Uno sportivo di 16 anni, nato a Rieti e residente a Pisa, “riceverà un risarcimento per i danni causati dalla vaccinazione anti-Covid” in base alla legge 210/92. E’ quanto riportato all’AdnKronos dal Codacons, nella persona del professor Carlo Rumi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Il ragazzo aveva ricevuto il vaccino Moderna nel luglio del 2021 e già dopo un mese erano comparsi i primi sintomi: eruzioni cutanee su braccia e gambe. A settembre i puntini rossi sulla pelle erano diventati un ematoma esteso a braccio destro e collo, erano comparse anche bolle di sangue sulle mucose orali. Dal Pronto Soccorso al ricovero immediato per valori piastrinici pari a 1000/mm3 (su valore minimo di 150mila).
A Dicembre 2021 dell’Ospedale Pediatrico Gaslini di Genova gli viene confermata la diagnosi di ‘Itp persistente’ (Piastrinopenia persistente).
Gravi danni alla salute
Il dipartimento di medicina legale di La Spezia ha infatti riconosciuto il nesso causale tra la vaccinazione e la trombocitemia autoimmune sviluppata dal ragazzo a distanza di poche settimane dalla somministrazione.
E’ una reazione avversa grave potenzialmente innescata dalla procedura stessa anche se come fattore concausale in soggetto fino ad allora perfettamente sano e pertanto il danno è ascrivibile alla ottava categoria della tabella A allegata al Dpr 30 dicembre 1981 n 834 per ‘Menomazione permanente dell’integrità psicofisica’.
Le analisi mediche e la perizia del dipartimento di Medicina Legale hanno confermato quanto precedentemente messo in evidenza dal professor Carlo Rumi e riconoscono al ragazzo il diritto ad un risarcimento per danni da vaccinazione.
Verdiana Siddi
18/07/2022