DI MARINO BADIALE
Nel lontano 1995, l’amico Marino Badiale scrisse questa piccola favola.
Siamo nel 2020, in Italia c’è un governo di centrosinistra con Rifondazione (Prodi quater o Veltroni ter), che ha una maggioranza risicata e talvolta ricorre ai voti del centro. Siamo in Europa.
Il Fondo Monetario Internazionale, dopo attenti studi, decide che per rimanere in Europa l’Italia deve fucilare metà dei pensionati.
Come si fa? Semplicissimo. Inizia una campagna di stampa in cui si denunciano sprechi e privilegi, si raccontano storie sui vecchietti che con le loro pensioni di un milione e mezzo scialano tutte le sere al night, si teorizza che è ormai finito il tempo delle garanzie (la garanzia di vivere, che pretesa…), che bisogna essere moderni, che se uno non si sa vendere sul mercato deve assumersi le sue responsabilità ecc. ecc. Dopo un po’, la destra presenta la sua proposta: fucilare tutti i pensionati. Sinistra e sindacati insorgono come un sol uomo (o una sola donna, rispettiamo il pensiero della differenza), denunciando la barbarie della destra, la sua rozzezza e incultura.
Ma naturalmente una sinistra di governo deve farsi carico delle sue responsabilità e non cadere nei vecchi errori: occorre rispettare i vincoli che l’economia impone. Inizia allora una faticosissima trattativa fra governo, partiti politici e parti sociali, con scontri, rotture, ricuciture, finché la sinistra trionfante annuncia che è stato raggiunto un accordo: saranno fucilati solo metà dei pensionati. Si tratta di una vittoria che dimostra indubbiamente quanto la sinistra sia diversa dalla destra.
Tutto a posto? No, intervengono i guastatori di Rifondazione, che non possono mandar giù anche questa dopo tutte le altre che hanno dovuto accettare, dalla reintroduzione della schiavitù (2010) alla guerra per la riconquista della Libia (2015). C’è la crisi di governo e le grandi conquiste della sinistra sono in pericolo.
Insorge allora il “popolo di sinistra”, a difendere il “suo” governo, protestando in tutti i modi contro l’irresponsabile avventurismo di Rifondazione, che rischia di consegnare il paese alla destra. Rifondazione è costretta a tornare a trattare e alla fine ottiene comunque che dalle liste di fucilazione (già pronte) siano esclusi quattro pensionati novantenni di Cividale sul Natisone, ridente cittadina del Friuli (perché bisogna strappare consensi alla Lega), due ex-partigiani ultracentenari di Pontassieve (perché l’antifascismo è comunque la nostra bandiera) e sette pensionati siciliani (perché quello del sud è un problema nazionale).
Marino Badiale
Fonte: http://kelebek.splinder.com/
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9.04.06