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Deindustrializzazione

La follia della crisi climatica

A luglio 2023 Valeurs Actuelles, rivista di orientamento liberal-conservatore, ha dedicato un numero monografico al riscaldamento climatico, dando voce ai maggiori scettici del clima (anzi “realisti del clima” come preferiscono essere chiamati), francesi e internazionali. L’articolo di prefazione è dell’economista Remy Prud’homme, che riassume un po’ gli argomenti contro la narrazione ufficiale. L’autore parla di “sillogismo” del clima. In effetti il credo climatico non consiste in un’unica…

PERCHÉ L’OCCIDENTE È COSÌ DEBOLE (E LA RUSSIA COSÌ FORTE)?

Gaius Baltar gaiusbaltar.substack.com È sempre più chiaro a sempre più persone in Occidente che qualcosa è andato terribilmente storto nel progetto ucraino. Le previsioni e le proiezioni non si sono avverate e l'Occidente non sembra sapere cosa fare. L'economia russa non era un castello di carte come previsto, le armi russe non erano inferiori come previsto, i soldati e i comandanti russi non erano incompetenti come previsto e la tecnologia russa non era inferiore come previsto. Per…

Il Partito socialista e la deindustrializzazione in Francia

Il nostro "corrispondente per gli affari francesi" ci propone oggi un articolo dello scorso dicembre, a firma dell'ottimo Jacques Sapir, sul tema delle privatizzazioni-deindustrializzazione. Ad un certo punto Alceste mi diceva di essere rimasto molto sorpreso quando Sapir afferma che in Francia siano state addirittura maggiori che in Italia. Strano invero, continuava Alceste, dato che solitamente la voce è che le privatizzazioni in Italia siano state le più massicce dell’Europa occidentale…, ad…

È la Blackrock di Larry Fink ad aver creato la crisi globale dell’energia

F. William Engdahl williamengdahl.com La maggior parte della gente è sconcertata da quella che è una vera e propria crisi energetica globale, con i prezzi del petrolio, del gas e del carbone che si impennano simultaneamente, costringendo persino alla chiusura di grandi impianti industriali, come quelli chimici, dell'alluminio o dell'acciaio. L'amministrazione Biden e l'UE hanno insistito sul fatto che tutto ciò è dovuto alle azioni militari di Putin e della Russia in Ucraina. Non è così. La…

Prezzi di benzina ed energia: li dobbiamo a un perverso meccanismo finanziario

È ormai evidente che il sistema dei prezzi dell'energia è ormai quasi esclusivamente di natura speculativa, secondo dinamiche davvero non più accettabili. Da che cosa dipende il prezzo del gas nel nostro Paese così come definito dall'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera)? Per poco meno di metà dipende dai cosiddetti "oneri di sistema", in buona parte costituiti da varie forme di prelievo fiscale che, peraltro, in questo momento stanno determinando un forte gettito, data…

La politica energetica europea è un cargo cult, ma al contrario

Dmitry Orlov cluborlov.wordpress.com Non ho potuto fare a meno di notare un fenomeno assai curioso che di recente ha coinvolto l'Europa Occidentale, un fenomeno che assomiglia molto ad un cargo cult, ma al contrario. In un classico cargo cult, le tribù indigene ormai assuefatte all'umiliazione di trasporti aerei regolari che forniscono loro aiuti umanitari sotto forma, diciamo, di birra e pizza, quando vengono private di questo affronto alla loro dignità nativa, iniziano a costruire finte…

Green ferocia

di Enza Sirianni comedonchisciotte.org Non ha notato il modo in cui la nostra società s'è organizzata per liquidare la gente? Avrà certo sentito parlare di quei minuscoli pesci dei fiumi brasiliani che attaccano a migliaia il nuotatore imprudente, lo ripuliscono in pochi istanti a piccoli e rapidi bocconi, e lasciano solo uno scheletro immacolato? Ebbene, la loro organizzazione è così.«Volete una bella vita ordinata e pulita? Come tutti?» Uno dice di sì, naturalmente. Vuol dire di no?…

Ci stanno forse preparando ai “Lockdown Climatici”?

Kit Knightly off-guardian.org Anche se le autorità decidessero di abbandonare la loro narrativa pandemica, i lockdown ce li terremo comunque. Sembra infatti che verranno ribattezzati "lockdown climatici" e che sarano imposti o, semplicemente, tenuti minacciosamente sopra la testa del pubblico. Questo, secondo un articolo scritto da una dipendente dell'OMS, e pubblicato da un think-tank multinazionale. Diamoci un'occhiata. L'autrice e i finanziatori del rapporto L'articolo,…

La grande cospirazione criminale delle Zero Emissioni di Carbonio

F. William Engdahl journal-neo.org Il Forum Economico Mondiale globalista di Davos sta proclamando la necessità di raggiungere l'obiettivo mondiale delle "Zero Emissioni di Carbonio" entro il 2050. Questo, per la maggior parte della gente, sembra un lontano futuro ed è perciò ampiamente ignorato. Eppure, le trasformazioni in corso in Germania e negli Stati Uniti, oltre a quelle in innumerevoli altri Paesi, stanno preparando il terreno per la creazione di quello, che negli anni '70, era stato…

10 DOMANDE SUL GRANDE RESET

(Andrea Cavalleri) L'azione più difficile e determinante, che porta alla comprensione di un fenomeno nuovo o sconosciuto, è quella di porsi le domande giuste. E infatti la manipolazione mediatica agisce proprio attraverso la restrizione degli argomenti, portando l'attenzione sul dito anziché sulla luna, o fomentando discussioni e liti su aspetti totalmente secondari e tacendo colpevolmente le istanze principali. Il pubblico viene trattato come un infante, che viene distratto…

Pioggia di miliardi italiani sull’Europa

di Davide Gionco, attivismo.info Da molti anni siamo abituati alle sensazionali notizie sulla “pioggia di miliardi dall’Europa” che dovrebbero dissetare le aride terre d’Italia. Ma se guardiamo ai dati reali la storia è un po’ diversa. Abbiamo costruito dei grafici partendo dai dati ufficiali di bilancio relativi ai fondi versati dall’Italia all’Unione Europea ed ai fondi erogati dall’Unione Europea all’Italia. Prendendo in considerazione i dati dal 1994 (poco dopo l’entrate in vigore del…

L’infinita lotta di classe di Confindustria

Da ConiareRivolta La lettera che il neopresidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ha inviato ai presidenti delle associazioni confederate ha fatto capolino sulle pagine dei giornali, attirando l’attenzione anche dei sindacati, per il provocatorio riferimento ai “nuovi contratti rivoluzionari” che gli industriali vorrebbero firmare. L’espressione ha fatto giustamente scalpore, ma una lettura complessiva della lettera fa emergere, in maniera ancora più limpida, la visione di…

Togliere il bavaglio (*) alla libertà

Israel Shamir - 3 luglio 2020 – The Unz Review “Homo homini lupus est”, diceva Plauto. I nostri nuovi maestri hanno battuto il vecchio autore comico romano al suo gioco, stabilendo l'Homo homini toxicus est come nuova norma. Ci hanno insegnato a temerci l'un l'altro, a indossare maschere, a mantenere la distanza sociale, o meglio ancora, a stare a casa. Preferiscono così, con noi rinchiusi, fuori dai piedi, ordinando le cose via Internet e perdendo le nostre case a favore di società…

Le mie previsioni per gli anni ‘20

DI DMITRY ORLOV cluborlov.blogspot.com Anche se molti commentatori ritengono più opportuno pubblicare le loro previsioni da un anno all’altro, io trovo che un singolo anno sia un periodo troppo breve per qualsiasi previsione significativa. Per me, cinque anni sono più o meno la dimensione giusta delle barre di errore da posizionare su qualsiasi previsione su base temporale, rendendo in questo modo possibile misurare nell’arco di un paio di decenni ogni cambiamento di una certa…

L’allarme democratico (quello vero)

DI GIOVANNI IOZZOLI carmillaonline.com È in corso un’offensiva politico-poliziesco-giudiziaria contro il sindacato Si Cobas e soprattutto contro le centinaia di lavoratori e lavoratrici che stanno affrontando, sotto la direzione di questa sigla, durissime battaglie sul terreno della difesa dei posti del lavoro e del diritto alla contrattazione. Non è la solita recriminazione contro la repressione – che in Italia, del resto, non guarda in faccia a nessuno e interviene puntuale, da sempre,…

Cui prodest ?

DI URIEL FANELLI keinpfusch.net Anni fa scrissi che l'Italia avrebbe perso il 60% del proprio tessuto industriale in pochi anni, e mi sbagliavo. Ma non sul 60% di tessuto industriale perso: la politica italiana è riuscita ad ingessare il processo e rallentarlo, quindi sta durando qualche anno in più. Questo rallentamento riesce ad evitare il senso di allarme che sarebbe prodotto da un crollo improvviso: se l'Italia avesse perso il tessile, l'industria del mobile, quella dell'auto, quella…