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La Redazione

 

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QUESTI ANIMALI MUTANTI CHE LA CUCINA GENETICA VI PREPARA

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A cura di supervice
Il 27 Febbraio 2012
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DI AGNES ROUSSEAUX
Bastamag.net

Super-conigli che producono farmaci, maiali “Enviropig” geneticamente modificati per inquinare meno, salmoni “Frankenfish” che crescono due volte più velocemente, vacche supermuscolose o capre il cui latte produce della soia… dagli Stati Uniti alla Cina, i ricercatori non si danno pace per innestare geni e incrociare le specie. E attendono con impazienza l’autorizzazione per piazzarli sul mercato. Basta! Ha indagato.

Un incrocio genetico fra maiali e topi, con un gene aggiuntivo del batterio E. Coli. Vi stuzzica l’appetito?
Questo maiale transgenico è stato creato dai ricercatori dell’università di Guelph in Canada. Battezzato “Enviropig”, espelle dal 30 al 70 % in meno di fosforo nelle feci: la modificazione genetica gli permette di digerire meglio il fosforo del mais e della soia di cui si nutre. Questa mutazione dei cromosomi si trasmette in modo stabile per otto generazioni di maiali, sostengono i ricercatori. È già stato approvato
l’utilizzo del bestiame a fini scientifici. In questo momento il Ministero della Salute canadese sta valutando la sicurezza di “Enviropig” per autorizzarne la commercializzazione nei supermercati. Questo maiale,
geneticamente modificato e presentato come “ecologico”, potrebbe
arrivare un giorno sulle nostre tavole.

Il progetto è stato sviluppato

grazie ai fondi governativi e a un investimento dell’associazione

degli allevatori di maiali, Ontario Pork, proprietaria della marca commerciale

Enviropig”. Il Ministero della Salute “non effettua

autonomamente test per accertare la sicurezza sugli alimenti transgenici

[e] si fida dei dati presentati dai promotori”, protesta la rete

canadese d’azione sulle biotecnologie (RCAB). Considerati alla stregua di “informazioni

commerciali segrete”, i dati non sono diffusi da ricercatori indipendenti.

Difficile dunque valutare quali siano i rischi sanitari o ambientali

reali. Quanto alla possibilità di diffusione incontrollata, il rischio

zero non esiste. A riprova di ciò, nel 2002 undici maialini geneticamente

modificati dell’università furono accidentalmente trasformati in

cibo per pollame, contaminando 675 tonnellate di alimenti, denuncia

la RCAB.

I salmoni che crescono due volte

più velocemente

La produzione di animali geneticamente

modificati non è recente. Risale all’inizio degli anni ’80,

prima persino delle piante OGM. Ma oggi, per la prima volta, ci sono

animali con geni esterni alla propria specie che potrebbero essere destinati

all’alimentazione umana. In caso di autorizzazione, “Enviropig”

aprirà le porte a numerosi altri campioni d’animali. C’è un altro

progetto in attesa di autorizzazione: AquAdvantage, il salmone transgenico

americano. Creato da AquaBounty Technologies – un’impresa di biotecnologie

con sede in Massachusetts (Stati Uniti) -, questo pesce geneticamente

modificato è ottenuto dall’aggiunta di un gene di un altro salmone

e da un gene d’anguilla, che agisce sulla crescita. Battezzato dai

suoi detrattori il “Frankenfish”, ha la particolarità di

crescere due volte più velocemente del suo omologo non modificato.

Obiettivo dichiarato: ridurre la pressione

sugli ecosistemi marini.

AquAdvantage è una “alternativa

sostenibile al salmone d’allevamento”, afferma l’impresa.

La Food and Drug Administration (FDA) (l’agenzia dell’alimentazione

statunitense, ndt) richiede che questi salmoni vengano allevati in vasche

d’acqua collocate a terra, e non nelle gabbie in mare, per ridurre

i rischi di diffusione e di incrocio con specie selvatiche. E dunque

a maggiore sicurezza dei consumatori, “ciò

che riduce l’impatto ambientale associato al trasporto”, assicura

AquaBounty. Pertanto le uova dei salmoni sono attualmente prodotte a

L’Ile-du-Prince-Edouard in Canada e verrebbero spedite a Panama per

l’allevamento in caso di produzione di massa. AquaBounty non produce

che salmoni femmina, sterilizzati. Ma la sterilizzazione è efficace

solo al 99,8%, ammette l’impresa.

Un pesce

“senza pericolo”, secondo le autorità

sanitarie

In Canada l’etichetta di OGM non

è obbligatoria. “Sarà impossibile per i consumatori sapere se

il loro salmone è OGM o no, tutto il settore dei produttori di salmoni

rischia di soffrire delle paure dei consumatori e della mancanza di

trasparenza”, mette in guardia Eric Darier, direttore di Greenpeace

Québec. AquaBounty ha fatto domanda per ottenere dalla FDA l’autorizzazione

per commercializzare il suo prodotto. Nel settembre 2010 ha stimato che questo salmone era “senza pericolo

per l’uomo e per l’ambiente. Ma ha ugualmente richiesto dati complementari:

gli studi forniti dall’impresa riguardavano un salmone allevato in

Canada, non a Panama.

Nel 2011 alcuni parlamentari hanno

lottato per

bloccare qualsiasi approvazione.

A giugno la Camera dei rappresentanti ha vietato alla FDA di

stanziare dei fondi nel 2012 per l’approvazione di questo salmone.

Ma a settembre il Dipartimento dell’Agricoltura ha accordato un aiuto di 494.000 dollari a AquaBounty per proseguire

le sue ricerche. Obiettivo: rendere il suo salmone transgenico completamente

sterile, per controbattere gli argomenti sui rischi di diffusione. La

battaglia è lungi dal terminare.

Un pollo geneticamente

resistente all’influenza aviaria

E in Francia? “Tutto

è stato bloccato. Si possono fare dei

‘modelli animali’ per la ricerca fondamentale o per delle applicazioni

mediche, questi casi non sono contestati. Ma per gli usi alimentari,

non ci sono più progetti di transgenetica,

afferma Louis-Marie Houdebine, ex direttore di ricerca all’Istituto

Nazionale per la Ricerca Agronoma (INRA): “Le tecniche sono pertanto

migliorate, oggi sarebbe molto più

semplice metterle in opera.”

Le piante geneticamente modificate “non sono che la punta dell’iceberg”, scriveva nel 2007. “Esistono almeno tanti animali

quante piante geneticamente modificati”. Ma i vincoli sono importanti:

“C’è un rilancio nell’autocensura in seno all’INRA, probabilmente

dovuta alle pressione di chi si oppone agli OGM”, deplora questo

fervente partigiano degli organismi geneticamente modificati. Il ricercatore

vanta pertanto i miracoli della “transgenetica animale”. Agli allevatori

bretoni ha annunciato, nel corso di una conferenza tenuta alla fine

del 2011, l’imminente produzione del maiale transgenico in Francia.

Terminate le alghe verdi! Domani non sarà più necessario ridurre il

numero dei porcili industriali, il maiale ecologico geneticamente modificato

risolverà i problemi di inquinamento! I britannici hanno creato

dei polli transgenici resistenti all’influenza aviaria, e a tutti

i batteri di H5N1”, afferma con entusiasmo.

Questo volatile è prodotto dai ricercatori delle università di Cambridge

e di Edinburgo che

sperano di allargare in

futuro i risultati alla produzione di polli transgenici resistenti a

numerose malattie. Mangiare questi polli presenterà dei rischi?

“Non c’è alcuna ragione di pensare che questi polli possano essere

pericolosi in una qualche maniera. La natura della modificazione genetica

è tale da rendere estremamente improbabile che possa avere degli effetti

negativi sui consumatori di polli o di uova”, afferma il sito

web dell’università. Attendendo la (prossima?) conferma dell’Autorità

Europea per la Sicurezza degli Alimenti (EFSA).

“Quando le persone sono malate,

sono quasi completamente disponibili ad accettare qualunque cosa”

Il solo rischio sanitario degli animali

transgenici sarebbe la diffusione di allergeni, spiegano i ricercatori.

“Ma io immagino che si dovrebbe dare da mangiare a questi animali

o dei topi transgenici a dei ratti, per tre mesi”, spiega Louis-Marie

Houdebine, che è anche membro del comitato di esperti di biotecnologie

all’Agenzia Nazionale di Sicurezza Sanitaria, che valuta gli alimenti

contenenti OGM. “È un metodo eccellente d’allerta per percepire

eventuali problemi”, sostiene il ricercatore, ”identico a

quelli messi in atto per la valutazione dei farmaci”.

Quanto alla diffusione incontrollata, non deve far paura che agli animali,

“che nuotino o volino, un porco che scappa non si vede tutti i giorni!

Basta inserire una rete intorno al porcile.”

Certo…

I progetti in corso? Vacche transgeniche

dallo sviluppo muscolare aumentato, maiali GM il cui latte è arricchito

di proteine nutritive per allevare un numero maggiore di maialini. Una capra con un gene di ragno che produce una proteina di soia ultra-solida nel suo latte che serve

per la fabbricazione di giubbotti anti-proiettile. O, un po’ meno

ingombrante, il

verme con un gene di ragno…

La transgenetica animale è utilizzata anche dall’industria farmaceutica.

“Nel campo medico, l’opposizione alla transgenetica animale sarà

nulla. Quando le persone sono malate, sono disposte ad accettare qualunque

cosa”, afferma Louis-Marie Houdebine.

Un super coniglio che produce

le vostre medicine

Il ricercatore è co-fondatore

di un’azienda, Bioprotein Technologies Inc.,

specializzata nella produzione di proteine e vaccini grazie al latte

dei conigli geneticamente modificati: “A partire da un gene identificato

dai suoi clienti, BioProtein Technologies produce linee di conigli transgenici

che secernono la proteina d’interesse nel loro latte”. In uno

spettro di quantità che va dal grammo alla dozzina di chilogrammi,

BioProtein Technologies propone alle società farmaceutiche numerosi

servizi, dalla “produzione rapida di alcune dozzine di grammi di

proteine per lavori di ricerca”

a “l’elaborazione di modelli animali per lo studio funzionale

di malattie umane”. Riusciremo a ben rimpiazzare le case farmaceutiche

con gli allevamenti di conigli?

In Francia l’animale transgenico,

è anche un’arte! Il progetto “GFP Bunny” è nato a Jouy-en-Josas

sotto l’impulso di Louis-Marie Houdebine.

Nel 2000 ha creato il primo coniglio fluorescente (sotto luce ultravioletta)

grazie a un gene di medusa. Il coniglio è esposto durante gli eventi

culturali. Una faccenda che ha sollevato polemiche persino in seno alla

stessa INRA. All’inizio del 2000 anche l’animale transgenico di

compagnia ha avuto la sua ora di gloria in Asia. Il TK1, pesce-zebra

fluorescente – anche lui grazie a un gene di medusa – lascia i laboratori.

100.000 pesci mutanti di compagnia sono prodotti in meno di un mese,

Taiwan autorizza la vendita, e si organizzano gli scambi con i paesi

vicini. Possibili inseminazioni? Taikong Corp assicurò nel 2003 che le generazioni successive di

pesci sarebbero state sterili… Sapendo che il pesce-zebra può produrre

fino a duecento uova per volta, è tempo di occuparsi una volta per

tutte dell’animale lasciato negli acquari del mondo intero.

La Cina, paradiso degli animali

transgenici

Il rischio che queste creature transgeniche

mischino i propri cromosomi con specie animali non modificate esiste

realmente. Un processo incontrollabile dalle conseguenze imprevedibili.

Negli Stati Uniti tutto ciò non sembra essere un ostacolo al continuo

sviluppo di “animali GE”, Genetically Engineered, per l’alimentazione.

La lobby della biotecnologia

è molto potente in America del Nord. Negli Stati Uniti la domanda di

autorizzazione del salmone OGM per l’alimentazione umana

è in uno stadio molto avanzato. Un po’ meno in Canada, ma il governo

ha recentemente suggerito che, se gli Stati Uniti l’autorizzeranno,

il Canada potrebbe approvarlo in modo automatico”,

ha previsto Eric Darier, direttore di GreenPeace Québec.

In Europa, dove gli OGM hanno meno

presa, le istituzioni lavorano sull’accettazione sociale, soprattutto

attraverso il progetto Pegasus al quale collabora Louis-Marie Houdebine.

“La Commissione Europea è nel panico al pensiero di vedere la situazione

degli OGM in Europa e a quale punto si sfiorino i mercati”,

assicura il ricercatore. Da qui la ragion d’essere di questo progetto

che cerca di analizzare le “preoccupazioni del pubblico

che riguardano lo sviluppo di animali geneticamente modificati, in particolare

i prodotti alimentari e farmaceutici derivati”.

Obiettivo: non riproporre gli “errori”

della diffusione delle piante OGM, che hanno determinato il rigetto

da parte dei consumatori. Un rapporto pubblicato nell’ottobre del

2011 ha evidenziato che numerose imprese statunitensi del settore emigrano

in Cina, el dorado della transgenetica animale. Il rapporto sottolinea

i vantaggi della ricerca cinese, condotta “senza restrizioni”.

E indica il successo della “Complessa strategia di comunicazione”

del governo cinese, che ha consentito una totale accettazione degli

animali transgenici da parte della popolazione. Vi sono piaciuti gli

X-Men al cinema, vi (piaceranno) piacerebbero gli X-Animals

sulle vostre tavole?

**********************************************

Fonte: Ces animaux mutants que la cuisine génétique vous prépare

30.01.2012

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di MANUELA ALLETTO

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