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La Redazione

 

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Gli effetti della Guerra Nucleare sugli Animali da Pelliccia…

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A cura di Davide
Il 30 Marzo 2005
88 Views
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ovvero come non cucinare una pecora

“I gatti sono persone divertenti con indosso stupidi pigiami’
-Capt X

DI ADAM ROUFBERG

Come accade per la maggior parte degli esseri umani in rapporto alle loro attività terrene, si considerano gli effetti delle azioni umane solo per quanto riguarda altri esseri umani, spesso ci si limita solo a se stessi, alla propria famiglia, ai soci di gioco e alla propria cerchia d’affari. Per esempio, molte entità umane sul pianeta terra sono riuscite a capire che ci sono 1500 soldati americani morti nell’invasione illegale dello stato sovrano dell’Iraq – un’azione militare basata su un’interpretazione intenzionalmente erronea (meglio conosciuta come bugia). Abbiamo inoltre saputo che ci sono più di 100,000 Iracheni morti, 20.000 dei quali si dice siano vittime dell’instabilità creata dall’azione militare Americana. In realtà, quello che non viene mai preso in considerazione è la morte degli animali da pelliccia e il fatto che questa sia una guerra nucleare a tutti gli effetti.

Dopo lo Tsunami in Indonesia, si diffuse quasi ovunque la notizia secondo cui la maggior parte degli animali da pelliccia avessero abbandonato la linea costiera per dirigersi verso l’interno dove sarebbero stati salvi. Coi loro sensi acuminati, una storia genetica non ottenebrata dalla televisione, col cibo schifoso e tutte quelle prelibatezze farmaceutiche che avevano lo scopo di avvelenare il loro corpi pelosi, queste piccole creature intelligenti hanno fatto ciò che era più naturale – di fronte all’imminente pericolo hanno pensato a salvarsi la pelle.

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In Iraq, con le bombe che scoppiano per aria, questi animali non sarebbero stati altrettanto fortunati. Non c’era nessun posto dove andare. Potevano nascondersi nella credenza o nella stalla. Potevano cercare riparo nella borsa della spesa o aggrapparsi al grembo di qualcuno, ma le bombe che esplodono per aria sono meno discriminatorie delle onde del mare, nel senso che le onde colpiscono scientificamente le linee costiere e, dato un insieme di condizioni iniziali, è possibile stimare con un ragionevole grado di accuratezza fin dove si spingerà e quanti danni potrà arrecare. Con le bombe che esplodono per aria, invece, il set di condizioni iniziali è rappresentato dagli stessi calcoli elaborati da persone come Ronald Rumsfeld, Paul Wolfowitz, Gen Meyers e altri assassini d’alto livello appartenenti all’esercito.

Se è abbastanza difficile, per gli animali da pelliccia, entrare nella mente di questi guerrafondai e riuscire a capire in tempo dove poter trovare riparo, è ancora più difficile, per queste piccole creature sciocche, sapere cosa fare per sopravvivere alle cluster bombs* , alle ‘daisy cutters’** , alle munizioni all’uranio impoverito, ad armi tattiche di tipo nucleare usate su scala ridotta, all’Agente Orange e ad altre armi chimiche – tutte usate in Iraq.

Immaginate una pecora, non di quelle umane che hanno persino dimenticato come si legge (la Costituzione degli Stati Uniti); pensate a una pecora Irachena che non parla inglese e che, lasciata in balia di se stessa, non avrebbe certo il tempo per concentrarsi sulla questione della radioattività. Questa pecora, una volta sopravvissuta allo shock e alla paura della guerra lampo condotta da persone senza pelliccia che non sono poi così stupide, rimarrà sola in un’autentica terra deserta, senza né cibo né acqua pulita. Ma avrà ancora bisogno di mangiare e di bere e lo farà – proprio come il tuo gatto o i tuo cane – tranne per il fatto che il cibo e l’acqua che troverà sarà contaminato da una varietà di sostanze tossiche. Nei giorni successivi, per circa 137 giorni dallo scoppio della bomba, la pecora mangerà le piante della zona. Queste, sono cresciute sull’uranio impoverito che, a sua volta, sarà ingerito e assorbito dalla pecora stessa. Una volta all’interno dell’organismo della pecora, l’uranio impoverito rilascia diversi tipi di radiazioni che provocano essenzialmente danni ai tessuti e mutazioni genetiche. E’ come cuocere la pecora dal di dentro, di modo che una volta morta, sarà pronta per essere mangiata. So per certo che è così. Ho studiato biologia e fisica per 20 anni e ho letto i documenti del governo – che Doug Rokke ha reso pubblici – dove si asserisce esplicitamente che il DOD aveva compreso gli effetti del DU (Uranio Impoverito) da ben 50 anni – circa trenta anni prima che io ne venissi a conoscenza.

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E’ un argomento duro e forse non avete voglia di pensare a questa tragedia e al danno enorme e indescrivibile che è stato fatto agli animali da pelliccia. Parliamo di qualcosa di più quantificabile dell’uranio impoverito. Parliamo piuttosto degli effetti delle catastrofiche esplosioni nucleari. Questo è un modo ben più veloce di cuocere una pecora, tuttavia risulta essere del tutto inefficiente per ragioni che andiamo ad esporre.
Quando esplode una bomba nucleare i guerrafondai si rallegrano, i seguaci di Armageddon si entusiasmano, e la gente normale viene vaporizzata o muore in modo lento e doloroso. Gli animali da pelliccia tendono a comportarsi come gli esseri umani normali. Senza parlare del fatto che arrivano ad assumere deliberatamente caratteristiche antropomorfe, non hanno altra scelta. Far evaporare una pecora o ‘il gatto di Schrödinger’ è un modo davvero utile per cucinarlo. Einstein ha dimostrato che l’energia di una particella – anche particelle piccolissime aventi una massa – è enorme, e quando si converte la massa in energia si produce, tra le altre cose, molto calore. Questo calore arriva ben al di là del punto di ebollizione dell’acqua. Così, se si fa esplodere un’arma nucleare vicino a degli animali da pelliccia – Einstein stesso aveva una capigliatura molto folta – presto tutta l’acqua contenuta nei loro corpi raggiungerà l’ebollizione – non è altro che la vaporizzazione. Anche le altre sostanze volatili che si trovano all’interno dei loro corpi verranno vaporizzate, e quelle che non sono volatili vedranno distrutti i loro legami chimici e saranno convertite in componenti essenziali.

La maggior parte degli animali da pelliccia sono composti per il 90% da acqua, e la sostanza che resta dopo che l’acqua viene bollita e lasciata evaporare fuori dai loro corpi è per lo più spazio vuoto. Ciò che resta dopo che una pecora è stata cucinata con un’arma nucleare è un mucchio di polvere che sarà spazzato via dallo stesso vento nucleare.

Gli animali che non raggiungono una cottura completa sono destinati a soffrire per le ustioni e l’avvelenamento subiti, almeno fino al raggiungimento di una morte brutale che non li rende più adatti ad essere consumati dagli esseri umani – le mucche pazze non saranno più un problema (un lato positivo della guerra nucleare).

Non ricordo come sono arrivato a questo punto ma la mia conclusione, al di là del classico stile saggistico, è che le armi nucleari – sia quelle all’uranio impoverito che il tipo più esplosivo – non sono una buona cosa per gli animali da pelliccia – sia per la loro salute personale che come mezzo di cottura, cosa di cui non potrei essere men che meno interessato dato che sono vegano.

Se per qualsiasi ragione doveste sentire il bisogno di difendere, seppur in modo alquanto irragionevole, l’uso di questo tipo di armi, o desideriate cambiare argomento per trattare temi che in questo saggio possono essermi sfuggiti, per me non è un problema. Ci sono molte fonti che potete consultare, e se avete voglia di affrontare i fatti più truci e di fare i vostri compiti a casa (sebbene non sia io ad assegnarveli) è probabile che facciate i conti col fatto che ciò che la gente civile chiama scienza è in realtà un’interpretazione relativamente ragionevole dell’assetto dell’universo che non può non tener conto delle caratteristiche della natura stessa. Se non mi credete provate a saltare e a non tornare giù. Continuate così ed entusiasmatevi se ci riuscite.

Il compito che vi assegno è quello di leggere tutti i link di:
www.thefourreasons.org/ e:

www.thefourreasons.org 2″

Vi ci vorrà un po’ di tempo ma ne vale la pena. Dovrete leggere anche tutte le informazioni riportate nelle pagine a cui questi siti fanno riferimento. Leggetele in compagnia del vostro gatto, cane, furetto, donnola o con qualsiasi altro animale da pelliccia con cui avete modo di condividere la vostra vita.

Adam Roufberg
è un educatore, fisico e biologo. Fondatore del Natural Philosophers International, redattore e editore di www.orbstandard.com.
E’ nato e cresciuto sul pianeta terra e spera di non essere ‘vaporizzato’ da dei megalomani.
Adam Roufberg
Fonte: www.orbstandard.com
link: :http://www.uruknet.info/.?p=10203&hd=0&size=1&l=x
7.03.05

Traduzione per ComeDonchisciotte.org a cura di Monia.

Note:
*Cluster bombs = bombe a grappolo.
**Daisy cutters = bomba usata originariamente in Vietnam per farsi largo tra la vegetazione della giungla. NdT

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