TRA GIOVEDÌ E VENERDÌ
Protothema.gr
Solo per poco è stato
evitato questo venerdì un panico di massa! Dalla mattina presto c’è
stata una forte richiesta di prelievi dai depositi, specialmente di
piccole somme. La pressione sulle banche è iniziata lo scorso mercoledì,
culminando proprio nel venerdì.
La quota prelevata,
secondo le fonti delle stesse banche, si aggira su 1,5 miliardi di euro.
Sempre secondo la stessa fonte, il totale delle uscite nel corso del
mese è pari a 4 milioni contro i 2 del mese di aprile.
La maggioranza dei
correntisti che è corsa agli sportelli è costituita da pensionati
e piccoli risparmiatori e le somme vanno dai 2-3.000 fino ai 10-15.000
euro. La motivazione in molti casi è data dalla paura che il paese vada
in bancarotta, che i depositi vengano congelati e che possano addirittura
possano perdere i loro risparmi.
Questo spiega il fatto
che i tagli da 200 euro già a mezzogiorno non erano più
disponibili. La preferenza per le banconote di taglio superiore è dovuta
al fatto che si possono meglio nascondere.
In alcuni casi, i funzionari
delle banche hanno cercato di mettere in guardia i propri clienti, specialmente
gli anziani, di stare attenti appena usciti dallo sportello per il rischio
di furto. Secondo i dati diffusi dalla polizia, i furti sono incrementati,
soprattutto a danno dei più anziani, a causa dei malviventi che sostano
fuori dalle banche, che sequestrano le persone nelle auto oppure entrano
in un secondo momento nelle loro abitazioni.
L’aumento nel venerdì
del fenomeno dei prelievi ha messo in apprensione il personale delle
banche. Queste preoccupazioni sono anche collegate al fatto che il panorama
politico non ha ancora chiarito la propria posizione nel corso del fine
settimana e, visto che i prelievi continueranno anche lunedì, tutto
ciò potrebbe portare a dichiarazioni inattese.
Se è vera l’informazione
secondo cui le istituzioni collegate a un partito politico hanno “sfilato”
due milioni di euro dal proprio conto, tutto ciò giustifica in pieno
le preoccupazioni dei banchieri ma, dopo tutto, hanno buoni motivi per
essere allarmati: quei politici sembrano non capire i rischi causati
da un panico generalizzato, non solo per la stabilità del sistema bancario,
ma l’economia del paese.
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Fonte: http://www.protothema.gr/economy/article/?aid=124771
28.05.2011
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE