FONTE: ROSSLAND (BLOG)
Non erano forse belli i tempi del Vaffa…grillini prima maniera?
Non è nato da un Vaffa…il M5S?
Oggi sto cercando di capire come o cosa dovrei votare, e già a spulciare gli elenchi delle liste elettorali capisco che no, davvero, non ce la posso fare: per capire davvero come funziona il voto con questa legge elettorale dovrei perderci un’intera domenica rimanendo col dubbio di averci capito qualcosa.
E no, non ne ho voglia.
Perché, poi?
Per votare chi?
Mi arriva stamattina la notizia di un nuovo partito del quale fino a ieri non immaginavo nemmeno l’esistenza: Potere al Popolo.
Leggo a volo d’angelo chi e cosa, e mi pare di tornare al giurassico: no, nemmeno di questo mi interessa capire qualcosa (a volte ho come la sensazione, sbagliata, di aver già capito tutto della politica e del voto).
Mi dico che però anche non andare a votare per ingrossare le fila degli astensionisti non mi pare una gran pensata: a chi vuoi che importi se ce ne stiamo a casa in tanti?
Anche votassero il 10% degli aventi diritto un governo quelli se lo inventano comunque (non ci hanno forse già abituato ai governi tecnici, inventati o imposti dal Presidente, di unità nazionale o quel che gli pare?).
Niente: non mi va di stare a casa, e quindi in silenzio; e non mi va di sentirmi in dovere di scegliere il “meno peggio”.
Per come la vedo, il meno peggio è già così tanto peggio rispetto a quello di cui secondo me ha bisogno questo paese alla deriva da farmi pensare che no, sono proprio stufa di rattoppi, di pezze tanto per tirare a campare, di gente che la cosa più rivoluzionaria rispetto al presente che mi sa promettere è che “bisognerà rivedere i Trattati a livello europeo” o che mi tortura con complicatissime architetture economiche, monetarie e finanziarie per uscire dall’euro ma anche no, del recuperare la sovranità ma vedremo come, da essere stressata già prima di iniziare a leggere ancora qualcosa sui temi caldi di questa tornata elettorale che si regge tutta sui like, sui tweet, sulle sparate via social di gente che più che a dei politici assomiglia a partecipanti di un nuovo gigantesco reality show nazionale.
No, basta, sono stufa di vivere a Topolinia, cioè in un paese che è ormai abitato da assatanati dell’acchiappa click tanto per dire di esistere ancora.
Quindi?
Quindi farò come Grillo prima maniera: lancio il Partito dei votanti Vaff…..o sulla scheda.
Perché mica voglio starmene zitta a casa per dire che ho bisogno (sì, bisogno) di persone che ridiano alla politica un senso più alto e onorevole di un nuovo follower su Twitter.
Lo voglio dire chiaro che mi sono stufata, che però ci sono e non intendo rinunciare al mio diritto di voto.
Quindi vado e annullerò la scheda scrivendoci sopra un grande Vaffanculo a tutti!
Mentre già pregusto questa ribellione da terza elementare (questo è quello a cui hanno ridotto i miei alti ideali anni di tragica fuffa politicante), immagino come sarebbe bello se tutti gli aspiranti astensionisti andassero alle urne a scrivere un grande Vaffanculo a tutti! sulla scheda.
Se, come si pronostica, gli astensionisti saranno questo giro la maggioranza degli aventi diritto al voto, si otterebbero due sberle sonore: 1. smentire i pronostici e far invece salire le percentuali dei votanti; 2. un 30/35% di schede annullate con un satanico urlo Vaffanculo tutti! che arriverebbe chiaro e forte a quei relitti umani che stanno in queste ore scannandosi per la candidatura in un collegio ma anche in un altro.
Ecco, è una domenica mattina in sogno questa gigantesca ribellione.
Non serve a niente, lo so.
Ma almeno a non starmene a casa e in silenzio, sì.
Fonte: http://rossland.blogspot.it
Link: http://rossland.blogspot.it/2018/01/sogno-astensionisti-ribelli.html
28.01.2018