ALLA CASA BIANCA SONO PARTE DELLA FAVOLA SU BIN LADEN
Le toccanti immagini
che i media dichiarano rappresentare Obama e Hillary Clinton che guardano
l’assassinio in diretta di Bin Laden sono uno specchietto per le allodole.
PAUL JOSEPH WATSON
Prisonplanet.com
In aggiunta alle immagini
del Presidente Obama che si rivolge sabato notte al pubblico americano,
è emerso che le foto toccanti di Obama, Biden, Hillary Clinton
e dei membri della security della Casa Bianca che assistono all’assassinio di Laden ‘in diretta’
sono state una completa messa in scena, che getta ulteriori dubbi sul
racconto ufficiale, che è in una fase di continua mutazione.
Martedì la Casa
Bianca ha realizzato un qualcosa che ha
la pretesa di mostrare
“il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama che guarda la ripresa
in diretta dell’operazione che ha portato alla morte di Osama bin
Laden.”
In un’immagine particolarmente
drammatica, si vede Hillary Clinton che si tiene la bocca in uno stato
d’ansia come se stesse assistendo a un evento cruciale. Altre foto
mostrano Obama e il suo staff
con la faccia impietrita mentre discutono dell’operazione nel suo
svolgersi.
Le foto sono considerate da molti di “alto valore storico”
e sono un’affascinante registrazione del più grande successo di Obama,
oltre che il “momento
significativo” della
sua presidenza.
dai media che
“il leader del mondo libero ha visto sparare un colpo nell’occhio
dello sceicco del terrore.”
che “il
presidente degli Stati Uniti Barack Obama, insieme alla sua squadra
di alto livello, ha guardato la ripresa in diretta dalla Casa Bianca
per mezzo di una videocamera fissata all’elmetto di un Navy Seal,
mentre il commando uccideva il terrorista più ricercato al mondo, Osama
Bin Laden”.
Il capoconsigliere
del controterrorismo, John Brennan, ha dichiarato che le videocamere
che inviavano l’audio e il video alla Casa Bianca hanno permesso a
Obama e al suo staff di seguire l’operazione “nel suo divenire”.
Ma si può facilmente
provare che queste dichiarazioni sono completamente fraudolente.
storia che non sta in piedi dell’operazione che ha portato alla morte
di Bin Laden,
è emerso che Obama, Hillary Clinton e il loro staff non hanno
visto praticamente niente della missione che, secondo quanto ci è stato
detto, ha assassinato Bin Laden perché, secondo le parole del direttore
della CIA Leon Panetta, ci sono stati 25 minuti di blackout
delle riprese che sono state tagliate prima che i Navy SEALS
entrassero nell’edificio.
“Una
fotografia realizzata dalla Casa Bianca sembra mostrare il Presidente
e i suoi collaboratori nella stanza delle operazioni mentre osservano
l’azione che non si è ancora dipanata. Infatti hanno poche notizie
di ciò che sta avvenendo nel compound,” così riporta il London Telegraph.
In un’intervista
alla PBS, il signor Panetta ha detto: “Una volta che queste squadre
sono entrate nell’edificio vi posso dire che c’è stato un periodo
di almeno 20 o 25 minuti in cui non sapevamo davvero cosa stesse accadendo.
E ci sono stati momenti di tensione in attesa delle informazioni.
L’affermazione che
Obama “ha visto sparare un colpo nell’occhio del sceicco del terrore”
in diretta video è una fabbricazione totale. Ben che vada, le foto
sono state cinicamente travisate dalla Casa Bianca e dai media
di regime; mal che vada sono state una completa messa in scena per aggiungere
un effetto drammatico, studiato a tavolino, allo svolgimento della copertura
televisiva a tutto tondo della favola di Bin Laden, che ogni giorno
che passa sta diventando sempre più involuta.
L’immagine chiave
che indica con chiarezza che le foto sono una finzione è l’inquadratura
di Hillary Clinton con la mano sulla bocca. La Clinton osserva con rapimento
qualcosa di sconvolgente, implicando così che lei stesse osservando
una ripresa in diretta di qualcuno che veniva assassinato, quando, in
effetti, non ha visto niente del genere perché la trasmissione è stata
interrotta prima dell’ingresso dei SEALS nell’edificio. La Casa Bianca ha fatto attenzione nel non descrivere quest’immagine come la rappresentazione dei momenti nei quali i SEALS hanno fatto irruzione, ma l’implicazione è chiara e i media di regime hanno fatto il lavoro per loro riportando che l’immagine illustra Obama e la Clinton “che osservano
con trasporto mentre si svolge il raid”, altra menzogna totale.
Il dottor Steve R.
Pieczenik, spia di alto livello dei servizi segreti USA, un uomo che
ha lavorato con cinque diversi presidenti degli Stati Uniti, si è dimostrato essere nella ragione
affermando che le
foto sono “un nonsenso… una macchinazione totale, una finzione”
e provano che gli Americani sono stati imprigionati in un “teatro
dell’assurdo”.
L’intero resoconto
dell’irruzione ha poi velocemente mutato stile, adottandone uno simile
a quello usato da Jerry Bruckheimer nei suoi film per la TV, come se il salvataggio di Jessica Lynch
fosse stato scritto per il pubblico ludibrio, solo per provocare un patriottismo
forzato e un sentimento a favore della guerra nel pubblico statunitense.
In aggiunta alla dubbia
foto nella stanza delle operazioni, è anche emerso che le immagini
di Barack Obama che sono apparse sui giornali di lunedì mattina, dopo
aver annunciato la notte precedente la morte di Bin Laden, sono state
un’altra messa in scena.
“Mentre
le foto che sono state pubblicate su molti giornali e siti web il mattino
seguente sembravano esser state scattate durante il discorso di
Obama alla nazione della notte precedente, sono invece il risultato di
un elaborato lavoro di post-produzione”, riporta
l’International Business Times.
“Mentre
il Presidente Obama continuava il suo discorso di nove minuti davanti
alla camera principale, i fotografi erano tenuti al di fuori della stanza
dallo staff e gli è stato chiesto di rimanere totalmente in
silenzio”, così ci racconta il fotografo della Reuter Jason Reed
nel suo blog.
“Una
volta che Obama era fuori onda, siamo stati scortati davanti a quel
telesuggeritore e il Presidente ha fatto ripartire il tutto, con i trenta
secondi della dichiarazione diretta a noi.”
La messa in scena delle
foto del discorso di Obama è imbarazzante, ma quella delle immagini
nella stanza dell’operazione, che sono state fortemente veicolate
dai media di regime, vengono considerate in modo falso come una
prova del fatto che Obama, Biden e la Clinton hanno visto in diretta
l’omicidio di Osama e sono state usate dalla Casa Bianca per portare
credibilità alla novella che hanno elaborato con tanto impegno.
Siamo davvero entrati
in un “teatro dell’assurdo” se, malgrado la narrativa della favola
di Bin Laden puzzi di bruciato, i mezzi di comunicazione di regime,
che hanno aiutato a produrre questo lavoro di fiction, stanno
ancora affermando che chiunque metta in discussione le inconsistenze
sparate ai quattro venti dal racconto ufficiale è solo un teorico della cospirazione impegnato
nelle “fantasie degli elicotteri neri“.
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Paul Joseph Watson
è l’editore e scrive su Prison
Planet.com.
È l’autore di “Order Out Of Chaos”. Watson
è un ospite fisso all’Alex Jones Show.
Fonte: http://www.prisonplanet.com/
05.05.2011
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE