A CURA DI CHIMES OF FREEDOM
Aumento della propaganda e accerchiamento militare prima di un attacco a sorpresa all’Iran?
In un inesorabile aumento della propaganda e dell’accerchiamento militare precedente ad un primo attacco contro l’Iran, la junta Bush, insieme ai suoi fantocci londinesi, ha spostato la sua propaganda anti iraniana dalle questioni nucleari alle accuse che il governo iraniano si stia intromettendo in Iraq e stia fornendo ai guerriglieri iracheni armi con cui combattere le truppe di occupazione Usa e britanniche.
Le prove per queste accuse sono sempre incomplete e ricordano le arraffazzonate bugie sull’uranio Yellowcake e le armi di distruzione di massa, usate da Bush e Blair per trascinare i loro popoli in una guerra genocida e criminale contro un paese molto più debole.
Ora, un’organizzazione indipendente di ricerca, il British American Security Information Council, ha prodotto il suo rapporto sul presunto coinvolgimento iraniano in Iraq.
“Qualunque sia la reale portata in natura dell’azione militare iraniana in Iraq”, conclude il rapporto, “pochi analisti indipendenti credono che Tehran stia giocando un ruolo decisivo nelle lotte settarie e nella ribellione.”
Invece il rapporto suggerisce che:
“Altre motivazioni più strategiche si nascondono dietro al considerevole sforzo politico che gli Usa stanno spendendo nel sottolineare il ruolo iraniano in Iraq. L’Iran potrebbe presentarsi come un utile capro espiatorio per allontanare dalle potenze occupanti le colpe per i fallimenti in Iraq”.
“Le recenti accuse devono anche essere considerate nel contesto dell’attuale crisi che circonda il programma nucleare iraniano. Se Tehran potesse essere indicato agli occhi della comunità internazionale come una fonte di instabilità regionale, allora la posizione dell’amministrazione USA ne sarebbe rafforzata nel momento in cui cercasse appoggio per misure più forti per opporsi alle ambizioni nucleari iraniane”.
“In particolare se l’amministrazione decidesse di imbarcarsi in un attacco militare – un’opzione che essa afferma essere ancora ‘sul tavolo’ – allora sarebbe vitale conquistare appoggio politico e pubblico in anticipo. Senza di esso l’impopolarità globale di un’azione militare eccederebbe di gran lunga l’opposizione all’invasione dell’Iraq”. (scaricate il rapporto in formato pdf a questo link).
Nel frattempo, con un’affermazione estremamente fastidiosa, John Reid, ministro dell’interno britannico, ha minacciato di applicare poteri di emergenza in modo da derogare l’obbligo per la Gran Bretagna di attenersi alla convenzione europea sui diritti umani.
Se venissero applicati poteri di emergenza come scusa per estendere la finta ‘guerra al terrorismo’ allora la Gran Bretagna diventerebbe, a tutti gli effetti, una palese dittatura. E se anche il fatto che il bulletto Reid lascerà il suo incarico a fine giugno dovrebbe dare meno importanza a questa minaccia, è più che probabile che il suo successore continuerà con una simile politica.
Derogare la convenzione europea sulla base che sia presente una minaccia d’emergenza richiederebbe l’approvazione di entrambi i rami del Parlamento. Ma questa sarebbe semplicemente una questione tecnica per il pericoloso e manicheo regime Blair-Brown che, come accaduto in precedenza, organizzerebbe semplicemente un’altra Black Op criminale contro il suo popolo in modo da spingere il paese in un autentico Stato totalitario prima di ulteriori crisi nazionali o internazionali come un apocalittico attacco nucleare contro l’Iran.
Titolo originale: “US-UK Preparations for the Apocalypse?”
Fonte: http://chimesofreedom.blogspot.com
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27.05.2007
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ALCENERO