VETERANI DELLA SAS AIUTANO LA NATO A IDENTIFICARE GLI OBBIETTIVI DI GHEDDAFI

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A MISURATA

DI RICHARD NORTON-TAYLOR E CHRIS STEPHEN
Guardian.co.uk

Fonti ben collocate ci hanno detto che alcuni ex soldati della SAS e personale di compagnie private occidentali stanno collaborando con la NATO per identificare gli obbiettivi nel porto della città libica di Misurata, il luogo dove si sono tenuti gli scontri più accesi tra le forze di Muammar Gheddafi e quelle dei ribelli.

La fonte ha riferito che alcuni veterani delle forze speciali stanno rivelando dettagli sull’ubicazione e i
movimenti delle forze di Gheddafi presso il quartier generale di Napoli del Tenente Generale Charles Bouchard, comandante canadese delle forze NATO.

Gli obbiettivi sono stati verificati

da aerei spia e dai droni Predator. “L’intelligenza dell’uomo

non basta”, ha riferito una delle fonti.

Gli ex soldati sono qui con il beneplacito

di Gran Bretagna, Francia e altri paesi NATO, che li hanno equipaggiati

con apparecchiature per le comunicazioni. È probabile che stiano

passando informazioni utili per i piloti degli elicotteri d’attacco

britannici e francesi, che si aspettano di iniziare a colpire gli obbiettivi

a Misurata già da questa settimana.

Una fonte ha riferito al Guardian he alcuni consulenti occidentali stanno passando informazioni alla Nato su Gheddafi.

Quattro elicotteri Apache sono

a bordo dell’HMS Ocean, che si sta avvicinando alle acque libiche.

Dodici elicotteri francesi Tiger sono a bordo nella nave d’assalto

anfibia Tonnerre, che dovrebbe essere già a distanza di ingaggio

di fronte alla costa. Il Ministro francese della Difesa, Gerard Longuet,

ha rifiutato di dire esattamente quando verranno schierati, ma ha aggiunto:

“In ogni caso, molto rapidamente.”

Le rivelazioni sul ruolo dei consiglieri

dei ribelli sono state successive al filmato

degli occidentali armati sulla linea del fronte assieme

ai combattenti ribelli di Misurata. Un gruppo di sei persone era visibile

in un report di al-Jazeera mandato in onda da Dafniya, che viene

descritta come il punto più occidentale del fronte in mano ai ribelli.

Cinque di questi uomini erano armati, indossavano tute color sabbia,

cappelli da baseball e sciarpe di cotone arabe. Il sesto, che sembrava

essere la persona al comando, sembrava non portare armi e indossava

una maglietta rosa a maniche corte. I sei sono stati visti mentre parlavano

con i ribelli e hanno rapidamente lasciato il posto quando hanno capito

di essere filmati.

Il Ministro della Difesa ha insistito

sul fatto che non ci sono forze da combattimento sul territorio. Il

personale del Ministero è presente solo a Bengasi, ha aggiunto,

riferendosi ai dieci consulenti militari e mentori che la Gran Bretagna

ha inviato sul posto. William Hague, il Segretario agli Esteri, ha descritto

i consulenti come “ufficiali esperti militari” e ha detto

che avrebbe ragguagliato i ribelli sull’organizzazione dell’intelligence,

sulla logistica e le comunicazioni.

Sette fonti britanniche interne alla

difesa hanno rivelato in aprile che hanno pressato i paesi arabi per

addestrare i ribelli. Le fonti hanno riferito che erano intenzionati

ad assumere compagnie di sicurezza private, molte delle quali impiegano

ex soldati della SAS.

Viene riportato che queste milizie

private sono pagate dalle nazioni arabe, principalmente dal Qatar. I

funzionari britannici hanno detto che non sarebbero stati pagati dal

loro governo.

Questi paesi a favore della decisione

di imporre la “no-fly zone”, e che sono ostili a Gheddafi,

sembrerebbero essere contrari a ogni collegamento, diretto o “ufficiale”,

tra i consulenti dell’Occidente e i comandanti della NATO. Questi

consulenti sono tenuti a distanza, ma il loro ruolo è in privato molto

apprezzato.

A Misurata i combattenti ribelli si

stanno preparando all’arrivo degli elicotteri d’assalto della NATO.

Un comandante ribelle ha riferito al Guardian che la NATO ha

diffuso istruzioni per tutte le tre sezioni della linea del fronte attorno

la città, avvisando i ribelli di non muoversi oltre una prestabilita

“linea rossa” per permettere alla NATO di poter attaccare

qualsiasi obbiettivo collocato al di fuori.

Per questo motivo le truppe dei ribelli

sono arretrate, lasciano deserti molti posti di blocco. L’aeroporto

di Misurata, che ha al suo interno strutture militare abbandonate dalle

forze pro-Gheddafi, è stato improvvisamente chiuso e circondato da

combattenti armati.

I comandanti ribelli non hanno spiegato

il motivo, a parte aver detto che queste “strutture” erano

state costruite, dando voce alle ipotesi che la NATO possa usare l’aeroporto

come base o come una zona d’atterraggio d’emergenza per gli elicotteri

danneggiati sulla linea del fronte. Il giorno prima al-Jazeera

ha filmato alcuni appartenenti alle compagnie di sicurezza private che

facevano da collegamento con le unità ribelli schierate sulla linea

del fonte a Dafniya.

Dopo la tregua di lunedì, bombardando

alla luce del giorno le zone isolate della sacca di resistenza di Misurata,

le forze pro-Gheddafi hanno lanciato razzi Grad e colpi di mortaio contro

le posizioni avanzate intorno a Dafniya. Gli spari sono cessati improvvisamente

quando due jet della NATO hanno sorvolato l’area.

Nella stessa Misurata le truppe ribelli

hanno fatto eco al Consiglio Nazionale di Transizione che è al potere

nel rifiutare il “cessate il fuoco” e le negoziazioni offerte da

Gheddafi, che sono emerse dalla missione di pace tentata a Tripoli dal

presidente del Sud Africa, Jacob Zuma.

“Guardatevi attorno. E potrete

capire che valore dare alle promesse di Gheddafi”, ha detto un

combattente, Hishaw Muhammad, 41, seduto in un container ammaccato

e forato dai proiettili che serve da checkpoint nel centro della

città. Ha indicato gli edifici danneggiati dall’altra parte della

strada, il risultato delle sparatorie e dei bombardamenti. “Deve

fare un passo indietro. Non c’è altra soluzione.”

Muhammad sa bene il prezzo che la città

ha pagato per la sua resistenza: un suo fratello è morto, tre

fratelli più giovani sono sulla linea del fronte e lui è in organico

a un checkpoint perché, dato che suo padre è morto prima della

guerra, deve accudire a sua madre, alle sorelle, la moglie e i bambini.

“Con gli Apache, siamo a posto”,

ci ha riferito. “All’inizio, quando stavamo attaccando, non avevamo

esperienza. Ma ora abbiamo dei capi. Ora siamo più forti di loro.”

I comandanti ribelli hanno detto che

le forze di Gheddafi schierate attorno alla sacca di resistenza di Misurata

possono essere indebolite. Negli ultimi giorni i ribelli hanno effettuato

dei raid per catturare prigionieri, trovando principalmente

teenager e mercenari terrificati provenienti dall’Africa sub-sahariana.

Le truppe ribelli mancano ancora di

armi pesanti, ma hanno ottenuto il missile anti-carro MILAN, che è

stato utilizzato con effetti devastanti per spazzare via le postazioni

fortificate all’inizio di questo mese.

Il destino dei civili nella città

in mano a Gheddafi appena a ovest della linea del fronte, Zlitan, dà

grande preoccupazione. È in questo momento sede di un grosso contingente

dalla 32esima brigata, rimasta fedele al figlio di Gheddafi, Khamis.

I soldati e razzi Grad sono disseminati tra le abitazioni dei civili.

Un qualsiasi assalto alla città vedrebbe i civili coinvolti negli scontri.

Una fotografa della Reuters

a Misurata ha detto che ci sono stati accesi combattimenti nel quartiere

di Dafniya, nella parte occidentale della città, dove si trova la linea

del fronte. Parlando da un ospedale da campo vicino al fronte, ha riferito

che 14 combattenti ribelli sono stati feriti giovedì, uno di questi

in modo serio.

“Le forze di Gheddafi stanno sparando

i razzi Grad”, ha detto.”I ribelli cercano di avanzare, ma

le forze di Gheddafi li spingono indietro.”

I combattenti ribelli, fuori del del

territorio urbano a loro familiare e ora in campo aperto, sono stati

superati, ha riferito uno dei loro portavoce.

“La situazione sta diventando

sempre più difficile per i rivoluzionari perché il combattimento

si sta svolgendo all’aperto. Non hanno le stesse armi pesanti delle

brigate [pro-Gheddafi]”, ci ha detto il loro portavoce da Misurata,

Abdelsalam.

Il Maggiore Generale John Lorimer,

il capo portavoce del Ministero della Difesa, ha detto che i Tornado

della RAF e i Typhoon hanno distrutto negli ultimi giorni un

carro armato vicino a Jadu e hanno attaccato un lanciarazzi multiplo

e alcuni veicoli di supporto a sud di Zlitan. Ha anche riferito che

lunedì le pattuglie della RAF hanno localizzato nei pressi di Zlitan

cinque mezzi pesanti che trasportavano carri armati; sono stati tutti

distrutti o seriamente danneggiati.

Alcune fonti non confermate hanno suggerito

che a Tripoli la scorsa notte le opposizioni anti-Gheddafi stavano di

nuovo alzando la testa. Dei testimoni del quartiere periferico di Souq

al-Juma fuori Tripoli hanno riferito che una grossa protesta anti-governativa

ha avuto luogo di lunedì. La protesta, che sembra essere la più vasta

a Tripoli da quando, in marzo, le forze occidentali hanno iniziato a

bombardare il territorio, è stata interrotta dalle armi delle forze

di sicurezza, hanno riferito gli abitanti della zona. Quando gli è

stato chiesto di dare informazioni durante una conferenza stampa tenuta

giovedì, un portavoce del governo, Moussa Ibrahim, ha detto: “Ho

sentito qualcosa di questo fatto. Ma non ho avuto tempo di avere ragguagli.”

I funzionari di Gheddafi hanno ufficialmente

negato che lunedì ci sia stata una grande manifestazione contro

il governo. Le manifestazioni su larga scala non si sono mai verificate

da quando in febbraio le proteste sono state schiacciate dalle forze

di sicurezza. Due forti esplosioni sono state udite giovedì nella capitale

libica, ma non è stato chiaro comprendere dove lo bombe fossero cadute.

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Fonte: http://www.guardian.co.uk/world/2011/may/31/libya-sas-veterans-misrata-rebels

31.05.2011

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE

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