Siamo sempre più sottoposti a campi elettrici e magnetici a causa dei numerosi strumenti elettrici industriali e domestici usati per scopi individuali, aziendali e commerciali. L’Istituto Superiore della Sanità specifica che “mentre i campi elettrici sono spesso presenti anche quando gli strumenti sono spenti se rimangono comunque connessi alla rete elettrica”, invece “perché si verifichi un campo magnetico è necessario che lo strumento elettrico venga acceso e cioè che ci sia un vero e proprio passaggio di corrente”.
Non mancano le preoccupazioni per i possibili rischi per la salute.
È lo stesso sito dell’ISS a fare riferimento al dibattito scientifico che c’è in merito alla questione dal momento che “alcuni studi scientifici hanno suggerito che l’esposizione ai campi elettromagnetici generati da questi dispositivi possa avere effetti nocivi per la salute (cancro, riduzione della fertilità, perdita di memoria e cambiamenti negativi nel comportamento e nello sviluppo dei bambini) mentre “altri studi contraddicono questa ipotesi”. Di conseguenza anche se, in sostanza, allo stato attuale l’effettiva entità del rischio non è ufficialmente nota, tuttavia, per il principio di precauzione, è bene usare degli accorgimenti per riuscire ad attenuare, almeno in parte, queste forme di inquinamento, se non altro all’interno delle nostre abitazioni: la casa, infatti, resta pur sempre il nido in cui ci rifugiamo e in cui, per memoria atavica, ci vorremmo sentire al sicuro e al riparo da qualsiasi insidia.
Seguono ALCUNI CONSIGLI .
L’IMPIANTO ELETTRICO è la prima fonte di campi elettromagnetici dentro casa.
Se l’impianto è da rifare o la casa in costruzione, sarebbe bene optare per un impianto detto ‘a stella’, è un sistema che evita un circuito di corrente e utilizza cavi schermati. Se la casa, invece, è già stata costruita, si può comunque intervenire con un ‘disgiuntore’ cioè un apparecchio che toglie la tensione dall’impianto quando non è utilizzato (ovviamente escludendo le prese che devono sempre rimanere attive come quelle del frigorifero o del freezer).
È necessario rivolgersi ad architetti sensibili a questi problemi o ad elettricisti aggiornati che hanno approfondito le loro conoscenze in questo campo specifico.
La CAMERA DA LETTO è la stanza dove in media si trascorrono la maggior parte delle ore.
Qui ha molto senso installare un disgiuntore perché, una volta spenta la luce quando non serve più, questo strumento permette di isolare tutta la stanza dal circuito elettrico evitando al nostro organismo di dormire in un campo elettromagnetico.
In camera è anche bene evitare che ci siano modem WIFI, TV, telefoni cordless, cellulari, radiosveglie e termocoperte (c’è chi nei periodi più freddi le tiene attivate tutta la notte aumentando notevolmente la quantità di onde elettromagnetiche assorbite). Altri suggerimenti per favorire un riposo rigenerante si possono trovare in questo mio precedente post.
L’ARIA SECCA amplifica notevolmente il problema dell’inquinamento elettromagnetico.
Di conseguenza è importante verificare sempre il grado di umidità relativa dell’ambiente domestico e provvedere con umidificatori o vaschette sui caloriferi se neccessario, l’acqua infatti essendo un buon conduttore aiuta a far cadere velocemente le radiazioni.
Preoccuparsi di effettuare la manutenzione degli ELETTRODOMESTICI.
Serve a rendere sicuro il loro utilizzo, ma anche a diminuire le possibilità di inquinamento interno. Un forno a microonde con un dispositivo di chiusura non più perfettamente ermetico, ad esempio, può esporre a ulteriori radiazioni.
In ogni caso, al di là di controllare le guarnizioni spesso, è ben evitare di sostare davanti a tutti gli elettrodomestici quando sono in funzione.
Evitare i TELEFONI CORDLESS e limitare l’utilizzo dei CELLULARI che andrebbero spenti almeno la notte.
Ci sono da tempo gruppi di ricerca indipendenti impegnati nell’accertare il sospetto che l’uso prolungato di questi mezzi provochi una serie di gravi problematiche di salute.
Ulteriori informazioni si possono leggere cliccando QUI.
Limitare alle situazioni strettamente necessarie l’utilizzo delle RADIOTRASMITTENTI per il controllo a distanza dei bambini.
Capisco che per molti genitori rappresentino una certa tranquillità, soprattutto quando i figli piccoli devono essere lasciati soli nella cameretta. Se proprio non se ne può fare a meno, cercare di limitare l’esposizione dei pargoli alle onde magnetiche generate dalle radio posizionando la radiotrasmittente a non meno di 2 metri dal bambino e ad un’altezza non superiore a quella del bambino stesso. Inoltre è bene optare per trasmittenti alimentate con batterie in modo da poter porre in funzione un disgiuntore che tolga la tensione anche alla presa che sarebbe stata utilizzata per la radio.
Munire le stanze della casa in cui si soggiorna maggiormente di APPARECCHI IONIZZATORI o di LAMPADE DI SALE.
Servono a generare ioni negativi. Infatti i campi elettrici innaturali (generati da televisori, elettrodomestici ecc ecc.…) rendono l’aria secca consumando gli ioni negativi e la carenza di queste particelle può generare sensazioni spiacevoli di irritabilità, depressione, tensione, ma anche veri e propri disturbi fisici, ad esempio mal di testa o mal di gola.
Altre informazioni su questi dispositivi e su come migliorare la purezza dell’aria della tua casa sono reperibili in questo mio precedente post.
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VB