di Valentina Bennati
comedonchisciotte.org
“Il nostro Ordine da garante della professione è diventato un organo come l’inquisizione che condiziona l’attività in ospedali e ambulatori. C’è stato un regresso al 1550 in cui ci si trova a discutere di un dogma più che di una scienza, parlare con i consiglieri dell’Ordine diventa veramente difficile in quanto è diventato un organo politico.” È una denuncia molto dura quella che il cardiologo e specialista di medicina interna Giuseppe Barbaro, medico con quasi 40 anni di esperienza, ha fatto durante l’intervista rilasciata alla giornalista Martina Pastorelli.
Visti i dati e gli eventi avversi, il dottor Barbaro a un certo punto ha iniziato a nutrire dubbi sui vaccini covid e, in scienza e coscienza, applicando il principio di precauzione, ha fatto un triage prevaccinale ai propri pazienti per valutare, attraverso vari esami, rischi eventualmente connessi alla vaccinazione. Motivo per cui è stato denunciato dai medici vaccinatori all’ordine dei medici di Roma e poi sospeso per sei mesi.
Subito all’indomani del provvedimento disciplinare, Barbaro ha accettato di rispondere alle domande della Pastorelli. Ne è venuto fuori un incontro in cui sono stati affrontati vari delicati argomenti, come ad esempio il numero alto di pericarditi, miocarditi e morti improvvise “mai visto precedentemente come cardiologo con più di 30 anni di attività”. Inoltre, il medico ha fatto riferimento al fenomeno inquietante dei malori improvvisi che si stanno verificando a un ritmo continuo e agli effetti a medio e lungo termine di questi farmaci ovvero “epatopatie, maggiore vulnerabilità alle infezioni virali e erpetiche, insorgenza o riattivazione di tumori, malattie neurodegenerative, demielinizzanti e autoimmuni”. Ha poi affrontato il tema delle vaccinazioni anti-covid pediatriche “che non hanno alcun senso scientifico dal momento che l’immunità naturale è l’unica vera forma di immunità duratura ed efficace ed è poi un’immunità plastica che si adatta con forme molto leggere senza complicazioni”.
Il cardiologo ha parlato anche delle terapie intensive “che in realtà sono piene di persone vaccinate perché il soggetto vaccinato che ha anticorpi non neutralizzanti nei confronti della variante naturale sviluppa quel fenomeno chiamato ADE, cioè un’intensificazione dell’infezione virale anticorpo-mediata che produce malattia grave perché la variante utilizza gli anticorpi del vaccino come cavalli di troia per penetrare meglio”. In merito all’eventualità di una quarta dose il Dott. Barbaro ha avvertito “che porterà un’ulteriore alterazione del sistema immunologico” e che “questa perdita progressiva della tolleranza immunologica porterà a complicanze e insorgenza di malattie gravi”.
Nel corso dell’intervista il Dott. Barbaro ha sottolineato lo scopo della professione medica “che è quello di garantire la salute e la vita delle persone dal momento che ogni vita ha un valore unico inestimabile” e ha dichiarato il suo più grande sconcerto verso il mondo sanitario “che avrebbe dovuto fare muro da tempo perché che questo fosse un vaccino sperimentale è indubbio dal momento che lo hanno dichiarato anche le stesse case produttrici farmaceutiche.” Ha poi precisato che “mentre alcuni medici credono effettivamente nel vaccino Covid, invece molti sono terrorizzati da possibili ripercussioni e punizioni che possono ricevere e per questo tradiscono il giuramento di Ippocrate discriminando i pazienti tra vaccinati e non vaccinati ed evitando di dare informazioni complete o di fare una adeguata analisi o triage prevaccinale.”
Infine, l’amara conclusione: “Ci ritroviamo in un totalitarismo sanitario che non ha basi né cliniche né scientifiche. Certe volte provo un profondo disagio a lavorare in un ambiente che non è più sano. Da parte della classe medica si è arrivati a considerare la vita umana di un uomo e di una donna come un numero. Un essere vivente oggi è come un codice a barre. È una cosa che dal punto di vista spirituale potrebbe essere definita come demoniaca, in 40 anni di attività non ho mai visto una gestione del genere, sembrerebbe di non avere più a che fare con degli uomini, ma con degli indemoniati.”
In poco tempo l’intervista è rimbalzata sui social, inoltrata più volte ha superato rapidamente le 100mila visualizzazioni. Una parte di mondo si è profondamente scandalizzata per le esternazioni di questo medico, sono le stesse persone che godono ogni volta che un sanitario cosiddetto ‘novax’ finisce dentro il tritacarne e viene punito. E di medici sanzionati per aver espresso le loro opinioni ed esercitato la professione in scienza e coscienza cominciano ad essercene diversi, un modus operandi inquietante ormai tristemente conosciuto che si sta riproponendo a partire dai tempi della Lorenzin, quando si principiò a sentir parlare di obbligare a tutta una serie di vaccinazioni i bambini e alcuni medici, palesando i loro dubbi, iniziarono a risultare un po’ troppo fastidiosi e a subire ritorsioni.
Più di recente, appena due giorni fa, si è provato a silenziare con la massima delle sanzioni un’altra voce scomoda, quella della dottoressa Barbara Balanzoni, medico anestesista e rianimatore, radiata dall’Ordine dei Medici di Venezia per aver manifestato le proprie posizioni critiche nei riguardi della gestione pandemica ed essersi opposta alla vaccinazione anti-Covid. Sorge il dubbio che non a caso sia stata radiata in questi giorni la Balanzoni, seguitissima sui social e giurista oltre che medico, da molti mesi ormai in prima linea, a volte anche con toni molto vivaci, nell’esprimere le sue opinioni contrarie agli inoculi forzati e nel censurare alcuni comportamenti della classe medica. Il provvedimento vuole chiaramente essere un segno intimidatorio per tutti coloro, soprattutto sanitari, che sono e vogliono continuare a essere delle voci fuori dal coro.
Ma funziona così in un mondo alla rovescia: i medici corrotti condannati dalla magistratura restano iscritti all’albo e quelli liberi di pensiero sono perseguitati e, se possibile, eliminati.
Peccato, però, che non possano essere eliminati anche gli effetti avversi dei vaccini anti-Covid che sempre più stanno emergendo dalle testimonianze delle persone e dagli studi scientifici.
La Verità ha i suoi tempi e, se la giustizia umana può essere lenta o fallace, ne esiste una Superiore che, invece, è certa e inesorabile. Ognuno risponderà di quel che ha fatto (o non fatto) su questa terra perché siamo tutti per sempre legati alle nostre scelte, alle bugie o verità che diciamo, alle azioni coraggiose o alle vili omissioni.
E comunque, pure in questi tempi di tenebra, c’è un lato positivo: ognuno si sta rivelando per come in realtà è. E chi non è cieco nell’anima può vedere chiaramente.
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