Che troppo sale faccia male alla salute è risaputo, basti pensare all’ipertensione. Quel che, forse, non sai è che un eccesso di cloruro di sodio causa il declino cognitivo.
La scoperta risale all’ottobre 2019 ed è stata fatta dal team del celebre scienziato italiano trapiantato in Usa Costantino Iadecola, del Weill Cornell Medical College di New York.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature, ha appunto rivelato che una dieta estremamente saporita provoca nei topolini una carenza di ossido nitrico che è vitale per una corretta vascolarizzazione del cervello.
Quando i livelli di quest’ultimo sono troppo bassi, si verificano cambiamenti chimici importanti nella proteina tau che si accumula in depositi patologici all’esterno dei neuroni agevolando lo sviluppo del morbo di Alzheimer.
Ovviamente sono necessarie ulteriori ricerche per capire se i risultati possono essere validi anche nell’uomo; tuttavia, hanno identificato un percorso che suggerisce di evitare di mangiare troppo saporito per preservare la funzione cognitiva.
Attenzione, però, perché spesso non è il sale aggiunto mentre cuciniamo a casa a determinare l’eccesso.
Il 60-70% di sodio consumato è ‘nascosto’, infatti, nei cibi processati, in quelli che mangiamo nei fast food e in alcuni ristoranti o che portiamo a casa già preparati.
Dunque, come sempre, occhio a come spendi i tuoi soldi.
Anche il cervello ringrazierà.
E quando devi salare tu, scegli di utilizzare un buon sale (senza esagerare).
Informazioni utili a riguardo le trovi in questo mio precedente articolo.
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VB