DI MARCO GIANNINI
comedonchisciotte.org
Ieri sera mia sorella stava guardando la TV (oggetto a me avulso) e passando mi sono imbattuto in un video che mi ha fatto sobbalzare: Di Maio parlava di come distribuire poltrone come fosse emergenza nazionale.
Subito ho pensato: “Mio Dio! Alla gente non frega niente di queste cose e di come le fate! Mai scelto momento peggiore visto come gli italiani vi hanno bollato ultimamente!” (per dei “signorsì” invidiosi di Salvini, per fanfaroni, per inconsistenti perciò nauseanti soprattutto in estate).
QUESTO VIDEO riguardante il “mandato zero”, era per giunta comunicato con gestualità costruita, manipolatoria, in PNL style e la PNL pura, in politica, poi stucca.
La rabbia mi ha invaso “basta non se ne può più, la cosa più odiosa che non ho mai sopportato nei 5s sono le poltrone” e subito il mio pensiero è andato a molte elezioni comunali dove spesso si è assistito alla rinuncia in massa alla candidatura dei consiglieri 5s uscenti, anche in grandi città come Genova, che temevano di bruciarsi il sogno di un futuro posto in Consiglio Regionale o al Parlamento (roba da ridere che la dice lunga…); il loro problema non era “sarei un uomo capace?” ma “devo arrivare”.
Secondo i vertici 5s per recuperare manodopera sul territorio quindi si agevola questa mentalità anziché ostacolarla, la stessa che fa “rimanere dentro” gli attivisti nonostante inversioni ad U su temi fondamentali. Conviene più far firmare penali per evitare tradimenti o è meglio favorire le persone oneste intellettualmente (condizione indispensabile per essere davvero onesti).
Se i 5s volessero intervenire in modo corretto e sperare di risollevarsi, oltre a non compiere cappelle clamorose come questa, attuata mentre altri leader politici passano da supereroi, dovrebbero agire almeno (almeno) in due direzioni secondo il mio pensiero: base e programma.
Datemi qualche riga e poi presenterò una personalissima ricetta.
L’esperienza di Governo è stata certamente proficua (Di Maio per me è stato finora un grande governante ma un pessimo capo politico, ruolo quest’ultimo che mi auguro passi quanto prima ad Alessandro di Battista): “Quota 100”, “Sblocca cantieri”, idrogeologico, anticorruzione, pensioni d’oro, vitalizi, innovazione (es. Blockchain), Decreto INAIL, RDC & pensione di cittadinanza, attivi tornati a disposizione dei Comuni, immigrazione (in corsivo le battaglie esclusive del programma leghista) tutte leggi approvate dal migliore Governo degli ultimi 40 anni e che hanno dimostranto che è falsa l’etichetta del “congelano i voti” che i giornalai asserviti, vi garantisco, erano pronti a sparare.
Salvini adesso però fa i capricci e vuole tutto (anche oltre…basta vi informiate!) o farà saltare il Governo e ciò è comprensibile perché è quasi al 40% secondo i sondaggi…ed il bello è che se questo accade il 5s si prenderà pure la colpa(!) dato che al Capitano basterà dire ai giornalisti di regime “i 5s dicono sempre no” una balla smentita da tutto ciò che finora è stato approvato ma breve e semplice da fare arrivare (e arriverà statene certi).
Perché il 5s si prenderà la responsabilità?
Perché in modo scellerato ha fatto campagna contro l’alleato alle europee grazie anche ai cosiddetti “dissidenti” per fortuna cacciati, credendo che ciò bastasse a conquistare le fette di elettorato a sinistra perdute: no caro Casalino a sinistra ti votano se i tuoi piani di lavoro piacciono, in primo luogo scuola (con l’autonomia vi suicidate), lavoro e diritti sociali come il salario orario (magari chiarendo che è netto).
Io credo che il Sistema mafioso globalista radicato in USA consideri Salvini un nemico ma allo stesso tempo sono certo che, detto Sistema, preferisca la più malleabile Lega al Movimento; quest’ultimo infatti, non sapendo a che santo votarsi vista anche la linea moderata di Conte-Di Maio, si rifugia spesso in posizioni filo UE a volte incomprensibili (intanto in Austria spuntano i cartelli con “Hamburger e Italiani mafiosi”).
Non mi riferisco tuttavia al caso Von Der Leyen, ribattezzato stupidamente da qualcuno “Alde 2” (e se lo dico io che lasciai i 5s per il discorso ALDE dopo 5 anni…): pure la Lega stava per votare la signora ma poi, quando ha capito che nessun padano otteneva la poltrona, ha cambiato linea lasciando i pentastellati col cerino in mano…da questo momento i leghisti e la loro stampa (Libero in primis) con Bombolo Rinaldi a guidare l’assalto mediatico hanno massacrato il Movimento, come fanno capillarmente ma in modo ben più scaltro e nascosto da oltre un anno e questo con buona pace del coraggio e della lealtà mostrate da Di Maio sul caso Diciotti e non solo ( a proposito perché Salvini mette bocca negli altrui Ministeri mentre sul suo arrogantemente pretende obbedienza?).
Perché penso che per il Sistema la Lega rispetto al 5s sia più riconducibile a miti consigli? Perché ha nei ranghi molte vecchie conoscenze ad esso limitrofe ed infatti la Lega parla di immigrazione ma non delle sue cause che riguardano i poteri multinazionali (e il Franco CFA in primis), vota per regalare soldi al privato Radio Radicale (limitrofa a Soros) legittimando la sua pretesa a svolgere un servizio pubblico al posto dello Stato, cerca ogni pretesto per veicolare soldi dei contribuenti nella scuola privata (Vaticano) ecc ecc ecc.
A tal proposito colgo l’occasione per esprimere la mia solidarietà a Di Battista per come i libertari solo col sedere altrui (i radicali e Taradash in primis) hanno organizzato una azione social dal sapore squadrista per censurare il suo video-documentario sul Sud America previsto su Sky, temendo evidentemente che ne emergessero i contenuti (e le porcate di certe multinazionali schiaviste).
In vista delle elezioni quindi, a prescindere dal quando saranno, ai grillini serve una bella registrata che come detto dovrà riguardare il programma e la base.
Per quanto riguarda il programma del (mi auguro) rilancio del M5s, servirebbe ad esempio il Reddito di Cittadinanza su base personale come è effettivamente in tutta UE e non su base “italiano-familistica”.
Esso dovrebbe essere normato ove possibile (ove possibile perchè sarebbe su base personale e quindi alcune restrizioni cadrebbero) in modo coerente all’attuale e tenendo sempre conto dell’Indice di povertà relativa.
Non una estensione impalpabile come l’ultima cui abbiamo assistito ma basata su un criterio chiaro.
Un altro intervento invece riguarda la riforma fiscale.
La Flat Tax della Lega, secondo le diverse versioni, va dai 10 ai 60 miliardi ed ultimamente sento parlare di 20. Essa, come noto, va a interessare i redditi IRPEF.
Il M5s dovrebbe battersi sotto elezioni per investire questi 20 miliardi verso un’altra forma di detassazione: quella verso il costo del lavoro.
Questa forma di detassazione infatti andrebbe a migliorare le nostre esportazioni (non l’opposto) e non causerebbe la tesaurizzazione come invece farebbe la Flat Tax cioè accumuli di capitale che non circola con relativa perdita di posti di lavoro.
Una proposta sacrosanta è il salario orario minimo garantito e se non fosse approvato in tempo andrebbe riproposto ma non a 9 euro nette, che è una soglia non determinata scientificamente, ma a 7.50 (leggermente oltre il 60% del mediano) visto che in questo modo si eviterebbe l’esclusione sociale senza causare distorsioni del mercato del lavoro (disoccupazione).
Questo livello andrebbe poi aumentato o diminuito del 10% in base al tenore di vita provinciale (controllando che le aziende non cerchino di aggirare la norma).
Per quanto riguarda invece la base la faccenda è più complessa e ci vorrebbe l’intervento diretto, di Di Battista che, una volta capo politico, dovrebbe setacciare tutto il territorio cercando di reintegrare le energie disperse, le persone con delle capacità comprovate, esaminando caso per caso qualora ne facessero richiesta.
Non ha senso vedere un Elio Lannutti ex parlamentare IDV adesso nel 5s o un Premier pentastellato, per quanto bravo, calato dall’alto che fino a un anno fa non aveva mai tirato su un gazebo (magari nel 2012, sotto un temporale mentre ci davano dei pezzenti) o un Governo di alleanza con altre forze politiche e poi escludere (parlo per esperienza personale ma la casistica è varia) chi si è candidato in una lista civica in un paese in compresenza del 5s!
Se la base infatti è stata semi-annientata ciò è avvenuto proprio nei MeetUp e spesso chi è uscito dal 5s ha reagito dopo anni di sopportazione! E’ cosa nota che spesso certe scelte non hanno niente né di politico, né di opportunistico ma sono motivate da dinamiche inerenti sgarbi, insulti, calunnie ecc.
Essendo assemblee, le invidie ed i cerchi magici hanno teso a far fuori gli elementi più preparati e “appariscenti” e questo non fa piacere e poi provoca un livellamento verso il basso.
Spesso mi son sentito dire “pure io ho partecipato ma poi me ne sono andato perché erano tutte riunioni indirizzate” e chi lo diceva era di norma qualcuno con ruoli dirigenziali nella vita cioè non sprovveduti.
Tutti questi meccanismi vanno in favore dei più furbi (perciò meno abituati ad usare l’intelligenza), degli esperti nelle peggiori dinamiche di gruppo e nell’arte italiana dell’invito a cena senza vergogna, dei numeri di telefono degli eletti da scrivere nella preziosissima agendina ecc ecc altro che valorizzazione della meritocrazia e delle competenze sul territorio.
Poi ci sono stati altri fattori che hanno annientato la base: i giochini dei “delegati sul territorio” atti a favorire a Roma questo anziché quello (simpatie, promesse, parentele, amicizie, cieca obbedienza ecc) agendo sulle liste, dinamiche che agli attivisti (quasi a tutti) è andata benone finché non risultavano loro i cestinati.
Buona parte poi della base 5s infine non ha il senso della misura: ad esempio ci sono molti casi in cui se ne frega se in pericolo c’è la Forma di Stato e poi (per fare un esempio) fa le barricate se il Movimento non chiude le aziende produttive sulle coste (i balneari). Cosa significa questo? Si è lavorato bene alla voce “cervelli”? E Grillo che fa? Tace? Gli va bene? Si è fatto sostituire le parti intime con parti robotiche perciò sempre funzionanti (al netto della batteria?).
Ps. Sono contrario ai rimpasti di Governo basati sui risultati di elezioni successive a quelle che hanno sancito i rapporti di forza. Se passa la logica del rimpasto i partiti di Governo entrano in una competizione che non è nell’interesse del paese ma del loro orticello, appoggiando proposte che portano consenso anche quando fondamentalmente dannose e non appoggiandone di benefiche se non ancora ben comprese dai cittadini (nel mondo dei media ormai una proposta non è sentita come positiva se lo è ma per come viene comunicata dalla grande stampa e dalle tv).
Marfco Giannini, Grillin fuggiasco
Fonte: www.comedonchisciotte.org
25.07.2019