Di Alessandro Fanetti, reportdifesa.it
MOSCA (nostro servizio particolare). Uno dei documenti più significativi della Federazione Russa è certamente il “Concetto di Politica Estera”.
Un documento molto dettagliato, approvato dal Presidente in carica, Vladimir Putin, dopo lunghe discussioni all’interno della leadership del Paese, atto ad analizzare la situazione geopolitica globale e indicare la via da percorrere per Mosca negli anni futuri.
L’ultimo documento di questo tipo risaliva a fine 2016, mostrando chiaramente come quando ne esce uno nuovo significa che la leadership del Paese ritiene davvero importanti i cambiamenti che avvengono nel panorama geopolitico mondiale.
E il momento davvero importante è iniziato il 24 febbraio 2022, data coincidente con l’inizio di quella che in Russia chiamano “Operazione Militare Speciale”.
Momento decisivo per lo scontro che si è venuto a creare con l’Occidente, in quanto gran parte dei Paesi che ne fanno parte hanno iniziato a concedere un forte sostegno (in primis militare) all’Ucraina.
Difesa del mondo unipolare sorto dalle ceneri della Guerra Fredda (1989 – 1991) contro il tentativo di far nascere e consolidare un mondo multipolare. Questo è ciò che stiamo vivendo (e vivremo almeno nel prossimo futuro).
E questo ha portato la Federazione Russa ad adeguare il proprio “Concetto di Politica Estera”.
Il dossier è stato adeguato, principalmente, su 4 questioni fondamentali:
- Impegno per una difesa costante “dei propri interessi nazionali […] e per quelli dei propri alleati e partner”, anche ricorrendo alla forza militare.
- Lavorare per “adattare l’ordine mondiale alla realtà di un mondo multipolare […]”, in primis con “l’approfondimento dei legami […] con i centri di potere […] sovrani e amichevoli situati nel Continente eurasiatico” individuati in primo luogo nella Cina e nell’India e, al tempo stesso, rimuovendo quanto resta del “dominio statunitense nel mondo”.
- Sostegno ai Paesi latinoamericani e caraibici “sottoposti alla pressione degli Stati Uniti e dei suoi alleati, nella salvaguardia della loro sovranità e indipendenza, anche attraverso l’instaurazione e l’espansione della sicurezza e della cooperazione militare […].
- Riconoscimento che l’economia globalizzata ha subito un colpo durissimo e, dunque, adeguamento verso nuovi “obiettivi economici”:
Ed ancora:
- Aumento del commercio verso i Paesi non ostili
- Diversificazione della cooperazione economica
- Una sempre maggiore resilienza verso le sanzioni unilaterali, lavorando per la creazione di una sempre più forte struttura di pagamento internazionale non appannaggio dei Paesi ostili e diversificando le valute di riserva.
Di seguito, pubblichiamo, il testo integrale del documento.
Di Alessandro Fanetti, reportdifesa.it
03.04.2023
Alessandro Fanetti, analista di geopolitica e relazioni internazionali, autore del libro Russia: alla ricerca della potenza perduta (Edizioni Eiffel, 2021).
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