La Guerra di Crimea ha fatto Storia. Oggi un attacco Nato sarebbe la Terza Guerra Mondiale

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Di Loreto Giovannone per ComeDonChisciotte.org

Dimitry Medvedev. Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, il 28.06.2022, ha affermato: «Se la Nato invade la Crimea si scatenerà la Terza Guerra Mondiale» ha poi aggiunto in un’intervista ad Argumenty i Fakty riportata dalla Tass. «Per noi la Crimea fa parte della Russia, questo è per sempre», ha aggiunto Medvedev. «Qualsiasi tentativo di invadere la Crimea equivarrebbe a una dichiarazione di guerra contro la Russia. Se uno Stato membro della Nato facesse una tale mossa, porterebbe a un conflitto contro l’intera Alleanza dell’Atlantico del Nord: alla Terza guerra mondiale, a un disastro totale» (1)

La perfida Albione. 23 giugno 2021.

«Alta tensione nel Mar Nero. Il ministero della Difesa russo ha denunciato la “provocazione” di una nave della Royal Navy, colpevole di essere penetrata “per tre chilometri” nelle acque territoriali russe nei pressi di Capo Fiolent, nella contesa penisola di Crimea» (2)

170 anni fa esatti iniziava la guerra di Crimea. l’Inghilterra, alleata con Francia e Turchia, il Piemonte (come ruota di scorta) andarono ad aggredire Sebastopoli nella penisola di Crimea dichiarando guerra alla Russia con il falso pretesto di difendere la Turchia.

Alla Turchia, che per prima dichiarò guerra alla Russia, fu assegnato il ruolo di scatenare il conflitto per il controllo dei Balcani e del Mediterraneo.

Fu il primo conflitto in cui la Russia difese l’affaccio al Mar Nero dall’attacco diretto di Inghilterra e Francia.

Repubblica isole ioniche, le sette isole ioniche Corfù, Paxò, Itaca, Cefalonia, Santa Maura, Zante e Cerigo, furono protettorato presidio e deposito militare britannico.

Se l’11 marzo 1854, ancora prima dell’inizio delle ostilità, una squadra navale britannica salpò per il Mar Baltico al comando dell’ammiraglio Charles John Napier, già anni prima nelle basi inglesi delle isole ioniche erano ammassate armi e truppe.

Gli aggressori della Russia nell’assedio di Sebastopoli, dal 17 ottobre 1854 all’11 settembre 1855, furono Britannici, Francesi e Turchi con una forza militare di 50.000 uomini a cui si aggregarono, nel 1855, altri 10.000 con truppe piemontesi.

Gli eserciti comandati rispettivamente da Lord Raglan e dal generale François Canrobert, sostituito da Armand de Saint-Arnaud, assediarono e infine conquistarono, al prezzo di un’ecatombe militare parte della principale base navale della Flotta russa del Mar Nero.

Le difese di Sebastopoli erano state costruite dall’ingegnere militare colonnello Eduard Totleben e le truppe russe erano comandate dal principe Aleksandr Menshikov.

L’assedio durò undici mesi perché gli alleati non disponevano di artiglieria pesante per abbattere efficacemente le difese, impostarono quindi l’assedio sull’uso dei gas tossici “chlorine” detti “Mustard Gas” per il loro persistente odore simile alla mostarda, mentre tutti gli sforzi russi per rompere l’assedio fallirono.

L’inverno provocò gravi sofferenze e pesanti perdite tra le truppe alleate, i cui comandanti avevano provveduto, come al solito, poco o nulla per una campagna invernale.

L’8 settembre 1855, le truppe francesi presero e tenevano il bastione Malakhov, una posizione difensiva vitale all’estremità sud-est della città.

11 settembre. I russi affondarono le loro navi nel porto, fecero saltare in aria le fortificazioni ed evacuarono Sebastopoli. Gli alleati presero la città ma non inseguirono i russi.

La guerra andò rapidamente a finire all’inizio del 1856.

 

Roger Fenton

Roger Fenton (1819 – 1869) fotografo inglese, primo reporter di guerra nella storia della fotografia.

Le immagini scattate da Fenton nel 1855 sono, in assoluto, un esempio di propaganda e di censura: nel materiale pubblicato sono assenti le scene di morte, di feriti e di devastazione.

Mustard Gas (Chlorine)

Tra i chimici in concorrenza per la messa a punto della bomba, ebbe un posto di primo piano l’ inglese: John Stenhouse, che oggi viene ricordato per l’invenzione della maschera ai carboni attivi.

I governi inglese e francese negarono l’uso di sostanze chimiche durante la guerra; essi mentirono in modo esplicito e molte prove lo dimostrano.

Stesse sostanze furono usate dai piemontesi nella guerra al Regno Due Sicilie durante gli assedi di Capua e Gaeta.

I giornali italiani del periodo, sotto censura, non scrissero una sola parola sui veri motivi della resa.

Lo stesso gas che, cinque anni prima, aveva bruciato gli occhi ai soldati piemontesi in Crimea, potrebbe aver bruciato occhi e polmoni ai soldati borbonici e a migliaia di civili poi ammalatisi nel 1860.

Nelle dichiarazioni di Lamarmora troviamo le prove della morte di migliaia di militari, travolti dal «mal d’occhi e vermina» (3) nelle prigioni del nord, fatti totalmente oscurati dagli storici.

Bristol University. La studiosa Rebecca Holland: «Il gas mostarda è il nome comune dato all’1,1-thiobis (2-cloroetano), un agente di guerra chimica che si ritiene sia stato usato per la prima volta vicino a Ypres nelle Fiandre il 12 luglio 1917» (4).

L’affermazione della Holland è errata, perché è certa l’esistenza della sostanza in Europa nei trattati chimici sin dal 1812 e in Francia con il chimico Louis Jacques Thénard (chimico che ha inserito la sostanza nella tavola degli elementi), l’uso è altrettanto dichiarato nelle due guerre in Algeria e Marocco.

«La sua formula chimica è Cl-CH2-CH2- S-CH2-CH2-Cl I suoi altri nomi includono H, yprite, mostarda di zolfo e Kampstoff Lost, ma il nome di mostarda è diventato più diffuso, perché si dice che l’impura “qualità dell’agente” abbia un odore simile a quello di senape, aglio o rafano. Quando è puro è in effetti sia inodore che incolore. Fu sintetizzato molto prima del suo primo utilizzo, da un uomo di nome Frederick Guthrie nel 1860, che reagì con l’etilene con Cl2 e notò gli effetti tossici che aveva sulla sua pelle. Gli effetti dell’esposizione a gas mostarda comprendono l’arrossamento e vesciche della pelle e, se inalati, causano anche vesciche al rivestimento dei polmoni, causando un danno cronico o, nel peggiore dei casi, la morte. L’esposizione ad alte concentrazioni attaccherà le cornee degli occhi, rendendo la vittima cieca. Qualsiasi area del corpo che è umida è particolarmente suscettibile all’attacco di gas mostarda, perché anche se è solo leggermente solubile in acqua, il che rende difficile il lavaggio, l’idrolisi (la scissione di un composto dall’acqua) è rapida e si verifica liberamente» (5).

 

Piemontesi alla guerra di Crimea intossicati dal mustard gas

Con la firma della convenzione militare del gennaio 1855 il Piemonte di Cavour e Vittorio Emanuele II si impegnò a mandare in Crimea un contingente militare, il 4 marzo fu dichiarata guerra all’Impero russo.

 

Regno Due Sicilie come la Crimea

L’orribile prova di quanto stava accadendo in Crimea – da “Piemontesi in Crimea”, Mariano D’Ayala,  Firenze 1863:

«Le palle da cannone fischiavano sulle loro leste, e gli scoppii continui delle bombe e delle granate ingombravano con le terre scoscese i valli e le trincee (p. 106)

Enrico Cialdini che nel 1832 studiava il chlorine dal chimico Thenard conosceva il gas delle bombe, graduati e soldati ne erano ignari e fu un’ecatombe anche tra i piemontesi che non presero parte alla battaglia per il Malachov a Sebastopoli. I sintomi descritti, anche se considerati colera, sono inequivocabili dell’intossicamento da mustard gas e non del colera. Dal 7 di giugno al 10 il male gravemente infierì, massime in mezzo ai soldati della terza brigata, forse più esposta ai miasmi portati da’ venti di tramontana; sicché qualche compagnia noverava una ventina de’ suoi all’ospedale, la metà alla infermeria e altrettanti in osservazione: verso il 12 si contavano in tutto l’esercito oltre a 1240 malati. Incominciossi allora a distribuire la razione di caffè, come già usavano i Francesi in Affrica (p. 83)

Scorrevano i giorni; la malattia non era scomparsa, ma non presentavasi intensa come per lo innanzi, seguivano soltanto cinque o sei casi al giorno; e già i nostri soldati andavansi assuefacendo al clima (pag. 83)

Bensì le nostre soldatesche ebbero a soffrire di qualche recrudescenza del morbo, essendo state dal 17 al 23 sui colli boscosi della sponda destra del fiume (pag. 84)

Ed in quei giorni il caldo era soffocante, segnando il termometro gradi ventotto (pag. 84)

E non il solo colera deprimeva, o almeno avrebbe potuto deprimere l’animo vigoroso dei soldati piemontesi; un’altra grave malattia li affliggeva, la malattia dell’emeralopia, cioè la cecità notturna. E poiché appunto nella notte, al campo e ne’ posti vicini al nemico bisognava maggior vigilanza e più facea mestieri di acuta vista, toccava a pochi l’officio scrupoloso delle guardie delle sentinelle; e per il servizio che alla francese dicesi corvées, i ciechi notturni andavano in fila dietro un caporale, con una mano tenendosi al cappotto di chi era avanti, e coll’altra portando legna, brocche, secchie o altre materie» (6).

Alla conferenza internazionale di Bruxelles 1874 gli stati europei si dichiararono contrari alle armi chimiche ma non ratificarono alcun documento.

Descrizione assedio di Gaeta: la malattia chimica scambiata per tifo 

«Ciò nella real coppia mosse commiserazione per tanti fidi soldati e cittadini, morenti di tifo, disagi, scoppi! e bombe… Gaeta pareva maceria; passeggiavi su calcinacci, schegge di ferro e bronzo, cadaveri, barelle, membra mozze; udivi tuoni, lamenti, strida; vedevi morenti boccheggiare… palle cadenti e fiammeggianti, e qua e là tra gli edifizii fumo e vampe… Al mattino dell’11 chiesta sospensione d’arme per capitolare il Cialdini rispose, non cesserebbe se. non firmati i patti, tale sempre stato suo costume… Quel Cialdini, fucilatore di contadini, più bestia che uomo…» (7)

Conclusione

I vari studi chimici sul phosgene iniziati nei primi anni dell’800, nel 1850 subiscono un immediato forte incremento, in tutta Europa, vari chimici conoscevano il gas diclorethyl sulfide, in Francia il chimico Thenard nel 1830, in Inghilterra il chimico Michael Faraday. Le motivazioni di un così rapido interesse sono di tipo bellico: in effetti con la sperimentazione e gli studi fu fatto progredire velocemente per esigenze di guerra.

John Stenhouse. Durante gli ultimi quattro anni della sua vita, ha sofferto di un disturbo agli occhi che lo ha costretto a vivere in una stanza buia [la sensibilità alla luce è una delle conseguenze del contatto con il chlorine]. Morì il 31 dicembre 1880.

Frederik Guthrie: Non solo si ha certezza che i laboratori delle varie università delle nazioni europee erano in grado di produrre “mustard gas”, ma dalle osservazioni di Guthrie se ne deduce che era a conosceva degli effetti “vescicanti” sull’organismo umano, la tossicità per via oculare, e le vie respiratorie. La bomba chimica al mustard gas fu un ordigno pronto all’uso all’inizio della guerra di Crimea. Dieci anni dopo, nel 1866, Frederik Gutrhie morì per cancro alla gola (8).

Se Inghilterra e Francia negarono il ricorso alla guerra chimica in Crimea, nonostante le prove, oggi come allora Inghilterra e USA-NATO, nascondono nel segreto militare l’installazione di laboratori per la gain function (guadagno di funzione), la guerra con armi biologiche per potenziare un’alterata patogenesi, aumentando trasmissibilità o gamma di agenti patogeni, ovvero microrganismi che possono infettare. Oggi non è un parallelo azzardato con il passato nel parlare di laboratori di armi biotecnologiche prodotte direttamente nei laboratori NATO disseminati in Ucraina. Un eventuale ripetizione dell’attacco militare alla Russia, oggi da parte della NATO, a distanza di un secolo e mezzo e con le armi attuali avrebbe conseguenze devastanti per tutta l’Europa.

Un attacco alla Russia dall’Ucraina o dalla Bielorussia, come annunciato il 12 giugno da Lukaschenko (9) sarà letale e dagli esiti incerti. Fermo restando il ruolo assunto dalla Turchia che è direttamente interessata dal passaggio nel Bosforo degli armamenti militari NATO,  Turchia che ha fatto mercanteggio con il ritiro del veto per l’ingresso nella Nato di Svezia e Finlandia; ebbene, le parole di Dimitry Medvedev riecheggiano nelle orecchie sorde di Turchia e d’Europa: «Se la Nato invade la Crimea si scatenerà la Terza Guerra Mondiale».

MOSCA, 17 luglio 2022. L’agenzia Reuters riporta il rifiuto dell’Ucraina e delle potenze occidentali ANGLO-NATO di riconoscere alla Crimea lo status di autonomia ed indipendenza, raggiunto il 18 marzo 2014, quando firmò il trattato di adesione alla Federazione russa. Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha ribadito che qualsiasi attacco esterno rappresenta una minaccia per la Russia; in caso di attacco dall’Ucraina la risposta sarà da “Giorno del giudizio”. (10)

Di Loreto Giovannone per ComeDonChisciotte.org

NOTE

(1)= https://www.adnkronos.com/medvedev-terza-guerra-mondiale-se-nato-entra-in-crimea_14ko1lWYD1u7k2CaaJ6dyp

(2) = https://www.swissinfo.ch/ita/tutte-le-notizie-in-breve/la-royal-navy-nelle-acque-della-crimea–i-russi-sparano/46729478

(3) = https://www.corriere.it/cultura/speciali/2010/visioni-d-italia/notizie/40aosta-quelle-fortezze-carceri-dove-i-terroni-morivano-gigi-di-fiore_e77e5646-f639-11df-bf30-00144f02aabc.shtml 

(4) = http://www.bris.ac.uk/Depts/Chemistry/MOTM/mustard/mustard.htm#http://www.bris.ac.uk/Depts/Chemistry/MOTM/mustard/mustard.htm

(5) =Ibidem

(6) = Mariano D’Ayala. Piemontesi in Crimea, Firenze 1868.

(7) = Giacinto De Sivo. Storia delle Due Sicilie dal 1847 al 1861. vol. 13 pag. 21.

(8) = https://edu.rsc.org/feature/fighting-cancer-the-early-years/2020141.article

(9) = https://www.ansa.it/nuova_europa/it/notizie/nazioni/bielorussia/2022/07/12/minsk-occidente-pianifica-attacco-a-russia_85cf03a7-8d2c-406e-bf34-939a89623c86.htm

(10) = https://www.reuters.com/world/europe/medvedev-wests-refusal-recognise-crimea-russian-is-threat-2022-07-17/

Pubblicato da Jacopo Brogi per ComeDonChisciotte.org

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