In pieno inverno imparai finalmente che in me si celava un’invincibile estate.
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Così il poeta Albert Camus che ha fatto l’esperienza interiore dell’estate nel bel mezzo di un gelido inverno. E quell’estate non poteva essere scacciata dal suo cuore nemmeno dall’inverno più rigido.
Parole che vogliono essere di incoraggiamento anche per noi affinché possiamo richiamare alla mente il tepore del bene pur in mezzo al gelo del male.
Nei periodi più brutti e difficoltosi non vediamo il bene, non lo sentiamo affatto, ma sapere che esiste, che è invincibile, che tornerà, come torna l’estate dopo ogni inverno, priva il male del suo potere e allenta la presa della tristezza e dello scoraggiamento che, altrimenti, rischiano di piantare radici nella nostra testa.
Allenarsi a vedere la luce baluginare anche attraverso la nebbia della quotidianità, avere fiducia anche quando siamo turbati o feriti, è ciò che dobbiamo cercare di fare. È un modo di vivere che ci fa stare meglio con noi stessi e anche con gli altri. E che aiuta ad essere costruttivi.
È proprio questa fede incrollabile nel bene che alla fine rende possibile anche ciò che sembra impossibile.
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VB