A ORIANA FALLACI

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Salve, mi chiamo Filippo Borghesi, ho 19 anni e le scrivo dalla provincia di Rimini.

Ho avuto occasione di leggere il suo libro: “La Forza della Ragione”, dopo aver affrontato
la lettura della sua auto-intervista e del suo libro “Lettera ad un bambino mai nato”.
Ho molto apprezzato questo ultimo libro in cui lei affronta un tema tanto delicato come
l’aborto anche se il suo “non prendere” una posizione ben precisa alla fine mi ha un pò deluso.

Comunque non è di quel libro che vorrei scriverle, ma mi piacerebbe proporle un’analisi fatta da
me dopo aver finito di leggere il suo libro “La Forza della Ragione”.

Un libro che mi spaventa e verso il quale mi sento di avanzare più di una critica; non tanto per i concetti che lei espone (la libertà di pensiero è sacra) ma per l’indubbia capacità del suo testo di ingannare il pensiero di chi lo legge.

Mi spiego meglio: Lei scrive davvero molto bene, con uno stile semplice e soprattutto diretto,quindi
i suoi concetti arrivano in maniera immediata all’attenzione di chi li legge e questo le consente di raggiungere un pubblico molto più vasto di persone. Persone che sono più facilmente influenzabili e accettano per vero quello che lei scrive senza porsi la domanda se sia giusto o sbagliato.

Anche a me è capitato di pensare:”Però!Se si arrabbia tanto per dire queste cose vuol dire che saranno vere”! Ma fortunatamente ho imparato a chiedermi ogni volta che ascolto o leggo qualcosa se quello che mi viene proposto è giusto oppure no. Non tutti lo fanno, e, soprattutto i ragazzi, spesso ne fanno a meno (basta vedere in che maniere vengono seguite le mode: “Lo fanno tutti?Allora lo faccio anche io!”).

Ed è questo che mi spaventa di lei! Lei con i suoi due ultimi libri cavalca l’onda dell’anti-islamismo
in una maniera talmente estremista (e mi permetto di aggiungere razzista) che il fatto che milioni di persone la leggano senza un occhio critico mi preoccupa e non poco!
Da ragazzo quale sono, le dico per esperienza (anche se penso che lo sappia già) che tantissimi giovani (purtroppo) se ne fregano di quello che accade nel mondo, che se gli parli di politica ti guardano strano, che non capiscono che se il mondo non ce lo difendiamo noi, col cavolo che gli “anziani” si preoccuperanno di lasciarcelo intatto. Che se sei per Berlusconi ti chiamano “Fascista” e se provi a dire che i neri non sono cattivi e ascolti musica rock sei un Comunista,senza sapere nemmeno che cosa significa essere l’una o l’altra cosa! Quei giovani che impazziscono per le mode e hanno talmente paura del diverso che se ti azzardi a uscire un attimo dai canoni standard ti guardano come se non ti conoscessero e se improvvisamente fossi diventato l’uomo più stupido del mondo! “Chi se ne frega di sapere perché lo fai! Sei diverso? Quindi sei sfigato”.

Ed è per questo che, così come mi spaventa che sia di moda andare in giro con la testa rasata a inneggiare a Mussolini solo perché ti piace un tipo di musica, così come mi preoccupa (anche se di meno, perché anche io, come lei, ho le mie idee) che tanti ragazzi mettano la maglietta di Che Guevara solo perché “ce l’hanno tutti”, allo stesso modo mi preoccupa molto che “sia di moda” leggere Oriana Fallaci.

Prologo

In questa parte iniziale del suo libro lei si scaglia contro chi la processò dopo l’uscita de “La rabbia e l’orgoglio”. Io sono convinto che lei sapeva già mentre scriveva il libro che queste accuse sarebbero arrivate. Era scontato,e sono sicuro del fatto che il libro avrebbe sollevato molte polemiche sia uno dei motivi che l’hanno spinta ad usare toni così crudi!
Ma mi fa sorridere il fatto che lei se ne abbia a male per delle accuse tanto feroci!
Quegli attacchi sono stati crudeli in proporzione al livello di crudeltà da lei usato per illustrare le sue idee. Dire Fuck-you Oriana è sicuramente un comportamento scorretto e deve essere punito, ma mi chiedo se dire:


“Mr. Prodi, il solo udire la Sua voce manierosa e melliflua m’innervosisce, il solo guardare la Sua facciona guanciuta mi rattrista” (Cap3)

oppure dire che:


“i mussulmani si “riproducono come ratti””

non è altrettanto poco carino?

Questo vittimismo non si addice al personaggio che si è costruita con i suoi ultimi libri!
Forse lei ha ragione, forse chi l’ha processata è un ipocrita e tutti i difetti delle persone di cui parla sono veri, ma se lei può processare loro, perché loro non dovrebbero farlo nello stesso tono con lei?

Proprio lei critica la loro reazione? Lei che confessa di non credere nella frase “porgi l’altra guancia?”

Certamente,a lei queste accuse servono per rafforzare la sua posizione, per far vedere che lei è una sorta di martire, ma sinceramente offendere e pretendere di non essere offesi, e usare poi le critiche per fare del palese vittimismo mi sembra davvero poco adatto ad una persona forte e decisa come lei vuole apparire ed è un colpo basso troppo scorretto.
Su una cosa sono d’accordo con lei! Quando parla a quelli che si definiscono pacifisti e scendono in campo solo per difendere i mussulmani! Le do ragione. Quelli non meritano di chiamarsi “pacifisti”. Chi è davvero contro la guerra deve condannare TUTTI quelli che la fanno, che siano Americani o Mussulmani. E sono particolarmente d’accordo con lei quando parla dell’ipocrisia della chiesa.

Mi sono sentito offeso però, quando scrive che “ogni nostra azione quotidiana è una forma di guerra”. Lei in questo passaggio afferma che “le gare sportive sono una forma di guerra”. Mi sono sentito offeso perché mi sono immaginato lei mentre scriveva queste righe e pensava che chi le avesse lette ci avrebbe creduto! Ora…io mi domando: mi crede davvero così stupido? Come può pensare di convincermi che “La guerra fa parte della vita” paragonando la Guerra dove muoiono centinaia di migliaia di persone con la “guerra” che si verifica durante una partita di calcio? Vuole davvero convincermi con questo esempio che dovrei mettermi il cuore in pace e accettare che la Guerra tra nazioni, con tutti quegli innocenti morti, non si potrà mai sconfiggere solo per il fatto che quando vado a scuola cerco di fare meglio del mio compagno? (io questa più che guerra la chiamo competizione). Non scherziamo Fallaci, non scherziamo! Credo di essere più intelligente di così, e spero lo credano tutti quelli che hanno preso per le mani il suo libro!

Mussulmano uguale assassino?

Il tema dell’Islam è il tema centrale del suo libro, e non posso fare a meno di darle ragione su certe cose.

E’fuori discussione infatti, che la religione professata da Maometto sia una delle più estremiste e pericolose esistenti oggi. La religione islamica calpesta molti dei più banali diritti degli uomini, e soprattutto delle donne! Tutto quello che lei denuncia è vero e questo mio scritto non ha lo scopo di contestare i fatti che la storia ci lascia, ma il suo modo di porli.

Signora Fallaci, dal suo libro emerge che TUTTI i “figli di Allah” sono degli assassini e degli stupratori! NON E’ COSI! Non si rende conto del danno che fa andando a raccontare a chi la legge che ogni uomo che ci passa accanto ed è più scuro di noi, è li per conquistarci,ucciderci ed è un potenziale criminale? E’ qui che lei sbaglia. Non si può fare di tutto un popolo una banda di assassini, perché E’ FALSO! Secondo il suo ragionamento gli americani avrebbero ragione di pensare che tutti gli italiani che sono andati negli Stati Uniti sono dei mafiosi solo perché là abbiamo questa reputazione! E lei sa bene quanto sia falso! Così come è FALSO che tutti quelli del sud-Italia sono dei criminali, ed è FALSO che tutti i marocchini spacciano droga!

Non capisce che invece di far ragionare la gente, in questo modo lei instaura una cultura di paura e diffidenza che non può che sfociare nel razzismo (o forse lo capisce…)?

A lei piacerebbe, signora Fallaci, se quando esce dalla sua casa di New York tutti la guardassero con sospetto e quando entra in un negozio tutti la spiassero per vedere se ruba, solo perché porta un cognome italiano? Se la pone mai questa domanda? E secondo lei, se la pongono tutti gli italiani (e non) che la leggono? Io credo di no!

Ripeto: nessuno dice che la religione di Maometto sia perfetta o migliore della nostra! Sono pienamente d’accordo con lei quando denuncia le malefatte compiute in nome di Allah! Io credo che il rispetto dei diritti dell’uomo venga prima di ogni altra cosa, anche del rispetto della religione o delle leggi!

Ma non si può rispondere alla violenza con la violenza, anche se è psicologica come la sua. Perché si rischia di creare disagio a quei MILIONI di mussulmani che di estremista non hanno niente e che non vogliono avere niente a che fare con i famosi capi sanguinari che ammazzano le mogli.

Hallgrim Berg

Il discorso che lei ha riportato di Hallgrim Berg è la cosa più bella del libro! E lei stessa lo definisce


“l’unico eroe delle sue prime 185 pagine.”

E Berg scrive:


“Il pensiero liberale e la generosità intellettuale non funzionano quando esistono da una parte e basta.”

Ed ha ragione signora Fallaci.

Non si può narrare una storia e raccontare solo quello che ci fa comodo! Come gli intellettuali pro-Islam ci ingannano sull’effettivo contributo dato dalla loro cultura al mondo occidentale, lei inganna i suoi lettori raccontando solo le malefatte dell’Islam e dipingendolo in quel modo pessimo che ho già descritto prima!

Non le sembra che le parole di Berg possano essere rivolte anche a lei?

Non mi sembra di aver trovato in tutto il libro un tentativo di spiegazione del perché i mussulmani fanno quello che lei descrive! E’ forse un sentimento innato il loro?
Io non credo! Io sono convinto che nessun uomo nasca malvagio! Lo può diventare a causa delle esperienze della sua vita! Hitler non è nato già antisemita, lo è diventato dopo per altre cause che hanno influito sulla sua formazione. Nessuno va a rubare nelle case perché è “nato ladro”! Vuole forse dirmi che per i mussulmani è diverso? Perché si comportano come lei afferma?

Se l’è mai chiesto Fallaci?

Perché i mussulmani ci odiano?

Forse è vero, noi ai mussulmani non siamo simpatici ( e loro del resto lo sono poco a noi).
Perché non provare a chiedersi: “Come mai?” invece di tirare infamate a tutti senza motivo?
Io ovviamente una risposta a questa domanda non ce l’ho! Non ho ne gli studi ne la conoscenza per poter dare una risposta!

Però di una cosa sono sicuro: L’astio dell’islam nei nostri confronti non nasce dal nulla ma ha diverse cause.

Ipotesi di causa n.1) Ci odiano perché è nella loro cultura.

Come lei stessa afferma, è nella cultura dell’islam l’obiettivo di diffondere la loro religione e il vederci come peccatori che non avranno la salvezza. A tutti i ragazzi mussulmani viene insegnato da una certa età che la loro cultura è la migliore, che noi siamo il popolo del male e che il loro fine deve essere quello di cambiarci.

E’ veramente buffo però! Non le pare che questo discorso potrebbe essere rovesciato anche per noi? Non ci è stato forse insegnato allo stesso modo che loro sono nel peccato, che noi siamo quelli con più cultura, che siamo noi quelli che andranno in paradiso e loro che bruceranno all’inferno?

Se noi siamo convinti di essere nel giusto perché non dovrebbero esserlo loro?
Se noi non ammettiamo che loro hanno ragione, con quale cavolo di diritto possiamo pensare che saranno loro a farlo?

Ipotesi di causa n.2) Ci odiano perché il Corano dice che devono conquistarci!

Già, la religione. E’ fuori discussione che alcuni passi del Corano incitino alla violenza per propagandare il credo di Allah, ma su questo punto vorrei approfondire, così come ha fatto lei, il discorso che riguarda Dio.

Dio-Allah

Nel capitolo 9 lei afferma di non credere in “ciò che viene indicato col termine Dio”.

Lei scrive che Dio è stato creato dagli uomini a causa di solitudine, impotenza, disperazione. L’uomo ha bisogno di Dio per dare un senso alle domande a cui non sa rispondere.

Ci tengo a precisare che io, questa sua idea, la condivido in pieno.

Questa sua descrizione rappresenta il mio stesso identico modo di vedere Dio.

Ma quella sua descrizione di Dio, inserita nel contesto del suo libro sull’islam mi ha fatto pensare a una cosa.

E’ assodato che i mussulmani sono molto più rigidi di noi nella preghiera. Ma l’idea che andassero in giro ad uccidere la gente o diventassero kamikaze solo perché c’è scritto in alcuni passi del Corano mi sembrava eccessivo.

Mi sono chiesto: come mai questa esplosione di fondamentalismo? Cosa l’ha provocata? Cosa ha spinto decine di persona a farsi saltare in aria per Allah? Un versetto di un libro? L’odio verso le loro vittime?

Ma poi con quella sua frase sul perché l’uomo ha bisogno di Dio mi ha fatto capire: la disperazione!

Questi poveri uomini si vedono piovere sulla testa ogni giorno centinaia di bombe che fanno strage intorno a loro di amici,parenti, mogli, figli, e si chiedono perché?

In mezzo a questo mare di morte si sentono “soli”, “impotenti” e “disperati”.

E allora cercano rifugio nel loro Dio! A questo punto lei crede che sia tanto difficile manipolarli da parte dei loro fanatici capi? Se lei fosse quell’uomo che ha perso tutto per una bomba “intelligente”, un uomo che non crede più in niente e la cui vita sulla Terra è stata privata di ogni senso e affetto, un uomo a cui è rimasta solo la sua grande fede in Allah nella quale rifugiarsi, e le venisse detto che nel Corano è previsto che chi uccide gli infedeli avrà un posto in paradiso lei cosa farebbe?

Non so lei, ma io,se mi avessero distrutto la vita e come ultimo desiderio mi offrissero un posticino in paradiso me lo prenderei subito!

L’invasione degli islamici

Questo è il punto che mi piace di più.

Da quanto si deduce dal libro,pare che sia in atto una specie di Grande Piano, secondo il quale i mussulmani si stanno sparpagliando per tutto il mondo occidentale con il solo, unico, grande obiettivo di colonizzare i nuovi territori, insediarsi, fare un gran numero di figli, in modo da conquistare in modo pacifico, per via del numero di islamici che primo o poi diverrà maggioranza, i nostri paesi.

Ammetto che ci vuole una bella fantasia per congegnare questo astutissimo piano.
E non mi sfiora nemmeno l’idea che lei se lo sia inventato, anzi, sono convintissimo che tutti quei personaggi che lei ha citato sono ben convinti delle eresie che dicono.

Sono d’accordo che sia molto irritante che ci siano alcuni soggetti che vogliano fare la parte dell’ospite-parassita e che vogliano far rispettare le loro leggi senza rispettare le nostre.

Leggere le testimonianze che ha raccolto, lo ammetto, mi ha irritato verso quei non-degni rappresentanti della cultura islamica.

Ma come per il discorso dei mussulmani-criminali (o degli italiani-criminali, per fare un altro esempio) come al solito, non si può fare di tutta l’erba un fascio.
Io non discuto che l’imam di Torino sia un pazzo che dice cose pericolose e che debba essere espulso o arrestato. Ci mancherebbe altro.

Ma l’idea che il nero che vende i cd in piazza, o il tipo che mi vende i braccialetti al mare d’estate sia venuto in Italia per portare avanti il Grande Piano d’invasione e che quel “lavoro” sia solo una copertura, sinceramente, con ogni sforzo di fantasia, non lo concepisco!

Mi viene più facile credere che quel pover uomo fa quel “lavoro” (sfruttato da dei bianchi per giunta) perché ha bisogno di mangiare, e che sia venuto in Italia perché cercava di fuggire da un luogo dove, grazie all’interessamento dei paesi occidentali in collaborazione con le guerriglie locali, era diventato impossibile sopravvivere.

Non si starà esagerando? Non è che lei, nella foga di voler risvegliare l’interesse della gente per questo argomento che le sta così a cuore si è spinta un po’ troppo oltre?

A giudicare dai salti di fantasia direi di si…

Noi no?

Un comportamento criminale è da punire, chiunque sia a commetterlo! Ma da “La forza della Ragione” il lettore riceve il messaggio che chi sta a est di noi è sicuramente un poco di buono.

Lei denuncia i peccati dell’oriente e io denuncio quelli dell’occidente.

– I mussulmani fanno la guerra santa…noi no? Non abbiamo fatto anche noi le nostre belle crociate? non siamo andati anche noi (europei) ad ammazzare i nativi americani perché non credevano in Dio?

– I mussulmani emigrano troppo…noi no? Gli americani, fino a non troppi anni fa, non sapevano più dove metterci a noi italiani! Durante la guerra, quanta gente è scappata (pardon…emigrata) verso gli Stati Uniti e soprattutto… lei come lo chiama andare ad installare fabbriche su fabbriche su fabbriche nei paesi del Terzo mondo? Non è forse anche questa immigrazione? Forse chi emigra verso quei paesi non lo farà per vendere i cd o droga, ma semplicemente per sfruttare la manodopera locale che è più economica, tuttavia, secondo la legge, anche lo sfruttamento è un crimine.

– I mussulmani abusano delle donne…noi no? Ogni anno, solo in America vengono segnalati migliaia di casi di denuncie da parte di donne che accusano il marito di picchiarle o abusare di loro.

Ho inviato e firmato io stesso appelli di Amnesty International che denunciavano abusi e maltrattamenti sulle donne in America, Germania, Inghilterra oltre che alla sua tanto cara Arabia Saudita.

– I mussulmani calpestano i diritti dell’uomo…noi no?Giusto per fare un esempio, di recente, la sua tanto amata America, quel paese che dovrebbe essere la patria della democrazia e soprattutto della libertà ha approvato una certa legge nota come Patriot Act in cui è previsto che un cittadino americano può essere denunciato solo sulla base della parola di un altro uomo, e la polizia è autorizzata ad entrare in una proprietà privata quando vuole, senza un mandato di perquisizione (le dice niente il diritto alla privacy?).

Questo elenco, che potrebbe essere allungato di molto, non vuol essere una difesa agli abusi compiuti da certi soggetti dell’Islam, chi sbaglia deve pagare, ma non sbagliano solo quelli che vengono da Istanbul o Baghdad e hanno il fez in testa, ma anche quelli che vengono da New York, Monaco, Londra, Roma, e che portano giacca, cravatta e gel nei capelli. Ok, d’accordo, forse noi i nostri crimini li commettiamo con più stile, adottando mille trucchi per depistare l’attenzione dei media e non attirare l’interesse del popolo, ma il fatto è che, stile o non stile, noi dovremmo essere i paesi democratici e civili, loro i barbari e i criminali.

Forse loro sono davvero barbari e criminali, ma, nonostante tutto il trucco possibile, direi che l’occidente non è da meno.

Epilogo

Ci sarebbero talmente tanti temi da trattare che questo commento al suo libro non finirebbe più.
Ho trascurato tanti temi, come il voto agli immigrati-italiani, che meriterebbero da parte di ognuno di noi una giusta riflessione.

Io non credo che lei sia una guerrafondaia, credo che voglia però che la gente lo pensi.
Lei ha ragione, c’è un calo dell’intelligenza. Non siamo più abituati a riflettere e lasciamo che gli altri pensino e decidano per noi. Ci fidiamo della massa e facciamo quello che fanno tutti, perché essere diversi al giorno d’oggi, in questo clima di paura, significa essere SOLI.

Lei scrive:


“niente è più indifeso quindi più malleabile e manipolabile d’un cervello atrofizzato, d’un cervello stupido, d’un cervello che non pensa o pensa coi cervelli altrui. Puoi ficcarci tutto li dentro”.

Già, proprio tutto, anche la stupida idea che un intero popolo ce l’abbia a morte con te.
Anche la falsità che noi tutti stiamo vivendo un pericolo mortale e dobbiamo difenderci da quegli assassini con la pelle scura.

Adesso capisco perché è tornata a scrivere un libro dopo così tanto tempo da Insciallah, ecco perché ha pubblicato “La Rabbia e l’Orgoglio” e “La Forza della Ragione” dopo undici anni di silenzio.

I tempi erano maturi: c’è stato l’undici settembre e i cervelli della gente erano abbastanza malleabili e stupidi che non ci volle niente a infilare nella testa di milioni di persone spaventate da un attacco terrorista le sue idee estremistiche.

Ecco perché i toni così duri. Perché la gente che ha paura ascolta chi urla e si fa vedere forte (vedi Hitler, vedi Mussolini).

Si è chiesta perché milioni di americani nonostante abbiano ammesso di considerare Bush un imbecille lo hanno rieletto? Perché Bush ha usato toni duri e ha fatto proclami di guerra, e la gente ha preferito un imbecille con le palle piuttosto che un intellettuale più pacifico come Kerry. L’America si è lasciata ingannare e ha votato per la paura. Ma lei lo sa meglio di me.
Eh si, i tempi sono maturi per quelli come lei Fallaci. Adesso milioni di persone che si sentono minacciate acquisteranno il suo libro e ci troveranno dentro quello che si vogliono sentir dire.
Lo ammetta, se non ci fosse stato l’undici settembre lei “La rabbia e l’orgoglio” non l’avrebbe mai pubblicato! MAI! Eppure la “minaccia islamica” non sarà mica nata con il crollo delle torri.
Perciò anche io mi unisco al suo appello ed invito la gente a pensare.

Invito la gente a cercarsi la verità da sola e non tramite quello che ci vuol far credere il leader politico o lo scrittore di successo che sfruttano le mode del momento. Che sfruttano le nostre debolezze per propinarci le loro idee.

Ogni giorno spero che la gente trovi la “Forza di Ragionare” e il coraggio di essere diversa dagli altri.

Non so lei leggerà mai questo testo, e anche se lo leggesse, credo che non le passerà nemmeno per l’anticamera del cervello di rispondermi.

Quindi concludo augurandole ogni bene, soprattutto per la sua salute, e ringraziandola perché grazie al suo libro, le mie idee si sono rafforzate come nessun libro di autori di sinistra avrebbe mai potuto rafforzarle.


“Venite pure avanti poeti sgangherati, inutili cantanti di giorni sciagurati,
buffoni che campate di versi senza forza avrete soldi e gloria, ma non avete scorza;
godetevi il successo, godete finché dura, che il pubblico è ammaestrato e non vi fa paura
e andate chissà dove per non pagar le tasse col ghigno e l’ignoranza dei primi della classe.
Io sono solo un povero cadetto di Guascogna, però non la sopporto la gente che non sogna.
Gli orpelli? L’arrivismo? All’amo non abbocco e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!”

Francesco Guccini “Cirano”

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