DI DANIEL ESTULIN
Bene, abbiamo le prime conclusioni del Bilderberg 2007.
Robert Zoellick e la nomina alla Banca Mondiale.
La delegazione Usa appoggia all’unanimità la candidatura di Robert Zoellick alla carica di prossimo presidente della Banca Mondiale. Zoellick è un 53 enne dirigente di Wall Street, ed ex funzionario dell’amministrazione e fondamentalista del libero mercato. Durante l’incontro ha promesso di lavorare per “restaurare la fiducia nella banca”.
“Dobbiamo mettere da parte le nostre differenze e concentrarci insieme sul futuro. Io credo che i giorni migliori della Banca Mondiale debbano ancora arrivare,” ha detto Zoellick.
Le possibilità che Zoellick non venga approvato alla carica di presidente della Banca Mondiale sono prossime a zero. La decisione finale verrà presa alla fine di giugno dai 24 membri del consiglio dei direttori della banca.
Gli Stati Uniti e l’Europa hanno stretto un tacito accordo tra di loro affinché il presidente della Banca debba essere sempre un cittadino Usa mentre la sua istituzione sorella, il Fondo Monetario Internazionale debba essere guidato da un europeo.
Nondimeno, secondo le nostre fonti alla conferenza, i membri europei del Bilderberger non sono tutti contenti di continuare con lo status quo che prevede che gli Usa nominino un solo candidato dopo consultazioni informali con i membri della banca.
La nomina sembra anche sorvolare sulle crescenti richieste di riforma di questo processo di selezione nella banca, che è parte delle fondamenta dell’architettura finanziaria globale progettata dai vincitori della seconda guerra mondiale.
Un membro belga del Bilderberger ha proposto “un processo di selezione meritocratico indipendente dalla nazionalità”, qualcosa che verrà ovviamente scartato dall’incapace amministrazione Bush. La cosa notevole è che in diverse occasioni i membri europei del Bilderberger hanno apertamente rifiutato l’attuale modello dicendo che “questa nomina puzza di doppio standard”, specialmente perché sia gli Usa che la Banca Mondiale predicano trasparenza e responsabilità ai paesi in via di sviluppo, i maggiori clienti della banca.
Ma con il Fondo Monetario Internazionale sotto il controllo di uno spagnolo, Rodrigo Rato, e la Banca Centrale Europea al francese Jean Claude Trichet, è difficile immaginare che gli Usa avrebbero rinunciato al controllo della Banca Mondiale. Sarebbe rimasta solo la Federal Reserve Usa nelle mani degli americani.
“Il sostituire qualcuno nominato da Bush con un altro non risolverà i fondamentali problemi di governabilità della Banca Mondiale”, ha detto uno scandinavo. “I governi membri dovrebbero rifiutare un accordo sottobanco che lascia la struttura di governo della banca intatta e dovrebbero fare pressioni per un processo di selezione aperto e basato sul merito”, ha affermato.
Il nome di Zoellick ha anche fatto sollevare le sopracciglia ai gruppi di sviluppo a causa dei suoi stretti legami con gli interessi delle aziende e dell’ establishment Usa.
Uno dei partecipanti, ma non ho avuto conferme su chi fosse questo individuo, ha chiesto a Zoellick come stesse pianificando di aggiustare le relazioni con le nazioni del terzo e quarto mondo dal momento che egli viene ricordato durante il suo ruolo nello USTR [Office of the United States Trade Representative, organo del governo USA che gestisce le politiche di commercio con l’estero n.d.t.] per avere forzato i governi delle nazioni povere ad aderire a quelle leggi sulla proprietà intellettuale imposte dagli Usa che rendono ad esempio le medicine fuori dalla portata dei paesi in via di sviluppo.
Egli è stato stretto amico dei grandi marchi dell’industria farmaceutica, e gli accordi commerciali bilaterali che egli ha negoziato bloccano efficacemente l’accesso di milioni di persone ai medicinali generici.
Eppure, ciò che ha realmente fatto infuriare sia i delegati Usa che quelli europei, è il fatto che la biancheria sporca della Banca Mondiale venga lavata in pubblico in gran parte grazie all’inettitudine di Paul Wolfowitz della quale, incidentalmente, egli ha accusato la stampa.
Cosa sono il FMI e la Banca Mondiale?
Viene ampiamente, ma erroneamente, creduto che lo scopo della Banca Mondiale [controllata dalla Federal Reserve Usa] e del Fondo Monetario Internazionale (FMI) [del quale gli Usa sono il principale donatore e l’unica nazione con potere di veto] sia di “incoraggiare lo sviluppo e liberare il terzo mondo dalla povertà,” ma in pratica queste organizzazioni hanno aumentato l’impoverimento e la destituzione di milioni di persone tramite lo schema di prestiti chiamato “Structural Adjustment Programmes” (SAPs) [“ programmi di aggiustamento strutturale” n.d.t.] che sono riusciti ad aggiungersi al carico di debito e stagnazione del paese.
L’ovvio risultato dei SAP della Banca Mondiale e del FMI è stato che il denaro prestato alle nazioni povere è stato usato per ottenere pagamenti immediati di interessi alle istituzioni bancarie occidentali, qualcosa che sia io che Jim Tucker abbiamo detto per anni. Inoltre ordinando all’economia del terzo mondo di focalizzarsi sulla produzione per scopi di esportazione, la Banca Mondiale ed il FMI hanno incanalato tra il 1984 il 1990 $ 170 miliardi delle risorse finanziarie del terzo mondo al servizio del debito estero denominato in dollari.
Questi programmi vengono sviluppati in più di 70 paesi del terzo mondo e dell’Europa dell’est, dalla Nigeria alla Giamaica, dall’Ungheria a Etiopia, Lesotho, Kenia, Ghana, Uganda, soggetti a 566 programmi SAP e di stabilizzazione della Banca Mondiale e del FMI con risultati devastanti. I SAP comportano la liberalizzazione delle economie africane, il che vuol dire che le aziende straniere sono incoraggiate ad impadronirsi dei settori economici designati.
Lo stesso studio della Banca Mondiale intitolato “Adjustment Lending: An Evaluation of Ten Years of Experience” (1988) [“prestiti di aggiustamento: una valutazione dopo 10 anni di esperienza” n.d.t.] ha dimostrato che i SAP intrapresi da 15 paesi africani Sub-Sahariani hanno completamente fallito in base a qualunque criterio di valutazione.
Nonostante [i programmi di] aggiustamento globale, “36 dei 47 paesi dell’Africa, secondo lo studio segreto della banca, sono stati sottoposti ad aggiustamento strutturale da parte del Fondo e della banca, eppure il debito totale estero del continente è ora del 110% del suo prodotto interno lordo.”
Inoltre, gli Stati africani, incapaci di competere con le multinazionali occidentali, sono stati costretti a ritirarsi dal settore sanitario come parte del programma di economia di mercato. Ciò ha messo i bambini africani alla mercé di organizzazioni internazionali prive di scrupoli e di aziende farmaceutiche transnazionali che sono ora libere di usarli come animali da laboratorio per sperimentare diverse sostanze e vaccini. Ad esempio, nel gennaio 2001, l’azienda farmaceutica statunitense TNC Pfizer ha usato un farmaco sperimentale su 50.000 bambini malati di meningite a Kano, Nigeria senza autorizzazione ufficiale. Come risultato dell’epidemia 15.000 persone sono morte mentre molte altre sono diventate cieche e sorde.
Relazioni con la Russia
Stiamo lavorando per esporre anche un paio di altri temi in agenda: le relazioni europee con la Russia non solo in Europa ma anche in Asia centrale. Mentre Mosca raggiunge un accordo con Kazakhstan e Turkmenistan per il trasporto di gas verso l’Europa, l’obiettivo geo-strategico Usa di scavare un solco tra i paesi dell’Asia centrale e la Russia rimane nel caos. Mentre gli Usa dicono che questo “non è bene per l’Europa”, gli europei sono divisi. L’Iran è diventato all’improvviso l’ultima speranza nella guerra americana per l’energia.
La guerra iraniana, dopo più di due anni di tira e molla da parte del governo Bush è stata definitivamente messa fuori dal tavolo. Inoltre dal momento che Francia, Russia, Giappone e Cina stanno investendo pesantemente in Iran il mondo ha tracciato una linea sulla sabbia e ha detto agli Usa alla conferenza di non attraversarla. C’è sangue nell’acqua e il sangue nell’acqua di solito porta ad una grande lotta.
Nonostante ciò gli Stati Uniti hanno il bisogno di controllare la regione, non solo per le sue riserve petrolifere ma, soprattutto, per poter continuare a sostenere l’egemonia economica mondiale. In base a questo progetto strategico gli Stati regionali saranno trasformati nei deboli domini di sceicchi settari con poca o nessuna sovranità e, di conseguenza, un inesistente progetto di sviluppo economico. Il caos e regionale favorisce il diffondersi del fondamentalismo islamico che, a sua volta, rinforza il processo di disintegrazione politica e sociale e appoggiato dai membri del Bilderberger.
E infine, con l’abbandono di Blair, al Regno Unito verrà ancora una volta detto che dovrà, ad ogni costo, fare ciò che è necessario per integrare il paese nella Comunità Europea, persino contro i desideri espressi dai cittadini britannici.
Fonte: http://www.danielestulin.com
Link: http://www.thetruthseeker.co.uk/article.asp?ID=6665
02.06.2007
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ALCENERO