di Saura Plesio (Nessie)
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Mi fa male al cuore vedere che lo stato di emergenza (ovvero ciò che Carl Schmitt considera “stato d’eccezione”) viene di volta in volta prolungato. Ora siamo alla proroga fino al 31 luglio. Finirà? Credete forse che faranno sparire il coprifuoco con la loro bacchetta magica? Ma dovremmo essere tutti noi a imporne l’estinzione con la forza del numero: tutti insieme a cantare a squarciagola per le piazze d’Italia in una data convenuta che so, la notte di S. Giovanni, nel solstizio d’estate. Al massimo possono solo regalare l’elemosina a Salvini di un’oretta spostata più in là: alle 23,00 invece che alle 22,00. Una miseria. E a che serve se poi il coprifuoco (illegale e illegittimo) resta comunque in auge? A loro serve, invece, mantenere limiti, argini, divieti, restrizioni e allora, se non l’avete ancora capito, l’eccezione diventa la regola permanente. Fa male al cuore anche sentire che la mascherina (vaccini o non vaccini) rimarrà e che qualche virologo idiota si spinge perfino a dire barzellette sull’ultima moda sanitaria: l’ abbronzatura con il segno bianco della mascherina. E’ lo stesso scimunito che vuole la mascherina anche per le coppie che vanno a letto insieme per copulare in maschera in stile Eyes Wide Shut. Gente psicotica da rinchiudere, ma che invece occupa i palinsesti televisivi allo scopo di intimidire e terrorizzare.
Sarà banale riparlare della solita mascherina ma è inevitabile, nella misura in cui si ripresenta il problema alle porte di un’altra estate. Come ho detto e scritto un’infinità di volte, non è un contrassegno sanitario in grado di salvarci la pelle, ma un simbolo di sottomissione della dittatura sanitaria impostaci. E’ fatta di materiale scadente e fa arrossare gli occhi, fa tossicchiare quando perde i pelucchi, fa venire l’herpes intorno agli angoli della bocca o la dermatite sul viso, non facilita la respirazione in particolare in salita e col caldo. Sconsigliato assolutamente agli asmatici, ai cardiopatici e sofferenti. Inutile aggiungere che buona parte degli Italiani la indossa per paura di prendere una multa. Le donne non sono più motivate a truccarsi (il rossetto resta stampato sulla maschera e pure il fondo tinta) e a rendersi belle. E’ anche un simbolo di falsa e grottesca uguaglianza: della serie, siamo tutti uguali davanti al virus, in quanto vulnerabili. Niente bellezza, niente fascino, nessuna seduzione dell’Eterno femminino. Ma anche per i maschi non è affatto seduttiva. Le persone bofonchiano invece di parlare, e non si sorridono più. Tuttalpiù, per mostrare amicizia, si danno goffe gomitate come gli scimpanzé. Occorre dire però che la mascherina è stato un esperimento di ingegneria sociale riuscito a Lorsignori.
Mi è capitato di vedere dei “mascherinati” tra i barcaioli, tra i contadini sui terrazzamenti di terra mentre legano i vigneti, in automobile anche se soli alla guida del veicolo, e perfino di notte all’aperto in una via deserta sotto l’ombrello con una pioggia battente. Chapeau alle élite e alle loro maledettissime sirene della Paura propagate a reti unificate! Avete fasciato e rifasciato il mondo di materiale oltremodo inquinante e non solubile. Che dice Gretina? Approva?
Se qualcuno non vuole ancora aprire gli occhi sulla natura “ideologica” del virus, c’è la faccenda degli organizzatori matrimoniali chiamati col nome inglese di WEDDING PLANNER che non guadagnano più niente da un anno e mezzo, poveretti. I mesi primaverili di marzo, aprile, maggio sono solitamente adatti alle nozze. Nossignore, tutto deve slittare a giugno e il matrimonio può attendere. Per ora accontentatevi dei funerali: c’è il Covid, i vaccini in corso d’opera. Insomma per dirla con il linguaggio manzoniano, questo matrimonio non s’ha da fare. I nuovi don Rodrigo massoni non lo permettono. E poi fa parte della missione di Kill Gates, ridurre la popolazione del pianeta. Altro che mettere su famiglia magari con figli in arrivo! Altra figuraccia per la Gelmini e la sua meschinella operina di mediazione: riapertura ai matrimoni, non prima del 15 giugno. Gli organizzatori di matrimoni potranno guadagnare qualche miserabile soldino solo per pochi mesi. Certo che abbiamo “un’opposizione” da conigli mannari! Lo zietto George Soros sarà contento. Non era lui che sosteneva che il lockdown era un’ottima occasione per liberarsi definitivamente dell’istituto della famiglia? E a cosa credete che serva il ddl Zan buttato lì, proprio in momentacci come questi, come pietraglia di inciampo? Allo stesso scopo.
I francesi stanno insistentemente occupando le stazioni ferroviarie con la canzone Danser encore. Sempre meglio che saltare come bertucce dai balconi, con la scritta arcobalenata “Andrà tutto bene”. Mi pare , però, un gesto di mancanza di inventiva, da parte di alcuni connazionali, farne una versione italiana, come hanno fatto senza un vero successo, presso alcune nostre stazioni. Noi abbiamo già il nostro Canto Libero: quello di Battisti. Parla di verità che deve offrirsi a noi senza veli ed esorta a “respirare liberi”. E Dio sa se c’è bisogno di verità, di libertà, di vera normalità e di respirarla a pieni polmoni. Quando venne scritta la canzone, la mascherina esisteva solo nelle sale operatorie per i chirurghi e gli italiani non sapevano cos’era vivere in un “mondo prigioniero” e alienato. Ma ora , facciamolo nostro questo Canto, per tutta estate a dispetto del coprifuoco da tempi tristi di guerra e dei tempi dell’ Impostura e Menzogna. Sta a noi dileguarla, con la nostra disobbedienza ai loro divieti, ma obbedienza al verbo della Vita.
FONTE: https://sauraplesio.blogspot.com/2021/05/respiriamo-liberi.html
Pubblicato da Tommesh per Comedonchisciotte.org