Negli Stati Uniti un test nazionale commissionato dal National Center for Education Statistics (NCES) pubblicato sul New York Times (1) mette in evidenza quanto questi due anni di pandemia abbiano impattato sugli scolari di 9 anni. Matematica e lettura pratica e corrente sono “scesi ai livelli di due anni fa”.
Perry G.Carr, commissario del NCES ha dichiarato
Sono rimasto sbalordito dalla portata e dall’entità del declino
A quanto pare gli scolari più vulnerabili sono i maggiormente colpiti, in particolare la ricerca ha documentato come la chiusura delle scuole e l’obbligo di DAD abbiano avuto un impatto enorme sui bambini di famiglie a basso reddito e sulle minoranze etniche.
In matematica, gli studenti neri hanno perso 13 punti, rispetto ai cinque punti degli studenti bianchi, ampliando il divario tra i due gruppi. La ricerca ha poi documentato anche il profondo effetto che la chiusura delle scuole ha avuto sugli studenti a basso reddito e sugli studenti neri e ispanici. E il calo dei punteggi dei test “significa che mentre molti bambini di 9 anni possono dimostrare una comprensione parziale di ciò che stanno leggendo, meno possono dedurre i sentimenti e gli atteggiamenti di un personaggio da ciò che hanno letto. In matematica, gli studenti possono conoscere semplici fatti aritmetici, ma meno possono aggiungere frazioni con denominatori comuni”, riferisce il quotidiano [NYT].
Il governo federale ha stanziato 122 miliardi di dollari per aiutare gli studenti, di cui almeno il 20% dovrà essere speso per il recupero accademico: loro possono perché emettono i loro dollari. Questo dopo che la pandemia ha chiuso le scuole ovunque, lasciandole chiuse più a lungo in altre aree, specialmente quelle metropolitane, dove la percentuale di studenti in disagio economico o di minoranza etnica è più alta.
Il dottor Andrew Ho, professore di educazione ad Harvard ed esperto di test sull’istruzione, parlando della pandemia dichiara
“Ha cancellato i progressi e ha esacerbato la disuguaglianza”
“Ora abbiamo materiale e indicazioni su cui lavorare nel prossimo futuro”