di Ari Schulman, Brendan Foht, Samuel Matlack
thenewatlantis.com
Quanto è mortale il Covid-19 rispetto all’influenza stagionale, alle pandemie passate o agli incidenti d’auto? Controlla il picco …
Per offrire un contesto, abbiamo prodotto due grafici che mostrano i decessi per coronavirus insieme ai decessi per altre cause comuni in passato, cui la malattia è stata recentemente confrontata. Una tabella mostra i decessi negli Stati Uniti, l’altra nello Stato di New York, la città più colpita dallo stato.
Si noti che i set di dati iniziano in diversi punti dell’anno (come indicato a sinistra). Si noti inoltre che le cifre presentate qui sono per i “nuovi decessi di ogni settimana“, non per decessi cumulativi.
Il grafico mostra i decessi pro capite per consentire il confronto dei dati di diversi anni. I decessi sono presentati a partire da:
- Covid-19, a partire dal 17 febbraio (Covid Tracking Project)
- La stagione influenzale 2017-18: è stata la più recente stagione influenzale più mortale. Il grafico mostra una linea per i decessi attribuiti direttamente all’influenza e un’altra per i decessi attribuiti all’influenza o alla polmonite. La curva più bassa è una sottostima di decessi causati dall’influenza, la più alta è un numero sovrastimato, con il numero reale che si trova più o meno a metà. (Maggiori informazioni qui sotto) I dati di riferimento iniziano dal 1° ottobre 2017, che il CDC ha considerato essere l’inizio della prima settimana di quella stagione influenzale. (CDC)
- Malattie cardiache e cancro: la prima e la seconda causa di morte negli Stati Uniti. Il grafico mostra la media dei decessi 2017 per settimana. (CDC)
- Incidenti stradali: decessi settimanali a partire dal 1° gennaio 2018 ( National Highway Traffic Safety Administration)
- Pandemia influenzale asiatica,1957-58: decessi settimanali di influenza e polmonite a partire dal 24 agosto 1957. Questi dati provengono da un programma CDC recente che ha monitorato 108 città americane con una popolazione totale di circa 50 milioni di abitanti. Abbiamo fatto questa scelta, piuttosto della popolazione totale degli Stati Uniti, per calcolare i decessi per milione di persone. (CDC)
Stato di New York
Poiché il numero di decessi settimanali di Covid-19 a New York è ora maggiore del numero tipico di decessi settimanali per tutte le altre cause, abbiamo omesso i decessi per altre cause dal grafico. E poiché il tasso di livello demografico dello stato è risultato molto stabile nei periodi considerati – diminuendo di appena lo 0,7 per cento dal 2017, secondo le ultime stime dell’Ufficio censimento – abbiamo scelto di mostrare sia i decessi in termini assoluti che i decessi pro capite. Le cause mostrate sono:
- Decessi Covid-19, a partire dal 2 marzo (Covid Tracking Project)
- Stagione influenzale 2017-18, con la prima settimana che inizia il 1° ottobre 2017. (CDC)
- Tutti i decessi per tutte le altre cause per lo stesso periodo della stagione influenzale 2017-18. (CDC)
Nota la scala marcatamente più alta di decessi per milione di abitanti sulla carta di New York rispetto agli Stati Uniti, che indica quanto Covid-19 abbia colpito più duramente questo Stato rispetto al Paese nel suo insieme.
Incertezza sulle morti per influenza e Covid-19
Vi è molta più incertezza sul numero di decessi causati dall’influenza di quanto la discussione pubblica possa suggerire. Determinare questo numero non è semplice, così come contare i certificati di morte che elencano l’influenza come causa.
Molte morti hanno molteplici cause. L’influenza può causare altre malattie, come la polmonite, che a sua volta può causare la morte. Il CDC include quindi “decessi associati all’influenza” nella sua stima di bilancio dell’influenza. Convenzionalmente le statistiche spesso raggruppano i decessi per influenza e polmonite insieme. Inoltre, molte stime cercano di spiegare la sottovalutazione di decessi per influenza: non tutti coloro che muoiono per una malattia associata all’influenza sono stati testati per l’influenza.
In breve, il numero di decessi per influenza come riportato dal CDC e spesso citato in discussioni pubbliche – tra 24.000 e 62.000 decessi durante la scorsa stagione – è una stima approssimativa di quante persone hanno avuto l’influenza e sono morte per malattie pregresse, che probabilmente erano state aggravate direttamente dall’influenza stessa.
Sul nostro grafico degli Stati Uniti abbiamo mostrato una linea per i decessi in cui l’influenza è stata elencata come causa (che sottostima i decessi associati all’influenza); e una seconda linea che mostra decessi in cui l’influenza o la polmonite sono state la causa (che supera i decessi per influenza, poiché molti casi di polmonite non sono causati dall’influenza).
Col Covid-19 ci sono difficoltà simili nell’arrivare al numero reale di decessi causati dal virus. Gli scettici sul numero di morti riportati affermano che la maggior parte delle persone che muoiono con il virus non muoiono per il virus. Questo è sicuramente vero in alcuni casi, come lo è però per l’influenza. Per molti decessi, le reti di causalità sono complicate.
Tuttavia, oltre ad alcuni possibili calcoli esagerati, potrebbe esserci anche una significativa sottostima. I reports dal Nord Italia e da New York suggeriscono che molte più persone muoiono nelle aree di epidemia di quanto si pensi:
Nei primi cinque giorni di aprile, 1.125 persone sono state dichiarate morte nelle loro case o in strada a New York City, oltre otto volte le morti registrate nello stesso periodo del 2019, secondo i vigili del fuoco.
Molte di queste persone – così come molte altre che muoiono negli ospedali – non sono state sottoposte a test per il virus e pertanto non sono state incluse nel conteggio ufficiale dei decessi.
Valutazione sulle morti nel quadro complessivo
A parte i limiti della disponibilità dei dati, possiamo però trarre alcune conclusioni ragionevoli su come Covid-19 si confronti con altre cause di morte – e sulle condizioni assenti da questi confronti:
Differenti scale temporali: siamo ancora all’inizio di questa pandemia. Sono passate solo poche settimane dalla prima notizia di decessi negli Stati Uniti. Confrontare questi decessi con un intero anno di decessi per incidenti stradali o influenza non è corretto dal punto di vista statistico.
Il picco: forse la caratteristica più evidente di entrambi i grafici è il picco di Covid-19 – la rapida crescita delle morti dall’inizio della pandemia. Gli incidenti stradali, al contrario, mostrano poche variazioni da settimana a settimana. E anche rispetto alle passate stagioni influenzali o alle pandemie, il tasso di aumento dei decessi Covid-19 è decisamente più rapido. Il numero di nuovi decessi registrati negli Stati Uniti nella settimana a partire dal 16 marzo è stato del 678% superiore rispetto alla settimana precedente. Nello Stato di New York, il numero è cresciuto di 36 volte nella stessa settimana. In confronto, il massimo aumento per una settimana dei decessi per influenza e polmonite durante la stagione influenzale 2017-18 è stato del 26% e durante l’influenza asiatica del 1957-58 era del 48%. Sebbene la crescita dei decessi per Covid-19 stia ora rallentando, il numero di nuovi decessi per la settimana conclusasi il 5 aprile era ancora più del doppio di quello della settimana precedente.
Una delle principali cause di morte negli Stati Uniti: diverse settimane fa le morti per coronavirus erano poche rispetto ad altre cause. Ma la scorsa settimana, i decessi di Covid-19 negli Stati Uniti erano appena al di sotto del normale tasso di malattie cardiache, di solito la principale causa di morte.
Più di tutte le morti tipiche a New York: sorprendentemente, nello stato di New York, il numero di persone che sono morte con coronavirus la scorsa settimana è stato più alto di qualsiasi altra causa di morte – infatti il 76% in più rispetto al numero medio di persone che muoiono in una settimana per tutte le combinazioni di cause.
Nella settimana peggiore della stagione influenzale 2017-18, New York ha visto 445 decessi per influenza e polmonite e 3.481 in totale per tutte le cause. La scorsa settimana, lo stato ha visto 4.694 solo morti per Covid-19. Queste cifre dovrebbero porre fine allo scetticismo che dà valutazioni del tipo “morire con, o morire per“. L’idea che così tante persone sarebbero morte comunque anche senza Covid-19 non è facilmente credibile.
Qualsiasi tentativo serio di mettere a confronto i decessi per coronavirus, confrontandoli con le altre cause di morte negli anni precedenti deve riconoscere le marcate differenze di tendenza del Covid-19 – in particolare, il rapido aumento di decessi ancora in corso, e l’ampio intervallo di incertezza su quando raggiungerà il picco, quanto in alto arriverà e se lo farà una sola volta. Mentre la pandemia sta ancora infuriando, questi confronti sono ancora carichi di profonda incertezza.
Forse il modo migliore per definire il pericolo rappresentato dal coronavirus è solo che non possiamo facilmente paragonarlo a nessun evento precedente nella storia recente. Né dovremmo contestare le proiezioni sulle morti future per valutare ciò che è già accaduto. Nel tumulto statistico il segnale però è potente. La domanda è se scegliamo di vederlo.
Ari Schulman è editore, Brendan Foht è editore associato e Samuel Matlack è caporedattore di The New Atlantis
20.04.2020
Fonte: https://www.thenewatlantis.com/
Link: https://www.thenewatlantis.com/publications/not-like-the-flu-not-like-car-crashes-not-like
Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da Rosanna