In queste pochissime parole giace ogni nostra sofferenza

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Dal sistema-euro alla disoccupazione, dal sistema sanitario alla scuola, dalla pandemia alla perdita di ogni diritto della persona – il disastro attuale e le immani sofferenze che dobbiamo affrontare sono frutto solo ed esclusivamente della volontà dell’uomo. Per non dimenticarlo, vi riporto ancora le verità che il potere ci sbatte in faccia ed alle quali ancora qualcuno non crede.

Di Megas Alexandros (alias Fabio Bonciani), ComeDonChisciotte.org

Nel febbraio di due anni fa, Il Presidente della Banca Centrale Europea Christine Legarde, in risposta ad un europarlamentare pronunciò le seguenti chiare e semplici parole:

FRANKFURT (Agenzia Reuters 19.11.2020) – La Banca centrale europea non potrebbe “né andare in bancarotta né rimanere senza soldi” anche se dovesse subire perdite sul mucchio di obbligazioni da molti miliardi di euro che ha acquistato nell’ambito dei suoi programmi di stimolo, ha detto giovedì il presidente della BCE Christine Lagarde.

“Come unico emittente di moneta della banca centrale denominata in euro, l’Eurosistema sarà sempre in grado di generare liquidità aggiuntiva se necessario”, ha detto Lagarde in risposta a una domanda di un membro italiano del Parlamento europeo.

“Quindi, per definizione, non andrà in bancarotta né rimarrà senza soldi. Inoltre, qualsiasi perdita finanziaria, se dovesse verificarsi, non comprometterebbe la nostra capacità di cercare e mantenere la stabilità dei prezzi”.

Rispondendo a una domanda, Lagarde ha aggiunto che non esiste una base legale per la BCE per cancellare il debito pubblico che possiede [1].

 

Ricordo una lunghissima discussione su ComeDonChisciotte, durata giorni, con un lettore, che contestava la seguente affermazione all’interno di un mio articolo: “il debito pubblico detenuto dalla banca centrale non è altro che una partita di giro fra quest’ultima ed il Tesoro”.

Ecco, voglio gridarlo con forza: se le nostre vite e quelle dei nostri cari, ancora oggi, sono nelle medesime condizioni di sofferenza che questo sistema di potere ci impone da anni, è anche perchè molti continuano a credere alle favole del “debito pubblico” e “che i soldi non sono infiniti”. Ci credono talmente tanto, che anche di fronte a palesi conferme di chi conduce il gioco, si rifiutano di accettare la verità. Sarà per non distruggere la propria autostima o per non passare da “fessi”,  fatto sta che continuando imperterriti a non accettare tali innegabili verità, di fatto, contribuiscono a dare una grossa mano, a coloro che hanno tutto l’interesse a tenere in pugno e sotto ricatto le nostre vite.

Loro, oggi, sono l’ultimo baluardo, gli uomini in trincea, l’avamposto ignaro, su cui il “Vero Potere”, conta per poter vincere la battaglia messa in campo da anni.

Ma andiamo a rileggere ed analizzare questi quattro capoversi che rappresentano la “Bibbia” della verità; purtroppo da tempo in mano al diavolo, che se l’aggiusta a proprio uso e consumo:

“La Banca centrale europea non potrebbe “né andare in bancarotta né rimanere senza soldi” anche se dovesse subire perdite sul mucchio di obbligazioni da molti miliardi di euro che ha acquistato nell’ambito dei suoi programmi di stimolo, ha detto giovedì il presidente della BCE Christine Lagarde”.

La frase è talmente chiara, precisa e devastante per chi ancora è dotato di buon senso ed onestà intellettuale, che potremmo fermarci qua ed andare a rincorrere con i “forconi” tutti i politici, giornalisti, blogger e gente della strada, che da anni si affannano in avvertimenti del tipo: “i soldi sono limitati”, “potremmo finire i soldi”, “abbiamo vissuto sopra le nostre possibilità”, “il debito che facciamo dovrà essere ripagato dai nostri figli”. Insomma, ogni volta che si prospetta la necessità di costruire un ospedale, assumere infermieri e dottori, spendere per l’istruzione dei giovani, costruire una strada o un ponte, ricostruire una città distrutta da un evento sismico… e potrei continuare all’infinito, la risposta che sempre ci viene data è: “non ci sono i soldi”.

Di contro, tanto per parlare di numeri, solo nel 2020 e 2021 la BCE ha acquistato titoli del debito dei paesi membri per oltre 2 mila miliardi, con mezzi finanziari creati dal nulla.

Quindi, è chiaro: i soldi ci sono e sono infiniti!

La BCE non può mai andare in bancarotta, addirittura anche se dovesse subire qualsiasi ammontare di perdita su tutte le migliaia di miliardi di obbligazioni (titoli di stato) che ha acquistato con i tanto decantati programmi di acquisto (PEPP e PSPP). Quindi, essa può continuare ad acquistare titoli serenamente, senza che da questa operazione derivino perdite visto che a Francoforte non esiste falla contabile che non possano coprire.

A cosa serve il progetto Draghi/Macron confezionato dai loro fedeli economisti (Giavazzi e Charles-Henri Weymuller), per trasferire tutta questa massa di obbligazioni al MES? “a niente!” o meglio a qualcosa serve: serve a far tornare debito per gli Stati (quindi per la gente) , quello che oggi è soltanto una partita di giro, facilmente azzerabile con un “click”.

Per decenni i governi del nostro paese, hanno attuato deliberatamente, tagli alla Sanità per miliardi di euro, riducendo in modo drastico, posti letto, terapie intensive e personale oltre a compromettere la ricerca. Con l’odierna pandemia abbiamo toccato con mano, che se tutto questo non fosse avvenuto, i decessi sarebbero stati decisamente più contenuti. In pratica, si decide deliberatamente di far morire la gente, per una falsità conclamata ed accessibile alla comprensione di tutti, che si ritrova in questa semplice frase: “non ci sono i soldi!!!”.

Ma i soldi, invece ci sono, e sono infiniti. Ce lo dice Christine Legarde, non l’uomo della strada. Ci sono i soldi per andare a ricomprare i titoli di Stato in mano al mondo finanziario e quindi fornire liquidità in cambio di un pezzo di carta, che se anche un giorno valesse zero, nessuna conseguenza ci sarebbe per la BCE – mentre come abbiamo visto, si continua a sostenere che non ci sono i soldi per salvare le vite umane e/o migliorane le condizioni, oppure per garantire il diritto ad un posto di lavoro ed alla dignità per chi lo sta cercando disperatamente.

Addirittura, all’interno dei programmi di rifinanziamento per il mondo bancario (LTRO e TLTRO), (rafforzati durante il periodo pandemico), la BCE ha deciso di accettare come collaterale, asset con rating “junk” o spazzatura. Ossia, tutti gli asset che hanno una altissima probabilità di veder ridurre il proprio valore. E lo fa, come abbiamo visto, esclusivamente all’interno della piena coscienza, che nessun danno patrimoniale deriverebbe all’Istituto di Francoforte, anche qualora tali titoli, azzerassero completamento il loro valore.

“Come unico emittente di moneta della banca centrale denominata in euro, l’Eurosistema sarà sempre in grado di generare liquidità aggiuntiva se necessario”, ha detto Lagarde in risposta a una domanda di un membro italiano del Parlamento europeo.

In questo capoverso, la Legarde ci dice chiaro che la BCE è l’unico emettitore della moneta denominata in euro. Ovvero la emette in regime di monopolio. 

Chi, anche minimamente si è approcciato alla MMT, conosce benissimo cosa vuol dire essere monopolista della moneta. Vuol dire che chiunque abbia la necessità  di detta valuta, dovrà rivolgersi esclusivamente alla BCE, la quale, come aggiunge la Legarde, è sempre in grado di poter creare liquidità aggiuntiva in caso di necessità.

E qui veniamo alla prima grossa “stortura” del Sistema-euro. Concedere di essere monopolista della moneta ad una Banca, togliendola ad uno Stato democratico moderno, ci fa ritornare indietro centinaia di anni nella storia, quando gli stati erano imperi, feudi, colonie, ecc. – periodi in cui la democrazia era cosa sconosciuta, la moneta era ad uso esclusivo dell’imperatore, del Signore o del colonialista di turno e la quadratura economica si trovava attraverso forme più o meno dure di schiavitù.

Di questo, la Legarde, se ne rende ben conto, ed infatti evita di attribuire questo potere assoluto alla BCE, ma indica come detentore l’Eurosistema (ovvero il sistema di banche centrali dell’area dell’euro responsabile dell’attuazione della politica monetaria unica e che comprende la Banca centrale europea e le banche centrali nazionali dei Paesi dell’Unione europea che hanno adottato l’euro).

Il problema però, è che, attraverso l’imposizione dei vari trattati, si è fatto in modo che l’Eurosistema sia completamente indipendente dai governi degli Stati membri, quindi la “stortura” è pienamente operante e di fatto la BCE (un ente privato), tiene ben stretto, nelle proprie mani, tutto il potere che caratterizza il monopolista di una moneta.

Il valore della moneta euro, il bisogno di procurarsela e l’essere accettata negli scambi da parte del settore privato, non lo conferisce certamente la BCE, ma lo creano gli Stati membri tramite l’imposizione fiscale, senza la quale, l’euro, non sarebbe altro che carta o numeri elettronici su dei computer privi di ogni tipo di valore e necessità.

Quindi, ricapitoliamo: gli Stati membri concedono un potere assoluto ad un ente privato, ovvero il potere esclusivo di emettere moneta illimitatamente e di poterla spendere a piacimento e senza che questo possa provocare nessun danno patrimoniale o passività che non possa essere coperta con il medesimo sistema. D’altro canto, ai governanti degli stati stessi, non è consentito di poter spendere per il bene del popolo che democraticamente gli ha eletti.

Insomma, che in Italia dall’entrata nell’euro, la “democrazia” sia un optional, credo trovi chiara conferma, dalla lettura delle parole della Legarde.

 

“Quindi, per definizione, non andrà in bancarotta né rimarrà senza soldi. Inoltre, qualsiasi perdita finanziaria, se dovesse verificarsi, non comprometterebbe la nostra capacità di cercare e mantenere la stabilità dei prezzi”.

Beh, su questo concetto abbiamo già disquisito abbastanza. La BCE, non preoccupatevi, non andrà mai in bancarotta.. e certo come potrebbe farlo, visto che può emettere dal nulla tutto il denaro di cui necessita.

Verrei però, soffermarmi sul secondo capoverso e sul relativo concetto espresso. Questo perchè si sposa perfettamente con l’attuale dibattito, del tutto inquinato, concernente il fenomeno dell’inflazione.

La Legarde, ci dice chiaramente, che qualsiasi perdita finanziaria la BCE possa avere, questo non comprometterebbe la sua capacità di mantenere la stabilità dei prezzi, ossia di essere in grado di controllare l’inflazione. A dire il vero, questa affermazione difetta di parzialità. Seppur vero che l’inflazione è un fenomeno perfettamente gestibile e controllabile, è altrettanto vero, che la storia degli ultimi anni, ha dimostrato che le banche centrali, senza l’intervento dei governi per mezzo delle loro politiche fiscali, non sono in grado di centrare, in modo autonomo, i target di inflazione che si sono prefissate.

In poche parole, se i governi non spendono tramite adeguate politiche di spesa, l’inflazione rimane una fantasia e gli aumenti dei prezzi in alcuni settori (vedi energia) a cui assistiamo, non sono altro che speculazioni e/o strategie oligopolistiche di mercato, a cui i governi rinunciano deliberatamente di porre rimedio tramite le adeguate politiche fiscali.

Quello di mantenere l’eurozona per anni in uno status economico di deflazione da debiti, è stata una precisa volontà politica per raggiungere quello che è tutt’ora l’obbiettivo dell’èlite di comando, ossia il perenne trasferimento di ricchezza dalle tasche di tanti a quelle di pochi.

Le stessa politica di abbandonare di fatto il cambio fluttuante all’interno di paesi con politiche fiscali diverse, in un sistema economico necessariamente mercantilista, ha costretto il nostro paese ad una deflazione salariale perenne, abbinata alla folle distruzione scientifica della domanda interna (di cui Mario Monti, tanto si fece vanto negli studi televisivi della CNN) [3], che ha portato al crollo dei consumi ed alla conseguente mancata crescita della nostra economia.

 

Rispondendo a una domanda, Lagarde ha aggiunto che non esiste una base legale, per la BCE per cancellare il debito pubblico che possiede. Infine affronta il tema più volte discusso, relativo alla possibilità, da parte della BCE, di cancellare i Titoli del debito pubblico che detiene nel proprio bilancio. La Legarde non dice che non sia possibile, ma si limita solamente ad affermare che manca la base legale per poter procedere ed acconsentire a tale operazione.

Quindi, con un semplice cambio normativo all’interno dei trattati, di fatto l’operazione sarebbe eseguibile con un semplice “click”, con il quale, è sufficiente effettuare una registrazione contabile inversa tra Il Tesoro e la BCE stessa, azzerando i relativi conti di contabilità, che stanno ad identificare l’operazione nei rispettivi bilanci.

Ecco provato, che il debito pubblico detenuto dalla BCE non è altro che una “partita di giro”, e non un debito reale da restituire ad un eventuale creditore.

Vi chiederete allora: perchè non lo fanno?…. semplice, solo per mancanza di volontà politica.

E’ chiaro che le volontà politiche sono altre, a partire dall’idea Draghi/Macron sopra esposta.

Ora, mi chiederete: stante il fatto che la BCE oggi detiene il 30% del nostro debito pubblico e vista la disponibilità illimitata di soldi di cui dispone, potremmo benissimo concludere, che, la stessa banca centrale europea, potrebbe arrivare finanche a detenerne il 100% e successivamente cancellarlo tutto? Certo lo potrebbe fare liberamente. A quel punto, tutto il debito pubblico, ovvero la ricchezza del settore privato, sarebbe completamente monetizzata.

Invito tutti, consapevoli e non, ad una attenta riflessione sulla chiara, precisa e devastante portata delle parole del Presidente della Banca Centrale Europea: magari stampatevele ed attaccatevele nella vostra cameretta per non dimenticare. Perchè soltanto dopo una precisa ed attenta comprensione di esse, potremo trovare le speranze per un futuro migliore per le nostre vite e quelle dei nostri figli.

Di Megas Alexandros (alias Fabio Bonciani), ComeDonChisciotte.org

 

NOTE

[1] The European Central Bank could “neither go bankrupt nor run out of money” even if it were to suffer losses on the multi-trillion-euro pile of bonds it has bought under its stimulus programmes, ECB President Christine Lagarde said on Thursday.

“As the sole issuer of euro-denominated central bank money, the Eurosystem will always be able to generate additional liquidity as needed,” Lagarde said in response to a question by an Italian member of the European Parliament.

“So, by the definition, it will neither go bankrupt nor run out of money. In addition to that, any financial losses, should they occur, would not impair our ability to seek and maintain price stability.

Responding to a question, Lagarde added that there is no legal basis for the ECB to cancel the government debt it owns. 

ECB can’t go bankrupt even it suffers losses | Reuters

[2] Rivoluzione della Bce nei collaterali: accettati i titoli junk – Iusletter

[3] Mario Monti: “Stiamo distruggendo la domanda interna” – YouTube

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