DI KHALED AMAYREH
Al-Ahram Weakly
Senza censura una crescente corrente della politica israeliana chiede lo sterminio dei Palestinesi
Da Repubblica, 11 Febbraio: Israele, estrema destra decisiva.
Kadima e Likud reclamano la vittoria. Exit poll: il partito di Livni e quello di Netanyahu molto vicini: 30 seggi a 28. Terza forza quella di Lieberman: ora sceglierà chi appoggiare.
Il suo nome è Avigdor Lieberman e ci si aspetta ampiamente che sia la maggiore sorpresa delle elezioni israeliane programmate per il 10 febbraio.
Molti intellettuali israeliani indicano Lieberman come l’equivalente attuale di Meir Kahana, il defunto fondatore del gruppo terroristico Kach che invocava la pulizia etnica genocida dei non ebrei in Israele-Palestina. Kahana fu assassinato a Manhattan, New York, nel 1990, poco dopo avere pronunciato un discorso in cui chiedeva l’annichilazione ed espulsione dei palestinesi dalla “Terra di Israele”.
Secondo molti sondaggi il partito di Lieberman, Yisrael Beiteinu, o “Israele è Casa Nostra”, potrebbe vincere 16-17 posti alla Knesset sui 120 che compongono il Parlamento israeliano. Ciò permetterebbe a Yisrael Beiteinu di superare il Partito Laburista, guidato dal ministro della difesa Ehud Barak, e di diventare il terzo maggiore partito nel sistema politico israeliano, dopo i partiti Likud e Kadima. Il partito di Lieberman sarà probabilmente un importante partner di coalizione nel prossimo governo israeliano.
Nella foto: Avigdor Lieberman, leader del partito razzista Yisrael Beiteinu.
Yisrael Beiteinu non è un partito di politici marginali o di paria. Pochi mesi fa diversi politici di alto profilo sono entrati nel partito, tra cui l’ex ambasciatore israeliano negli Usa Danny Ayalon e Uzi Landau, un ex ministro israeliano ed importante figura del Likud per molti anni.
Alcuni osservatori si aspettano che l’amministrazione Obama e i circoli internazionali ebraici facciano pressioni su Benjamin Netanyahu, che ci si aspetta formerà il prossimo governo, perché escluda Lieberman dal governo in modo da evitare ramificazioni negative sulle relazioni con gli Stati Uniti e l’Unione Europea. Però non è certo che Netanyahu ceda a tali pressioni, dato il suo rapporto con Lieberman. Lieberman è stato il direttore generale dell’ufficio del primo ministro quando Netanyahu era premier nel 1996-1998. Egli ha poi assunto ruoli chiave, tra cui quello di vice Primo Ministro, Ministro degli Affari Strategici e Ministro delle Infrastrutture.
Lieberman è nato in Moldova, nell’ex Unione Sovietica, nel 1958. Nel 1978, all’età di vent’anni, è emigrato in Israele e ha ricevuto automaticamente la cittadinanza in base alla legge israeliana del ritorno. Oggi vive nell’insediamento di Nokdi in Cisgiordania. Buttafuori di nightclub trasformatosi in politico, Lieberman ha formato il partito Yisrael Beiteinu nel 1999 quando è stato per la prima volta eletto alla Knesset. Senza controversie le idee politiche e sociali di Lieberman possono essere descritte come razziste, persino genocide. Nelle recenti settimane è stato citato per avere suggerito che Israele utilizzi armi nucleari contro la striscia di Gaza.
Nel 2002 Lieberman chiese al governo israeliano di Ariel Sharon di bombardare a tappeto i centri abitati palestinesi in modo da costringere i palestinesi a scappare in Giordania. Il quotidiano israeliano Yediot Aharonot ha riferito che Lieberman avrebbe detto durante un incontro di governo che ai palestinesi dovrebbe essere dato un ultimatum: ” alle otto di mattina bombarderemo tutti i centri commerciali… a mezzogiorno bombarderemo le loro pompe di benzina… alle due di pomeriggio bombarderemo le loro banche… mentre terremo aperti i ponti”.
Nel 1998 chiese che l’Egitto venisse allagato bombardando la diga di Aswan. Nel 2001, come ministro delle infrastrutture nazionali, Lieberman propose che la Cisgiordania fosse divisa in quattro cantoni, senza alcun governo centrale palestinese e nessuna possibilità per i palestinesi di viaggiare tra i cantoni. Nel 2003
il quotidiano israeliano Haaretz riferì che Lieberman aveva chiesto che migliaia di prigionieri palestinesi detenuti da Israele venissero affogati nel Mar Morto e si offrì di fornire autobus per portarveli.
Inoltre Lieberman ha proposto che un “test di lealtà” venga applicato a quegli “arabi” che desiderano rimanere in Israele. Coloro impegnati a rendere Israele uno Stato di tutti i suoi cittadini, compresa la minoranza palestinese, sarebbero privati del loro diritto di voto. Nell’aprile 2002 Lieberman ha affermato che non c’era “nulla di non democratico nel trasferimento [forzato]”.
Nel maggio 2004 Lieberman ha detto che il 90% del milione e duecentomila cittadini palestinesi di Israele dovrebbero “trovarsi una nuova entità araba” in cui vivere al di fuori dei confini di Israele. “Non c’è posto per loro qui. Possono prendere i loro bagagli e far perdere le loro tracce”.
Nel maggio 2006 Lieberman chiese l’uccisione dei membri arabi del Parlamento israeliano che si erano incontrati con i membri dell’Autorità Palestinese allora guidata da Hamas.
Nei mesi recenti Lieberman ha esortato a radere al suolo Tehran se l’Iran fosse andato avanti con il suo presunto programma di armi nucleari. Egli avrebbe detto agli ascoltatori del Radio Persian Service di Israele: “Pagherete un caro prezzo; voi, buoni cittadini iraniani, pagherete per le azioni dei vostri leader”.
Secondo il giornalista israeliano Gideon Samet, la crescita della stella di Lieberman in Israele non dovrebbe essere accantonata come uno sviluppo anomalo, affermando che “le idee di Lieberman stanno penetrando profondamente nella società israeliana”. Samet ritiene che ci si debba aspettare che la classe politica in Israele si adatti alla realtà di Lieberman.
“Netanyahu non dirà apertamente che non siederà al governo con Lieberman. Dopotutto, tanto Kadima che il Partito Laburista sono stati al governo con lui in precedenza”, ha scritto Samet su Maariv.
Nelle recenti settimane un grande numero di intellettuali israeliani, compresi presunti membri della sinistra, hanno parlato in favore dell’idea di scatenare una guerra genocida contro i palestinesi. Una personalità televisiva vicina alla sinistra, Yaron London, ha sorpreso molti durante il recente blitz a Gaza spingendo per una campagna “senza regole” contro i civili palestinesi. London ha presentato le sue idee in un articolo su Yediot Aharonot e le ha poi elaborate in una serie di interviste pubblicate sui giornali ebraici.
“E’ venuto il momento di scioccare la popolazione di Gaza con azioni che sino ad oggi ci hanno nauseato–azioni come uccidere la leadership politica, causare fame e sete a Gaza, bloccare le risorse energetiche, causare ampia distruzione ed essere meno discriminanti nell’uccisione di civili. Non c’è altra scelta” ha scritto.
Rispondendo alle domande London ha ulteriormente argomentato che l’uccisione di civili era un atto giustificato. “Mi riferisco tanto alla popolazione che alla loro leadership; sono la stessa cosa perché la popolazione ha votato per Hamas. Non posso fare distinzioni tra uno che ha votato per Hamas e un leader di Hamas”.
Questa mentalità chiaramente criminale non rimane senza risposta, ma sta guadagnando popolarità. L’ex presentatore televisivo Haim Yavin ha messo in guardia contro l’inclusione di Lieberman e di quelli come lui nel prossimo governo israeliano. “Kahana potrà essere morto, ma il Kahanismo è vivo e vegeto; c’è troppo ‘morte agli arabi’ e odio per gli arabi”, ha detto Yavin durante un’intervista ad Haaretz questa settimana.
La cosa allarmante è che Yavin rappresenta una minoranza in graduale diminuzione in una società che si sta spostando velocemente verso il fascismo.
Titolo originale: “If not fascism, what is?”
Fonte: http://weekly.ahram.org.eg
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07.02.2009
Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da ALCENERO