In commercio si trova facilmente il sale iodato e anzi, molto spesso, ne viene raccomandato l’uso al fine di prevenire il gozzo ipotiroideo, IN REALTA’ evidenze epidemiologiche suggeriscono un incremento di incidenza di tiroiditi associato alla supplementazione con iodio.
La relazione tra uso di sale iodato e patologie della tiroide è stata a lungo approfondita negli Stati Uniti dal Laboratorio di Immunologia della John Hopkins University diretto da Noel R. Rose e, dalle ricerche di questo immunologo e dei suoi colleghi, è emerso che una quantità minima di iodio è certamente necessaria per mantenere nella norma funzioni e metabolismo tiroideo; invece, un eccesso di iodio conduce a una tiroidite autoimmune in soggetti con un patrimonio genetico suscettibile.
Anche varie osservazioni nella popolazione compiute nel corso degli anni in Grecia, India, Azerbaidjan e Sri Lanka lo hanno confermato: lo iodio è utile in caso di carenze, ma può essere dannoso se non ce ne è bisogno.
IL PROBLEMA, invece, è che il sale iodato è normalmente presente in molte case e, a volte, è difficile anche al supermercato trovare il classico sale marino senza aggiunta di iodio.
È bene non scordare quanto il cibo sia fondamentale ai fini della Salute.
Va scelto con cura e attenzione.
Invece troppo spesso, con disarmante superficialità, lo introduciamo dentro di noi.
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VB