La redazione non esercita un filtro sui commenti dei lettori, a meno di segnalazioni riguardo contenuti che violino le regole.

Precisa che gli unici proprietari e responsabili dei commenti sono gli autori degli stessi e che in nessun caso comedonchisciotte.org potrà essere considerato responsabile per commenti lesivi dei diritti di terzi.

La redazione informa che verranno immediatamente rimossi:

Messaggi che entrano automaticamente in coda di moderazione per essere approvati prima di pubblicarli o vengono sospesi dopo la pubblicazione:

Nota: se un commento entra in coda di moderazione (e quindi non appare immediatamente sul sito), è inutile e dannoso inviare di nuovo lo stesso commento, magari modificando qualcosa, perché, in questo caso, il sistema classifica l’utente come spammer e non mostra più nessun commento di quell’utente.
Quindi, cosa si deve fare quando un commento entra in coda di moderazione? bisogna solo aspettare che un moderatore veda il commento e lo approvi, non ci sono altre operazioni da fare, se non attendere.

Per qualsiasi informazione o comunicazione in merito, scrivere alla redazione dal modulo nella pagina dei Contatti

Una persona può avere un solo account utente registrato nel sito.

Commentare con utenti diversi è una pratica da trolls e vengono immediatamente bannati tutti gli utenti afferenti ad un’unica entità, senza preavviso.

SANZIONI IN CASO DI VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO STABILITE DALLA REDAZIONE CDC:

1) Primo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e cancellazione del commento.

2) Secondo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente ammonizione: l’account del commentatore verrà sospeso temporaneamente per 72 ore previo avviso individuale

3) Terzo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente blocco dell’account con l’impossibilità permanente di accedere al portale web

Consigliamo caldamente di leggere anche la pagina delle F.A.Q. le domande frequenti e la nostra Netiquette

La Redazione

 

“RIVOLUZIONE” – Il film documentario

I piu' letti degli ultimi 7 giorni

La Germania munge l’UE, raggiunge il “Punto Gorbachev” e guarda ad una Cina pericolosa

blank
A cura di Rosanna
Il 27 Maggio 2020
315 Views

DI RODNEY ATKINSON

freenations.net

Durante la crisi del Coronavirus nell’Unione Europea, qualsiasi pretesa di azione coesa e obbediente alle regole dell’Unione è finita fuori dalla finestra. I più deboli, come l’Italia, hanno dovuto provvedere a se stessi e i più forti come la Germania hanno infranto tutte le regole – in particolare le norme sugli aiuti di Stato – per causare un enorme squilibrio di potere nel “mercato unico”.

La Germania intercetta oltre la metà degli aiuti di Stato approvati dalla Commissione europea dall’inizio della pandemia (anche se rappresenta solo il 20% del PIL dell’UE) e Thierry Breton, il commissario francese dell’UE per il mercato interno ha notato che la Germania stava spendendo € 100 miliardi per aiutare le proprie aziende grazie alla crisi del Covid-19, mentre la Francia sta spendendo “solo” 20 miliardi di euro. La Francia sembra trovare addirittura impossibile competere su tali basi, quindi possiamo immaginare quanto sia dannoso per gli altri paesi dell’Unione. Come scrisse Ambrose Evans Pritchard nel Telegraph:

“La Germania sta attingendo al suo rating AAA e alle sue profonde risorse fiscali per salvare Deutschland Inc con € 1 trilione di crediti, garanzie e spese di emergenza. Quelli di noi che avevano compreso la crisi dell’austerità dell’Eurozona dal 2010-2016 notano con stanco cinismo quanto rigidamente sia stata applicata la legge di bilancio europea durante quegli eventi (quando si adattava al blocco dei creditori settentrionali) e quanto velocemente la legge sugli aiuti di Stato venga revocata questa volta perché si adatti alle esigenze di Berlino.”

Quando l’euro ha devastato le economie di Grecia, Spagna e Italia e i funzionari dell’Unione hanno costretto la Grecia a privatizzare i beni statali, le imprese tedesche erano in prima linea per gli acquisti di tali beni. Ma oggi, mentre i prezzi delle azioni delle aziende tedesche (come tutti gli altri) sono diminuiti drasticamente, mercoledì 8 aprile la Germania ha cambiato la sua legge sugli investimenti esteri, per proteggere le proprie società da acquisizioni straniere ostili durante la pandemia di coronavirus.

Ursula Von der Leyen, il presidente tedesco dell’UE, si è lamentata per “la riduzione del campo di gioco nel nostro mercato unico”…  “Ciò che iniziamo ad osservare ora è un miglioramento del campo di gioco nel nostro mercato unico”.

LA GERMANIA MINA  I MEZZI CHE AIUTANO GLI ALTRI

Mentre la Germania munge l’Unione europea di fondi,  allo stesso tempo  mina i mezzi europei  per aiutare gli altri Stati membri. In una fondamentale sentenza della Corte costituzionale tedesca, gli acquisti da parte della BCE del debito degli Stati membri (obbligazioni per un totale di 2.189 trilioni di euro) sono stati respinti e la Corte tedesca ha avvertito che ciò che stavano facendo era contro la legge tedesca e che la Germania poteva ritirarsi da tali transazioni. Ciò ha portato ad una minaccia da parte della Commissione europea di  citazione in giudizio della Germania, per non aver obbedito alla legge dell’Unione – quando invece aveva espresso il proprio favore sulla stessa questione nel 2018!

Il tribunale tedesco sancisce  nella sua sentenza 7 a 1  che l’approvazione della Corte europea era “incomprensibile” e “ultra vires”. Come (il sempre eccellente) Ambrose Evans Pritchard nel Telegraph ha riassunto:

 “L’opinione tedesca crede  che le politiche della BCE siano state progettate per favorire i paesi più deboli dell’Europa meridionale a spese della Germania”.

Ovviamente! Altrimenti il ​​collasso politico ed economico dell’Unione sarebbe arrivato prima. Se la Germania:

  • rifiuta di costituire un’unione fiscale con gli Stati membri
  • rifiuta un’unione di welfare sociale che sposterebbe ingenti somme nelle aree dell’Eurozona con la più alta crisi sociale e disoccupazione (come fa Londra a Sunderland, nel Galles del Sud o in Scozia)
  • rifiuta di costituire un’unione bancaria per sostenere le banche dei paesi poveri e le loro industrie – come farebbe qualsiasi paese normale
  • quindi la BCE non ha avuto altra scelta che utilizzare la politica monetaria (“stampare denaro”) per sostenere le economie di Italia, Grecia e Spagna.

Secondo l’oligarchia dell’UE “il diritto dell’Unione è supremo”. Postulato cui però la Corte costituzionale tedesca risponde “solo se il diritto di sovvenzionare i paesi poveri attraverso pagamenti fiscali diretti era nei trattati” – però non lo è. Naturalmente la Germania ha sempre trovato il modo (almeno per la propria soddisfazione) di esentarsi dalle misure dell’Unione, sostenendo che contraddicevano ai diritti dei tedeschi come stabilito dalla costituzione TEDESCA. Tutto ciò che esonerava da quelle competenze europee cui aveva aderito, è sempre stato considerato spazzatura. Ma come tutti i tribunali dotati del potere supremo, la Corte di giustizia europea ha progressivamente ampliato per gradi il proprio  potere nel corso dei decenni, fino a quando i propri giudizi e la pratica dell’Unione hanno formato una “costituzione” efficace.

Da oltre 60 anni il sistema dell’UE si adatta  economicamente e politicamente alla Germania. Ma poi le crisi hanno cominciato ad aumentare. L’UE ha perso il proprio consenso democratico, l’euro ha distrutto le finanze dei suoi membri e le sue crisi hanno richiesto (soprattutto dopo la crisi finanziaria del 2008) forme più inventive di creazione monetaria per “salvare l’euro”.

La sentenza Bundesverfassungsgericht (BVG) ha enormi implicazioni ora, poiché gli anni del QE e dell’acquisto del debito degli Stati membri da parte della BCE (obbligazioni) e decenni di avanzi commerciali tedeschi (che hanno accumulato crediti inesigibili i da parte degli altri Stati membri – chiamati “target 2” – di circa un trilione di euro), significa che le passività tedesche (debiti dovuti da altri) sono aumentate a livelli insostenibili, mentre i fondi ora vengono trasferiti nei paesi più poveri a dispetto dell’opinione pubblica tedesca e della sentenza della Corte – anche se sono state proprio le euro-politiche tedesche a produrre questo!

Nel 2001 ho scritto un libro “Fascist Europe Rising”, che anche allora, due anni dopo la fondazione dell’euro, mostrava una forte divergenza tra le economie all’interno dell’euro e che aveva predetto tutto ciò che sarebbe accaduto.

FINANZIAMENTO DELLA CRISI DEL COVID-19

La crisi del COVID-19 e i suoi effetti spaventosi in Italia (crudelmente ignorata dagli stati dell’Unione nell’ora di emergenza medica) hanno portato l’Unione a raccogliere 750 miliardi di euro di “obbligazioni pandemiche”, di cui il 40% è stato speso per acquistare debito italiano. Questa non era tanto generosità nei confronti dell’Italia (così come rifinanziare le obbligazioni greche era aiutare la Grecia), ma arginare una massiccia crisi finanziaria a partire dall’Italia, che avrebbe distrutto l’Euro controllato dalla Germania!

L’emergenza COVID-19 investe ugualmente i paesi più poveri dell’UE, così come altrove:  e ciò produrrà un’enorme emissione di debito pubblico. L’acquisto da parte della BCE di obbligazioni italiane è stato progettato per renderlo possibile. Senza quel supporto, l’Italia fallirebbe – o piuttosto fallirebbe sicuramente ! – e abbatterebbe di conseguenza  l’intero edificio dell’UE.

La legge costituzionale tedesca vieta alle potenze straniere di sottrarre fondi generici alla Germania per spenderli altrove. E infatti – in relazione alle competenze specifiche stabilite nei trattati dell’UE – hanno ragione.

Ma la combinazione della crisi finanziaria del 2008 con la continua e vasta (nuova) politica  monetaria dell’era del ”Quantitative Easing” della Banca centrale, unita alla crisi del COVID-19 (che sta inducendo l’UE a considerare un fondo di altri 500 milioni di euro), dimostra che non è più in grado di distinguere facilmente tra il sostegno “fiscale” agli Stati dell’UE (che la Germania respinge totalmente) e il sostegno “monetario” (che esiste da anni).

La Germania ha raggiunto il “Punto Gorbachev”

Quindi è arrivata la crisi. La Germania ha raggiunto il “Gorbachev Point” e – come la Russia nel 1989 – deve decidere se vuole davvero sostenere l’intero costo del suo nuovo impero europeo o vederlo crollare sui crediti inesigibili, tornare a un marco tedesco di valore elevato e a un surplus molto più basso, accettando così  l’intero edificio politico dell’UE come fosse un “costo affondato”.

È come il progetto del treno HS2 di Boris Johnson. Può la Merkel abbandonare ciò che è costato così tanto e spendere tempo e denaro in attività più redditizie (come la democrazia domestica!) O decidere di versare più soldi guadagnati duramente nel “prosciugamento”, vanificare la democrazia costituzionale in patria e andare avanti con il ”grande progetto” corporativo di un superstato europeo?

Per il sovranista democratico britannico (per anni una specie rara) era sempre più evidente che UE ed Eurozona rappresentassero, rispettivamente, assurdità democratiche ed economiche. Anche i tedeschi si stanno finalmente svegliando alla stessa evidenza dei fatti? Potrebbero essere:

Il professor Heinrich August Winkler, 81 anni, professore emerito di storia moderna all’Università Humboldt di Berlino, in un’intervista sul futuro della Germania in Europa, ha dichiarato:

HAW: “Dalla cosiddetta crisi dei rifugiati del 2015/16 si è potuto capire che noi tedeschi siamo qualcosa di simile ai campioni del mondo di disponibilità e filantropia. La sensazione di poter mostrare agli altri la strada da adottare con piglio fortemente etico,  non è mai stata libera da segni di arroganza nazionale.”

Intervistatore:  Visto che i tedeschi hanno avuto esperienze così brutte con il loro stato -nazione, pensano forse che oggi anche altri popoli dovrebbero superare il loro stato – nazione?

HAW:  I tedeschi hanno distrutto il loro primo stato – nazione, il Reich di Bismarck del 1871. Non c’è nulla da interpretare al riguardo. Ma ciò non dà loro il diritto di negare agli altri la possibilità di avere una nazione e un’identità nazionale. Una maggiore distanza autocritica alla propria storia e meno pretese di leadership etica sugli altri, sarebbe la giusta conclusione da trarre da queste vicende.

GERMANIA EUROPA OGGI

La Germania ha a lungo rinunciato ad ogni pretesa che ciò che l’UE ha creato fosse una Germania europea. È stata a lungo – come aveva affermato Margaret Thatcher – un’efficace Europa tedesca, con la Germania come fattore decisivo in tutta la politica, estera ed economica. Questo era il reale timore espresso degli alleati britannici e americani dopo la seconda guerra mondiale (vedi ad esempio James Stewart Martin “All Honorable Men”)

Ironia della sorte qualcuno mi ha appena inviato un commento del tedesco ”Frankfurter Zeitung” del 18 maggio 1930, in risposta alla proposta della Francia di una “Unione europea”! Pur dicendo che la Germania non deve ignorare una simile proposta:

“… qualsiasi proposta per il miglioramento del mondo può avere una possibilità di successo solo se il potere del primo ordine lo sostiene e tale potere lo avrà considerato, prima dei propri interessi.”

La Francia era quindi più potente della Germania, finanziariamente e politicamente indebolita dal caos della Repubblica di Weimar, quando la Germania si trovò di fronte ad un‘ ”Europa francese”, la stessa posizione degli altri paesi europei, che oggi si trovano di fronte ad un’ “Europa tedesca”. E nella precedente citazione del Frankfurter Zeitung vediamo chiaramente riassunto l’intero difetto di uno Stato europeo sovranazionale. Qualsiasi potere sufficientemente adatto a creare uno Stato europeo non può essere considerato poi affidabile nel controllarlo.

La forma dell’UE oggi, la rimozione della sovranità democratica dagli stati nazionali, la distruzione di 28 costituzioni democratiche, la regola di una tecnocrazia centralizzata a Bruxelles (ma ampiamente controllata da Berlino), la rottura della Cecoslovacchia e della Jugoslavia (ripristinando gli stessi ipocriti stati, così fedeli al nazismo negli anni ’40),  l’attacco all’Ucraina (dove bande apertamente naziste rimossero un governo eletto) – tutti questi elementi dimostrano un ritorno alla struttura europea del nazismo economico e imperiale degli anni ’30 e ’40 – più o meno percepito.

Mentre una grande minoranza di tedeschi non è contenta di questa situazione, il loro governo persegue la presa del potere, guidando quotidianamente l’Europa verso la sua distruzione democratica e finanziaria.

LA GERMANIA GUARDA VERSO LA CINA

Oggi il regime equivalente più ovvio al mondo è l’estremo regime nazionalista e socialista della Repubblica popolare cinese – una dittatura totalitaria corporativa atea, antidemocratica, manipolata dallo Stato, che ruba la tecnologia occidentale, espande il suo potere in tutto il mondo, mirando a depredare ulteriormente paesi impoveriti (come l’Italia e la Grecia), tramite la dipendenza dal debito, dopo aver infranto il diritto internazionale nel Mar Cinese Meridionale, mentre si impadronisce delle acque territoriali di altri paesi. La minaccia di invadere Taiwan è sempre presente.

Non sorprende quindi che una Germania espansionista in Europa, che vede il capitalismo corporativo (non diversamente dal Partito Comunista Cinese) preferibile alla democrazia, guardi sempre di più a questo modello di Stato cinese (il suo principale mercato di esportazione) come ad un amico!

Un sondaggio di opinione tedesco pubblicato su The Times (20 maggio) mostra che l’opinione pubblica tedesca vede sempre di più la Cina come un alleato, con il 36% che afferma che è più importante intrattenere relazioni cordiali con la Cina rispetto agli Stati Uniti, mentre il 37% afferma il contrario. Solo un tedesco su dieci guarda agli Stati Uniti come al principale alleato della Germania.

Non è un bel quadro, ma un disegno programmato da decenni. È stato un processo descritto su questo sito web e nei miei libri negli ultimi 30 anni, ma censurato e ignorato dall’establishment politico e giornalistico britannico. Hanno fatto lo stesso negli anni ’30.

 

Rodney Atkinson

22.05.2020

Link: http://freenations.net/germany-milks-the-eu-reaches-the-gorbachev-point-and-likes-a-dangerous-china/?fbclid=IwAR30ePCmE7cwmT8k-Zzgl-4qmy8JHhI2ii_ml2MtSfhTeq4cZNjucGHwZKc

 

Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte da Rosanna 

 

ISCRIVETEVI AI NOSTRI CANALI
CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/@ComeDonChisciotte2003
CANALE RUMBLE: https://rumble.com/user/comedonchisciotte
CANALE ODYSEE: https://odysee.com/@ComeDonChisciotte2003

CANALI UFFICIALI TELEGRAM:
Principale - https://t.me/comedonchisciotteorg
Notizie - https://t.me/comedonchisciotte_notizie
Salute - https://t.me/CDCPiuSalute
Video - https://t.me/comedonchisciotte_video

CANALE UFFICIALE WHATSAPP:
Principale - ComeDonChisciotte.org

"Suave, mari magno turbantibus aequora ventis, e terra magnum alterius spectare laborem; non quia vexari quemquamst iucunda voluptas, sed quibus ipse malis careas quia cernere suave est." Tito Lucrezio Caro, De Rerum Natura, Libro II
Notifica di
1 Commento
vecchi
nuovi più votati
Inline Feedbacks
View all comments

FORUM DEI LETTORI

RSS Come Don Chisciotte Forum – Argomenti recenti

  • Francia: il Parlamento vota per abolire le ZTL! 26 Marzo 2025
    In Francia il parlamento ha votato per l’abolizione delle ZFE, le ZTL d’oltralpe, nonostante il parere negativo del governo. Però in Francia le ZTL sono troppo odiate, troppo, e pure la sini...
    dana74
  • "Fine della Ricreazione", disse il demone all'Inferno... 25 Marzo 2025
    Perché una totale nullità come il sottoscritto dovrebbe "sapere" cose che... Va bene, sono solo opinioni, ok ? Le mie, per quello che valgono. Nulla, sicuramente, ma comunque altre, rispett...
    GioCo
  • La BCE accelera sull’euro digitale e forse c’entra la necessità di finanziare il riarmo 23 Marzo 2025
    La BCE lancerà l'euro digitale a partire dal mese di ottobre e l'iniziativa sarebbe connessa alla necessità di finanziare il riarmo.La Banca Centrale Europea (BCE) lancerà il cosiddetto “Cen...
    dana74
  • “OMBRE SULL’OCCIDENTE” 23 Marzo 2025
    La cornice ideologica che Oswald Splenger aveva disegnato negli anni venti per essere poi impiegata dal declinante “impero germanico” al fine di una rinascita dell’occidente europeo fu poi m...
    mystes
  • Una boccata d'aria fresca...antichissima 23 Marzo 2025
    Per disintossicarci momentaneamente dall'aria mefitica che si respira in questo inizio di secolo, eccovi qualche spunto di archeologia un tempo definibile come 'complottista' ( non vi dice n...
    oriundo2006


blank