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La Redazione

 

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CONTROLLO DELLA MENTE ?

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A cura di Das schloss
Il 27 Agosto 2010
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GLI SCIENZIATI HANNO SCOPERTO COME USARE LE NANOPARTICELLE PER CONTROLLARE A DISTANZA IL NOSTRO COMPORTAMENTO.

DA END OF THE AMERICAN DREAM

Stiamo entrando in un’epoca in cui gli straordinari progressi fatti in campi quali la nanotecnologia, la neurologia, la psicologia, l’informatica, le telecomunicazioni e l’intelligenza artificiale saranno usati dalle autorità governative per controllare la popolazione? Già adesso molti governi nel mondo usano la minaccia del “terrore” come scusa per sorvegliarci, controllare i nostri movimenti e le nostre comunicazioni elettroniche, e costringerci a sopportare “misure di sicurezza” così estreme che persino George Orwell non sarebbe stato in grado di escogitarle. Dunque, cosa accadrà il giorno in cui qualche individuo impazzito farà esplodere realmente un’arma di distruzione di massa in una grande città? La tentazione di usare queste tecnologie emergenti per controllare la gente diventerà pressoché irresistibile. Oggi “controllo della mente” è una brutta parola per molti, ma dopo la prossima serie di “eventi stile 11 settembre” la popolazione chiederà a gran voce che si faccia qualcosa per garantire la sicurezza. Quando la società fronteggerà una vera e propria catastrofe, negli anni successivi i governi di ogni parte del mondo saranno tentati di fare qualsiasi cosa, controllo mentale incluso, per riportare l’ordine. È per questo che alcuni dei più recenti progressi nel campo della nanotecnologia sono così agghiaccianti.In particolare, ciò che ha scoperto un team di ricercatori dell’Università di Buffalo è veramente allarmante. Ciò che segue è un estratto del loro recente comunicato stampa…


Gruppi di nanoparticelle riscaldate e magnetiche indirizzate sulle membrane cellulari possono controllare a distanza i canali ionici, i neuroni e persino il comportamento animale, secondo una ricerca pubblicata dai fisici dell’Università di Buffalo su Nature Nanotechnology.

Usare le nanoparticelle per controllare a distanza il comportamento animale?

Non serve un dottorato per capire le implicazioni di una tale tecnologia.

Cosa succederebbe se i “nanorobot” che hanno la capacità di controllare le menti umane fossero programmati per individuare e attaccare aree importanti del cervello umano?

Tali “nanorobots” sarebbero così piccoli da non poter essere visti dall’occhio umano e la gente potrebbe venire “infettata” da queste creature senza saperlo.

Orde di questi nanorobot potrebbero essere rilasciate nell’atmosfera o in aree pubbliche e infettare migliaia (o persino milioni) di persone senza che qualcuno se ne accorga.

Se i governi riuscissero a trovare un modo per usare i nanorobot per controllare a distanza le menti della popolazione, potrebbe essere attuato un programma di controllo mentale di massa senza che la gente se ne accorga.

Sì, è proprio così temibile questa tecnologia.

Ma c’é anche di peggio.

Vedete, la nanotecnologia è qualcosa di molto più pericoloso di quanto possiamo immaginare.

Per esempio, se qualcosa va storto e sviluppiamo dei nanorobots auto-assemblanti a crescita velocissima di cui perdiamo il controllo, teoricamente essi potrebbero divorare la vita intera sulla Terra in un battibaleno.

Pensate alla scena finale del recente film di Keanu Reeves intitolato “Ultimatum alla terra” e moltiplicatela per un milione.

Ma anche se non si verificherà uno scenario simile, il potenziale del controllo mentale della nanotecnologia è già abbastanza sgradevole.

Non che altre tecnologie di controllo mentale non siano ugualmente pericolose.

La verità è che si stanno sviluppando tecnologie di controllo mentale di ogni tipo.

I creatori di videogames sono impegnati nello sviluppo di giochi che non siano controllati con joystick o gamepad, bensì con le onde cerebrali. Una tecnologia del genere potrebbe, un giorno, essere usata in senso inverso?

Sicuramente molte persone ormai avranno sentito parlare del MK-ULTRA e di altri programmi di controllo mentale un tempo sviluppati dalla CIA e da altre agenzie governative.

Il governo USA insiste nel sostenere che quei programmi sono stati abbandonati.

Ma dicono la verità?

E cosa stanno sviluppando in segreto altri governi nel mondo?

Ci sono anche altre tecnologie di controllo mentale ugualmente pericolose.

Infatti, molti sostengono che le onde elettromagnetiche, potenzialmente, potrebbero essere usate per controllare i pensieri e influenzare il comportamento. Pensate a cosa potrebbe fare un solo terrorista con una tecnologia del genere.

Ma uno dei progressi più inquietanti è la fusione sempre più crescente di uomo e macchina.

La gente cerca un modo per rimanere più “connessa” a Internet e per molto tempo, e ora qualcuno ha proposto di trovare un modo per connettere direttamente il cervello a Internet. Un recente articolo del sito di Science Channel la mette così…

E se fosse possibile connettere il cervello a Internet, con o senza fili, scaricare informazioni digitali ad alta velocità, e tramutarle automaticamente in formule chimiche che possano essere salvate dalle cellule cerebrali come memoria?

Lo stesso articolo spiega i vantaggi di una tale connessione…

Se potessimo assorbire dati direttamente nella materia grigia a, poniamo, 50 Mb/s – la velocità massima offerta da uno dei principali provider Internet statunitensi – saremmo capaci di leggere un libro di 500 pagine in soli due decimi di secondo.

E i pericoli?

Se Internet finisse per controllarci?

Se un virus veramente aggressivo fosse scaricato nel cervello?

Credete che possa succedere?

Bene, il ricercatore britannico Mark Gasson ha infettato un chip RFID con un virus di computer e ha scoperto che il chip impiantato nella propria mano, una volta infettato dal virus, poteva contaminare i sistemi esterni.

Immaginate se succedesse su larga scala.

E, un giorno, potrebbe.

Soprattutto ora che ci avviciniamo all’epoca che i futurologi chiamano “La Singolarità”.

È difficile definire La Singolarità, ma, in poche parole, molti futurologi credono che la fusione di uomo e tecnologia stia avvenendo a una velocità talmente alta che ad un certo punto i nuovi “trans-umani” diventeranno quasi incomprensibili agli esseri umani. L’idea di base è che fondendo uomo e macchina, i trans-umani diventeranno più intelligenti, più forti, più sani e più potenti di quanto avremmo mai potuto sognare.

Dunque, l’uomo e i computer potranno fondersi completamente un giorno?

Speriamo di no.

Ma persino ora, un numero crescente di persone sviluppa dei modi per marchiare gli umani con microchip RFID.

Infatti, una società chiamata Somark ha sviluppato un inchiostro RFID senza chip all’avanguardia. I loro “tatuaggi RFID” sono applicati usando una matrice geometrica di micro-aghi e un applicatore riutilizzabile con una capsula di inchiostro monouso.

Quanto è facile applicare uno di questi tatuaggi RFID?

Servono da 5 a 10 secondi per tatuare un animale o un umano. Una volta che il tatuaggio è stato applicato, un lettore RFID può leggerlo anche da quattro piedi [ndt. poco più di un metro] di distanza.

Ma chi ha bisogno di un tatuaggio? La IBM ha annunciato che hanno sviluppato un “lettore di codici a barre” che può leggere il DNA.

Molto inquietante.

La verità è che la maggior parte delle persone non vuole farsi leggere il DNA né farsi impiantare dei chip RDIF.

Ma i chip RFID vengono impiantati nelle persone come mai prima.

La realtà è che l’inserimento di microchip negli umani è diventato quasi comune negli Stati Uniti. Per esempio, migliaia di anziani statunitensi che soffrono di Alzheimer, dato che potrebbero allontanarsi da casa e perdersi, hanno impianti RFID. Inoltre, i chip RFID vengono impiantati in molte persone con malattie croniche, cosicché i dottori possono accedere alle loro informazioni mediche velocemente, in caso di emergenza.

La verità è che ci sono persone che si farebbero volentieri mettere un chip. Un editorialista di nome Don Tennant ha recentemente pubblicato un articolo intitolato “Mettimi un chip – per favore!” nel quale ha espresso la sua esaltazione riguardo al fatto che la nuova legge sanitaria di Barack Obama potrebbe includere la copertura per gli impianti di chip RFID che contengono informazioni identificative sul paziente e sulla sua salute. Infatti, Tennant fa questa sbalorditiva ammissione nel suo articolo…

Quello che posso dire è che sarei il primo a mettermi in coda per un impianto.

Quindi questo è il nostro futuro?

Ognuno avrà molti microchip e impianti?

Ci sarà un giorno in cui i microchip e gli impianti diventeranno obbligatori?

Dopo tutto, qual è il modo migliore per identificare veramente qualcuno? Le carte d’identità e i documenti possono essere contraffatti o persi. Ma se inserisci un microchip in una persona, come potrà perderlo?

Comunque, sappiamo tutti che il potenziale di abuso di tutte le tecnologie menzionate in questo articolo è veramente molto grande. Se un giorno un regime tirannico venisse in possesso di questo tipo di tecnologie ultra-potenti il risultato potrebbe essere veramente terrificante.

Titolo originale: “Mind Control? Scientists Have Discovered How To Use Nanoparticles To Remotely Control Behavior!”

Fonte: http://endoftheamericandream.com
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09.07.2010

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di GIADA GHIRINGHELLI

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