centristi bramano esaltare i valori morali dei lavoratori.

C’è solo una cosa sbagliata in questa onnipresente saggezza convenzionale: è il grande pentolone fumante di Crawford [città dove si trova il ranch di Bush N.d.t.]. La verità è che nel 2004 il numero di elettori sostenitori dei “valori morali“ come loro priorità nella selezione di un candidato – 22 per cento – è sceso in realtà di oltre il 13 per cento dal 2000, come ha riferito Frank Rich.
Nei fatti, il voto per i “valori” è sceso di almeno il 20 per cento, dalla campagna del 1996 che fece ritornare in carica l’immorale Bill Clinton con un margine di vittoria più grande del mandato di Bush ottenuto quest’anno con l’imbroglio e la menzogna.

Naturalmente, la frase “valori morali” è un ulteriore esempio del linguaggio per idioti usato dai giornalisti, da chi fa sondaggi, dai pubblicitari e dai politici, per svilire il linguaggio e ridurre la realtà a pochi frammenti malleabili. Nel contesto degradato ed ignorante delle ultime elezioni, non c’è stata alcuna preoccupazione morale o etica legata a questioni come la guerra, la giustizia economica, la pena di morte, la sicurezza nazionale, i crimini delle corporazioni, a come gestire il pianeta, come sostenere la Costituzione o interessarsi ai malati, gli anziani o i poveri.
No, nella lingua della stupidità, “valori morali” si riferisce soltanto ad una cosa: sesso – aborto, omosessualità, nudità. E come sappiamo bene, il sesso fa vendere.

Ogni anno si parla di un giro di affari di 10 miliardi di dollari spesi nella e per la pornografia e oggettistica all’interno dei pii e devoti Stati Uniti; questo fa entrare altri miliardi non rivelati nelle casse segrete delle fondazioni “religiose” e nelle associazioni di destra “no-profit” devote alla fabbricazione remunerativa di indignazione in difesa della “famiglia”. Ma il fatto che una ristretta parte dell’elettorato ancora sghignazza al pensiero di parti di corpo in lattice e letti idraulici, ci descrive duramente la dissonanza cognitiva nella società americana di oggi.

Se la sapienza non può fornirci soluzioni, dove possiamo trovare una risposta? Dove se non nella Francia del sedicesimo secolo? A quel tempo c’era Etienne de la Boétie – meglio conosciuto come l’amico del cuore del grande saggista Montaigne – che spiegò come un’intera società può essere costretta alla “servitù volontaria” da un’elite senza scrupoli, attraverso le catene di ferro del clientelismo: il popolo dispensa consenso alle minoranze favorite, che lo trasformano in atti di sostegno verso i propri protetti, e così via.

Le idee di Boétie sono ben spiegate dallo studioso Shakespeariano Stephen Greenblatt nel suo recente libro Amleto in Purgatorio. Greenblatt scrisse prima del Regime di Bush, dandoci una lettura sorprendente e profetica del regime che sarebbe nato:

“All’inizio può sembrare difficile capire perché tante persone siano desiderose di abbandonare le loro libertà innate, ma in realtà il processo [delineato da Boétie ] è abbastanza semplice. Un ristretto numero di forze, per ragioni strategiche, si alleano ad una singola persona. Le qualità di questa persona – che come tutti sanno può essere un furbo o un idiota – non sono particolarmente rilevanti; ciò che conta è la sua posizione simbolica al vertice del sistema. Neppure ha grande importanza se i membri del cerchio ristretto non hanno nessun rispetto per la persona che essi dichiarano loro amica; ciò che conta è che i loro diretti dipendenti [clienti] si sentano legati a loro, e attraverso loro, legati alla persona in cima. Ognuno di questi dipendenti ha a sua volta altri dipendenti, e prima che decine di migliaia di persone siano chiuse dentro il sistema, questo li sfrutterà piuttosto che proteggerli o servirli.”

Oggi questo tipo di macchina clientelare si è diffuso nella società americana come le radici della vite kuzdu [rampicante asiatico, NdT], impedendo la normale crescita della vita civile e tenendone fuori la luce della verità. Ci sono troppe persone potenti che stanno facendo troppi soldi tramite un sistema di rapina corporativa e di aggressioni militari perchè sia consentita la presenza di realtà ed umanità e nel sistema. Per mantenere il flusso del sistema clientelare – dalla Casa Bianca all’addetto alle pulizie del magazzino del proprio capo che fa soldi con i lavoratori delle fabbriche di armi – milioni di persone devono pagare il rituale inchino all’idiota che sta all’apice del sistema.
Bush ha perfezionato questo sistema aggiungendo alla ricetta il sangue versato da altri; i suoi sostenitori devono credere nella sua onestà e saggezza, altrimenti essi dovrebbero ammettere la propria complicità negli omicidi di massa basati sull’inganno premeditato. Dovrebbero anche riconoscere la complicità nelle torture, come accaduto la scorsa settimana e testimoniato dalla Croce Rossa.

Non è sorprendente che essi preferiscano la servitù volontaria – l’indignazione pilotata, il linguaggio da idioti, i divertimenti stupidi – piuttosto che i veri valori morali di responsabilità e dissenso.
Costerebbe troppo – in termini di soldi, comfort e onestà – schierarsi contro il sistema.
E così la macchina ingorda e colpevole continuerà a macinare, nutrita dai massacri.

http://www.counterpunch.org/floyd12142004.html

trad. Manrico Toschi per Comedonchisciotte

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