Per Silvio Berlusconi, questo tipo di comportamento lo ha portato ad essere Primo Ministro per un totale di 9 anni, su più di venti in cui ha fortemente influenzato la politica italiana. Oggi sembra perfettamente possibile che, a 81 anni, possa tornare ad essere primo ministro, dopo le prossime elezioni politiche di marzo, al posto della sbiadita stella del suo erede, Matteo Renzi (alias “Berlusconi 2.0”).
Donald Trump usa gli stessi metodi già sviluppati da Berlusconi e sembra che stia mantenendo un notevole e solido potere politico. Lottando contro di lui, la sinistra americana sta commettendo gli stessi errori commessi dalla sinistra italiana con Berlusconi: lo demonizza e contemporaneamente lo scimmiotta nelle sue scelte politiche. Veramente, la sinistra americana sta facendo ancora peggio: almeno la sinistra italiana non ha mai accusato gli elettori di essere tanto stupidi da farsi facilmente influenzati con i trucchi della propaganda di una potenza straniera. Un metodo infallibile per vincere le elezioni: prima si dice agli elettori che sono deficienti, anzi traditori, poi si chiede il loro voto.
Ma c’è un metodo in questa follia. La sinistra sta facendo gli errori che fa, perché si muove secondo un paradigma politico obsoleto. Quasi tutte le contese politiche, fino a tempi recenti, si sono basate su un principio scoperto per primo da Harold Hotelling negli anni ’20 (si chiama Hotelling-Downs model): chi controlla il centro, vince (funziona così anche in economia e con gli scacchi).
Ma c’è un problema con questo modello: funziona solo quando esiste un centro-politico. Come ho spiegato su un precedente post, questo non è più vero: oggi esistono due centri-politici ed il modo per vincere le elezioni è occuparne uno dei due, come ha perfettamente compreso Donald Trump. Hillary Clinton non l’ha capito e la sua sconfitta è stata inevitabile.
Una volta che si è capito che la questa distribuzione ha due cime, diventa chiaro il motivo per cui demonizzare l’uomo che ne comanda una non funziona: più viene demonizzato da sinistra, più viene visto come un eroe da destra. Questa è una cosa che Donald Trump capisce perfettamente, ma che evidentemente non capiscono i Dem.
E ora, cosa sta per succedere? In un precedente post, ho sostenuto che la polarizzazione politica è una reazione necessaria nelle società in tempo di carestia. Qui posso aggiungere che Berlusconi e Trump sono i sintomi di transizione di una gigantesca fase politica appena iniziata.
Le origini di ciò che stiamo vedendo risalgono al 18° secolo, quando i combustibili fossili – il carbone all’epoca – generarono una rapida espansione economica. La risposta politica alla prosperità appena acquisita fu la rivoluzione francese, che diede vita al movimento politico che chiamiamo “sinistra”. La Rivoluzione francese introdusse il concetto di diritti umani e, tradizionalmente, la sinistra ha sempre enfatizzato i diritti, mentre la destra ha enfatizzato i doveri.
Avere diritti è meglio che avere doveri, ma il problema è che i diritti umani hanno un costo e che questo costo è stato pagato, finora, dai combustibili fossili. Ora che i combustibili fossili stanno per finire, chi dovrà pagare questi costi?
Su questo punto, la sinistra non ha niente da proporre, se non vuote promesse e la gente sta cominciando a capirlo. Questo è il motivo per cui la destra politica sta riprendendo fiato in tutto il mondo. È una transizione di una fase politica che ci sta allontanando dal nostro familiare mondo fossile e ci sta catapultando verso un mondo diverso.
Le transizioni da una fase all’altra normalmente sono brusche e spesso violente (parte del concetto del “Effetto Seneca“). Sicuramente, la rivoluzione francese fu violenta e improvvisa e sarebbe un miracolo se tutti i problemi che dovremo affrontare in futuro dovessero essere gestiti da leader come Berlusconi, Trump o dai loro eredi. Verbalmente sono aggressivi ma, finora, non lo sono abbastanza in termini fisici. Fanno parte della transizione, ma non sono loro che la stanno causando e la transizione non finirà con loro.
Dove ci porterà questa transizione non è possibile saperlo. Ciò che possiamo dire è che una persona che ha solo diritti ma non doveri è un mostro mentre una persona che ha solo doveri e nessun diritto è uno schiavo. Nessuna delle due condizioni è allettante e, alla fine, troveremo un compromesso e ci accontenteremo di una via di mezzo. Ma ci vorrà del tempo.