La redazione non esercita un filtro sui commenti dei lettori, a meno di segnalazioni riguardo contenuti che violino le regole.

Precisa che gli unici proprietari e responsabili dei commenti sono gli autori degli stessi e che in nessun caso comedonchisciotte.org potrà essere considerato responsabile per commenti lesivi dei diritti di terzi.

La redazione informa che verranno immediatamente rimossi:

Messaggi che entrano automaticamente in coda di moderazione per essere approvati prima di pubblicarli o vengono sospesi dopo la pubblicazione:

Nota: se un commento entra in coda di moderazione (e quindi non appare immediatamente sul sito), è inutile e dannoso inviare di nuovo lo stesso commento, magari modificando qualcosa, perché, in questo caso, il sistema classifica l’utente come spammer e non mostra più nessun commento di quell’utente.
Quindi, cosa si deve fare quando un commento entra in coda di moderazione? bisogna solo aspettare che un moderatore veda il commento e lo approvi, non ci sono altre operazioni da fare, se non attendere.

Per qualsiasi informazione o comunicazione in merito, scrivere alla redazione dal modulo nella pagina dei Contatti

Una persona può avere un solo account utente registrato nel sito.

Commentare con utenti diversi è una pratica da trolls e vengono immediatamente bannati tutti gli utenti afferenti ad un’unica entità, senza preavviso.

SANZIONI IN CASO DI VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO STABILITE DALLA REDAZIONE CDC:

1) Primo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e cancellazione del commento.

2) Secondo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente ammonizione: l’account del commentatore verrà sospeso temporaneamente per 72 ore previo avviso individuale

3) Terzo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente blocco dell’account con l’impossibilità permanente di accedere al portale web

Consigliamo caldamente di leggere anche la pagina delle F.A.Q. le domande frequenti e la nostra Netiquette

La Redazione

 

I piu' letti degli ultimi 30 giorni

Putin: “La situazione è, in una certa misura, rivoluzionaria”

Putin ha centrato il punto in cui ci troviamo: sull'orlo di una rivoluzione
blank
A cura di Markus
Il 30 Ottobre 2022
26068 Views

Pepe Escobar
strategic-culture.org

In un discorso onnicomprensivo tenuto alla sessione plenaria del 19° incontro annuale del Valdai Club, il Presidente Putin ha lanciato una critica devastante e a più livelli dell’unipolarismo.

Da Shakespeare all’assassinio del generale Soleimani; dalle riflessioni sulla spiritualità alla struttura dell’ONU; dall’Eurasia come culla della civiltà umana all’interconnessione tra BRI, SCO e INSTC; dai pericoli nucleari a quella penisola periferica dell’Eurasia “accecata dall’idea che gli Europei siano migliori degli altri,” il discorso ha evidenziato, in stile Brueghel, un quadro della “pietra miliare storica” che abbiamo di fronte, nel bel mezzo del “decennio più pericoloso dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.”

Putin si è persino spinto a dire che, secondo le parole dei classici, “la situazione è, in una certa misura, rivoluzionaria,” poiché “le classi superiori non possono e le classi inferiori non vogliono più vivere così.” Quindi tutto è in gioco, perché “il futuro del nuovo ordine mondiale si sta delineando davanti ai nostri occhi.”

Al di là di uno slogan accattivante sui giochi dell’Occidente, “sanguinosi, pericolosi e sporchi,” il discorso e gli interventi di Putin alla successiva sessione di domande e risposte dovrebbero essere analizzati come una visione coerente di passato, presente e futuro. Qui proponiamo solo alcuni dei punti salienti:
Il mondo sta assistendo al degrado delle istituzioni mondiali, all’erosione del principio della sicurezza collettiva, alla sostituzione del diritto internazionale con le ‘regole.’”

“Anche all’apice della Guerra Fredda, nessuno negava l’esistenza della cultura e dell’arte dell’avversario. In Occidente, ora, ogni punto di vista alternativo è dichiarato sovversivo.”

“I nazisti bruciavano i libri. Ora i padri occidentali del ‘liberalismo’ mettono al bando Dostoevskij.”

“Esistono almeno due ‘Occidente.’ Il primo è tradizionale, con una ricca cultura. Il secondo è aggressivo e colonialista.”

“La Russia non si è mai considerata e non si considera un nemico dell’Occidente. La Russia ha cercato di costruire relazioni con l’Occidente e la NATO – per vivere insieme in pace e armonia. La loro risposta a ogni cooperazione è stata semplicemente un ‘no.'”

“Non abbiamo bisogno di un attacco nucleare all’Ucraina, non ha senso – né politico né militare.”

“In parte” la situazione tra Russia e Ucraina può essere considerata una guerra civile: “Quando avevano creato l’Ucraina, i Bolscevichi l’avevano costituita con territori primordialmente russi – le avevano dato tutta la Piccola Russia, l’intera regione del Mar Nero, l’intero Donbass. L’Ucraina si è evoluta come uno Stato artificiale.”

“Ucraini e Russi sono un unico popolo – questo è un fatto storico. L’Ucraina si è evoluta come uno Stato artificiale. L’unico Paese che può garantire la sua sovranità è quello che l’aveva creata: la Russia.”

“Il mondo unipolare sta per finire. L’Occidente non è in grado di governare il mondo da solo. Il mondo si trova ad una tappa storica prima del decennio più pericoloso e importante dalla Seconda Guerra Mondiale.”

“L’umanità ha due opzioni: o continuiamo ad accumulare il fardello di problemi che sicuramente ci schiaccerà tutti, o possiamo lavorare insieme per trovare soluzioni.”

Cosa fare dopo l’orgia?

In mezzo ad una serie di discussioni coinvolgenti, al Valdai il cuore della questione è il suo rapporto del 2022, “Un mondo senza superpotenze.”

La tesi centrale del rapporto – eminentemente corretta – è che “gli Stati Uniti e i loro alleati non godono più dello status di superpotenza dominante, ma l’infrastruttura globale che li serve è ancora in piedi.”

Naturalmente tutte le principali questioni interconnesse attualmente al centro del dibattito si sono esacerbate perché” la Russia è diventata la prima grande potenza che, guidata dalle proprie idee di sicurezza ed equità, ha scelto di rifiutare i benefici della ‘pace globale’ creata dall’unica superpotenza.”

Beh, non proprio “pace globale,” piuttosto un’etica mafiosa del “o la borsa o la vita.” Il rapporto caratterizza in modo assai diplomatico il congelamento delle riserve d’oro e di valuta estera della Russia e lo “smantellamento” delle proprietà russe all’estero come “giurisdizioni occidentali,” “se necessario” guidate “dall’opportunità politica piuttosto che dalla legge.”

Si tratta, in realtà, di un vero e proprio furto, all’ombra dell'”ordine internazionale basato sulle regole.”

Il rapporto – ottimisticamente – prevede l’avvento di una sorta di “pace fredda” normalizzata come “la migliore soluzione oggi disponibile” – riconoscendo che almeno questo è tutt’altro che garantito, e che “non fermerà la totale ricostruzione del sistema internazionale su nuove basi.”

La base per l’evoluzione del multipolarismo era stata infatti presentata dal partenariato strategico Russia-Cina solo tre settimane prima che le provocazioni imperialmente ordinate costringessero la Russia a lanciare l’Operazione militare speciale (OMS).

Parallelamente, i lineamenti finanziari del multipolarismo erano stati proposti almeno dal luglio 2021, in un documento scritto congiuntamente dai professori Michael Hudson e Radhika Desai.

Il rapporto del Valdai riconosce opportunamente il ruolo delle medie potenze del Sud globale che “esemplificano la democratizzazione della politica internazionale” e possono “agire come ammortizzatori durante i periodi di sconvolgimento.”.Si tratta di un riferimento diretto al ruolo di protagonisti dei BRICS+.

Nel quadro generale dello scacchiere, l’analisi tende a diventare più realistica se si considera che “il trionfo dell'”unica vera idea” rende impossibile per definizione un dialogo e un accordo efficaci con i sostenitori di opinioni e valori diversi.”

Putin vi ha alluso più volte nel suo discorso. Non c’è alcuna prova che l’Impero e i suoi vassalli si discosteranno dal loro unilateralismo normativo, imposto e carico di valori.

Quanto al fatto che la politica mondiale stia iniziando a “tornare rapidamente ad uno stato di anarchia costruito sulla forza,” è evidente: solo l’Impero del Caos vuole imporre l’anarchia, poiché ha completamente esaurito gli strumenti geopolitici e geoeconomici per controllare le nazioni ribelli, a parte lo tsunami delle sanzioni.

Quindi il rapporto ha ragione quando identifica che il sogno infantile neo-hegeliano della “fine della storia” è andato a sbattere contro il muro della Storia: siamo tornati allo schema dei conflitti su larga scala tra centri di potere.

Ed è anche un fatto che “cambiare semplicemente l'”operatore” com’era successo nei secoli precedenti” (come gli Stati Uniti quando avevano preso il posto della Gran Bretagna) “non funzionerà.”

La Cina potrebbe nutrire il desiderio di diventare il nuovo sceriffo, ma la leadership di Pechino non è assolutamente interessata. E anche se ciò accadesse, l’egemone si opporrebbe ferocemente, poiché “l’intero sistema” rimane “sotto il suo controllo (soprattutto la finanza e l’economia).”

Quindi l’unica via d’uscita, ancora una volta, è il multipolarismo – che il rapporto caratterizza, piuttosto vagamente, come “un mondo senza superpotenze,” ancora bisognoso di “un sistema di autoregolamentazione, cosa che implica una libertà d’azione molto maggiore e la responsabilità per tali azioni.”
Nella Storia sono successe cose più strane. Allo stato attuale, siamo immersi nel vortice di un collasso totale. Putin ha in effetti centrato il punto in cui ci troviamo: sull’orlo di una rivoluzione.

Pepe Escobar

A completamento dell’articolo aggiungiamo un video con la sintesi del discorso di Putin al Valdai Club ottimamente doppiato da Massimo Mazzucco. Il testo integrale lo potete trovare sul sito di La Casa del Sole.

Fonte: strategic-culture.org
Link: https://strategic-culture.org/news/2022/10/28/putin-situation-is-to-certain-extent-revolutionary/
28.10.2022
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org

blank
Pepe Escobar è un analista geopolitico e autore indipendente. Il suo ultimo libro è Raging Twenties. È stato politicamente cancellato da Facebook e Twitter. Seguitelo su Telegram.

ISCRIVETEVI AI NOSTRI CANALI
CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/@ComeDonChisciotte2003
CANALE RUMBLE: https://rumble.com/user/comedonchisciotte
CANALE ODYSEE: https://odysee.com/@ComeDonChisciotte2003

CANALI UFFICIALI TELEGRAM:
Principale - https://t.me/comedonchisciotteorg
Notizie - https://t.me/comedonchisciotte_notizie
Salute - https://t.me/CDCPiuSalute
Video - https://t.me/comedonchisciotte_video

CANALE UFFICIALE WHATSAPP:
Principale - ComeDonChisciotte.org

"Life is too short to be working for someone else's dream"
Notifica di
67 Commenti
vecchi
nuovi più votati
Inline Feedbacks
View all comments

FORUM DEI LETTORI

RSS Come Don Chisciotte Forum – Argomenti recenti

1 / 146 Pagine


blank