Guys, pare una corsa contro il tempo! Sia mai che la guerra finisca prima di aver raso al suolo ogni cosa vivente, eh?
Dopo il voto dell’Ungheria, mentre a New York si incriminava il primo ex-presidente nella storia degli Stati Uniti (un nuovo scandalo sulle intriganti avventure di una pornodiva – nulla a che fare con le prossime presidenziali…), in Turchia l’unanime voto per la ratifica circa l’ingresso della Finlandia nella Nato. Per la Svezia ci stanno lavorando. Malgrado gli enormi dubbi di tutto il mondo, la Finlandia è pronta a rischiare la sua pelle e quella di tutta l’Europa, pur di dare una mano a quei gentiluomini americani. Il tradimento di 70 anni di tradizione neutrale.
La vita è un dono?
Quelle anime che ancora non hanno un corpo sono come le montagne del marmo dove non è passato lo scultore. E che ne sarebbe della loro grazia, se a scolpirle fosse un balistico?
L’OMS adesso cerca di scagionarsi con una nuova operazione di microdosing di verità, ma solo dopo aver avvelenato tutto ciò che abbiamo. Quegli altri accendono un falò nel piazzale di un distributore di benzina. La Pfizer minaccia il Canada – minaccia – perché certe informazioni non le deve avere nessuno, figurarsi se è un diritto dei cittadini di conoscere i dettagli dei documenti che riguardano un’operazione di ingegneria genetica che è stata iniettata a 3/4 della popolazione. Dove sia la destra rispetto alla sinistra sta per diventare una leggenda, forse un mito, ci hanno tolto anche l’acume di saperci allacciare le scarpe da soli.
Meritiamo tutto questo? Procedere schiacciati verso un tritacarne. Non si può accettare, per un dottrinale senso di colpa somministrato per il bene di generazione in generazione, la cancellazione della memoria di battaglie che abbiamo già vinto!
La vita è un dono, un palio calato, un peccato di gola, oppure la sacralità del presente? Siate i custodi del vostro presente e ribellatevi ogni volta che nasca in voi il sospetto che qualcuno ne voglia infrangere la purezza. Tipo adesso, che se non fosse chiaro, stiamo sguazzando nel vuoto limbo tra essere e non essere, trapassati esportando così tanta democrazia, e di un certo calibro, che non ci bastano più i cimiteri.