DI MIKE ADAMS
Natural News
I prezzi alimentari sono saliti alle
stelle in tutto il mondo, e la cosa non sembra finire qui. Le Nazioni
Unite hanno detto che l‘inflazione del settore alimentare è ora al
30% l’anno, e il valore del dollaro sempre più eroso fa sembrare
i prezzi dei cibi ancora più alti (in contrasto all’indebolimento
della moneta). Mentre il valore del dollaro scende per la stampa senza
sosta di denaro da parte della Federal Reserve, il costo dell’importazione
di cibo da altre nazioni sembra poter raddoppiare nei prossimi due anni,
e forse lo stesso avverrà nei due successivi.Questo è forse il motivo per
cui molti investitori si stanno dirigendo verso i terreni agricoli come
nuovo settore in crescita. “Gli investitori si stanno riversano
sugli appezzamenti negli Stati Uniti e in alcune zone europee, dell’America
Latina e dell’Africa vista l’ascesa globale dei prezzi degli alimenti”, come ha riportato Bloomberg. “Un fondo controllato da George Soros,
il gestore multimiliardario di hedge fund, possiede il 23,4 per
cento dell’azienda agricola sudamericana Adecoagro SA.”
Jim Rogers è citato nello stesso
articolo: “Ho spesso detto alle persone che uno dei migliori investimenti
al mondo saranno i terreni agricoli.”
Questo perché la domanda alimentare
si sta accelerando anche a causa dei cambiamenti climatici, dell’esaurimento
delle falde freatiche, e il fallimento dei raccolti geneticamente modificati
sta in questo momento riducendo i profitti in tutto il mondo. Ceres
Partners, che investe in terreni, ha un incredibile ritorno del 16 per
cento annuo dal suo avvio nel 2008. E questo in un periodo di depressione
economica quando la gran parte delle altre industrie mostrano perdite.
Perché
coltivare e immagazzinare il cibo può
essere una miniera d’oro
Tutto ciò significa che possiamo
fare affidamento su tre cose che avverranno nei prossimi anni:
Previsione #1) le forniture alimentari
diventeranno sempre più scarse;
Previsione #2) i prezzi degli alimenti
raddoppieranno nei prossimi 2-3 anni, e probabilmente raddoppieranno
ancora nei successivi 2-3;
Previsione #3) quando i prezzi del
cibo saranno al 400% dei livelli odierni, la coltivazione di un orto
o dei giardini fornirà un bel risparmio.
In altre parole, mentre i prezzi degli
alimenti schizzano in alto, diventa economicamente più fattibile
coltivare il proprio cibo (o immagazzinarlo quando i prezzi sono bassi).
Ho fatto una lista di alcuni contenuti da cui potrete apprendere qualcosa
sulla coltivazione del cibo o sull’immagazzinamento di alimenti ad
alta densità ma, nel frattempo, mi vorrei che cominciaste a considerare
l’idea di partire a primavera col vostro giardino.
Non potete coltivare l’oro. Non potete
stampare i soldi (a meno che non siate la Fed). Ma POTETE far crescere
qualcosa che ha più valore dell’oro e dei soldi: il cibo!
Lezioni dal dopo-Seconda Guerra
Mondiale di Taiwan e perché il cibo ha più
valore dell’oro
Ho vissuto a Taiwan per due anni e
ho avuto la possibilità di parlare con persone che hanno vissuto
le ripresa successiva alla Seconda Guerra Mondiale. Durante il conflitto,
ovviamente, Taiwan fu occupata dall’impero colonialista giapponese,
e Taiwan era sottoposta all’occupazione militare (con la legge marziale
perpetua).
Dopo la fine della guerra e la partenza
dei giapponesi, Taiwan ha avuto un proprio governo sotto Chang Kai-shek.
La vecchia moneta di Taiwan fu immediatamente stampata in grandi quantità
dal governo taiwanese, causando una situazione di inflazione galoppante
per cui ancor oggi si parla del “vecchio dollaro di Taiwan”.
Molto rapidamente, comunque, il governo lanciò una nuova divisa chiamata
il Nuovo dollaro di Taiwan (NT$). Dal 1949 il vecchio dollaro di Taiwan
fu scambiato con il nuovo al tasso di 40.000 contro 1.
Nel corso degli anni successivi alla
Seconda Guerra Mondiale, se volevi affittare un appartamento, comprare
una casa o trovare un posto per vivere il contante era senza valore
e anche l’ORO non era considerato di grande utilità. L’unica cosa
che rappresentava valore reale era il CIBO. Se avevi cibo, lo potevi
scambiare per qualsiasi cosa: un’automobile, una casa, attrezzature,
vestiti e persino terra. Se non avevi cibo, eri un fallito, indipendentemente
dai soldi che avevi.
Una gallina può fare uova che
valgono molto di più di un’oncia d’oro!
Non si può mangiare l’oro,
gente. E neppure si può mangiare l’argento. Tutti devono mangiare
per sopravvivere, e questo comporta che tutti hanno bisogno di un flusso
costante di cibo solo per continuare a respirare. Questo è il motivo
per cui investire nel cibo ha perfettamente senso.
E per “investire nel cibo”,
intendo uno o tutti i seguenti passaggi:
• Investire in cibo non deperibile
che si può conservare sugli scaffali e che si può conservare per un
uso futuro o per un baratto.
• Investire nelle vostre abilità
di giardinaggio per avere le conoscenze necessarie per produrre cibo
quando ce ne sarà bisogno.
• Investire in semi non ibridi così
da poter avere i geni necessari per coltivare piante cibo che possano
riprodursi generazione dopo generazione.
• Investire in terreni agricoli,
specialmente quelli con l’acqua, che hanno la fertilità e il clima
per produrre alimenti.
• Investire in corsi di formazione
che vi insegnino a produrre cibo in vari metodi: in modo spontaneo,
col giardinaggio, con i germogli e così via.
Non importa cosa tu faccia, ricordati
di apprendere come coltivare il tuo cibo. È qualcosa di estremamente
importante ora e potrà diventare molto redditizio negli anni a venire
quando i prezzi degli alimenti continueranno a salire.
Mi raccomando: non comprate oro. E
assicuratevi che le scorte di cibo e la produzione diventino parte della
vostre abilità strategiche. Sì, l’oro e l’argento sono estremamente
utili e li raccomando comunque, ma non dimenticate di mangiare. Potreste
morire di fame in una casa fatta d’oro massiccio se vi scordate di
occuparvi della produzione di cibo!
Fonte: Why
is George Soros selling gold and buying farmland?
14.08.2011
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE
Dovrebbe essere il primo principio alla base di una politica sana: assicurare che il proprio stato possa produrre autonomamente gli alimenti base necessari a far sopravvivere le persone in situazioni di grave crisi… a questo co arriva anche un deficiente ma purtroppo è troppo per le teste vuote che ci hanno governato da sempre
Purtroppo questa crescita dei prezzi degli alimentari riguarda soprattutto le economie in via di sviluppo, dove il FMI ha sempre dimostrato di capire poco come andavano le cose.
Ad ogni modo, se il prezzo del cibo sale e noi ci mettiamo a coltivare il nostro orticello, allora poi il prezzo scende secondo le solite regole di equilibrio di mercato. La ragione per cui si investe negli alimentari immagino sia che ci si aspetta un incremento della domanda e quindi che i prezzi salgano, la scarsità di cibo è molto più probabile in caso di prezzi troppo bassi piuttosto che con prezzi alti (anzi in tal caso si avrebbe eccesso di offerta e i prezzo dovrebbero scendere, altrimenti chi ha investito perder denaro).
Abbastanza tipico è che in periodi di crisi mercati poco elastici, come gli alimentari, crescano, mentre l’oro sale (ma in tempi di prosperità scende).
Teoria sorpassata sponsorizzata da coloro che sperano nel rimbalzo della svalutazione di immobili e terreni dovuto a una compressione ciclica dei mercati . Questa diminuzione si protrarrà per un lungo periodo ancora e non se ne vede certo nessun segno all’orizzonte
In più l’evento storico che si avvererà nella prossima primavera , ovvero l’inizio della distribuzione dei retori a fusione fredda porterà finalmente la sovrabbondanza di energia a basso prezzo
e inevitabilmente alla economicità di terreni che ora non sono accessibili sia per il costo dell’acqua che presto si abbasserà grazie al possibile uso di dissalatori Da ciò si desume che nell’arco di un periodo breve avremo grandi disponibilità alimentari Unico problema sarà se le poche persone che non hanno il fermo ne cervello “ovvero già consapevoli di questo nuovo” riusciranno a motivare le masse dormienti verso questa rivoluzione o per dire meglio le forze contrarie all rinnovamento avranno la meglio inventando qualche gabbala per fermare il processo in corso, cosa che non penso in quanto i registi della nostra realtà hanno già deciso di darcela.
PERCHÉ GEORGE SOROS STA VENDENDO ORO E COMPRANDO TERRENI?
semplice: invece di godersi gli ultimi anni della sua fottuta vita facendo il pensionato d’oro, trastullandosi in qualche paradiso terrestre, la sua mentalità dell’accumulo lo porta a speculare ancora, con la perenne tensione di sperare che vada bene anche questa volta. Tranquillo, George. La Dama Nera ti cucca, prima o poi. E allora vedrai a cosa ti servono tutti i soldi. Do you remember Reagan, dear George? Io sono molto piu’ giovane, e mi farò una grassa risata. Alla faccia dei tuoi maledetti soldi. All’inferno non servono.
Ecco la risposta: non è Soros che compra i terreni, è un fondo legato a Soros che compra i terreni. In USA, come in Italia e praticamente ovunque, persona fisica e azienda non sono la stessa cosa. La vita di una persona ha un orizzonte limitato ma guarda un po’, la vita di un’azienda si vorrebbe invece che fosse infinita. E sai come crescono e sopravvivono le aziende? Facendo altri soldi.
Spiegato il mistero del pensionato…
Permettimi di dirti che commetti un errore di sottovalutazione. Non ci sono mai state quelle che definisci “le teste vuote che ci hanno governato da sempre”. Quelle teste, amico mio, sapevano benissimo cosa facevano, sono state sempre ben conscie delle conseguenze e dei danni enormi che avrebbero causato a tutti noi. Ma ci hanno venduto a padroni stranieri per il loro tornaconto personale, in cambio di gratifiche e prebende. Si sono detti “dopo di me il deserto…”. E sono stati tutti premiati con nomine prestigiose, con incarichi remuneratissimi. La storia del Britannia dovrebbe farci capire come stanno le cose. Oggi, li puoi scorgere mentre pontificano dai loro scranni altolocati, mentre raccomandano la nostra fustigazione a sangue obbedendo ancora una volta, da bravi servi, a BCE ed FMI… mentre altri, ancor più servili ed affamati di gloria e potere, sono pronti, fremendo, a prendere il loro posto disposti non solo a svendere quel che resta dei beni dello Stato – cioè i nostri beni – ma a portarci alla miseria più nera, alla lotta tra noi per un boccone di pane per ripagare un debito che non abbiamo mai contratto e che non sarà mai possibile poter estinguere. Un saluto
quoto.
vorresti farmi credere che se Soros decidesse di devolvere quei soldi a favore dei lavoratori invece che a favore degli speculatori (chiamale pure aziende), non ci riuscirebbe?
Ah, dimenticavo che sOROs ha già un’azienda filatropica….quindi ha la coscienza a posto. In QUEL posto. Bah, comunque sia anche i potenti schiattano. Azienda o non azienda…..
Non sta da nessuna parte che un’azienda (uno speculatore o chi vuoi) abbia un qualche vincolo morale. Anche a me farebbe piacere se non fosse così, ma chi cavolo siamo per dire a lui cosa deve fare? La sua opinione vale quanto tutte le altre.
La sua opinione non vale quanto quella altrui. Infatti siamo soggetti da mungere. Lui ci munge ed il nostro parere non conta nulla. Poi sul fatto che non gli dobbiamo dire nulla…..hai presente la storia di Luigi XVI? Guarda che era un Re, mica un pirla qualsiasi come soros, eh? Se hai presente le rivolta del pane in Egitto ed i suoi futures sul grano….
Vero che le aziende non hanno vincoli morali. E noi dovremmo averne? Se sì, perchè? Finchè ci sono aziende che producono solide corde di canapa e buoni saponi le discussioni sui vincoli morali possono avere esiti imprevedibili.
Io non condivido la gran parte di quello che viene pubblicato su questo sito ma mi sono iscritto per discuterne. Per quel che riguarda Soros, a me non pare paragonabile a Luigi XVI e non credo che abbia il potere che gli viene attribuito.
A parte il caso Soros, lo speculatore di per sè non fa niente di brutto, si limita a shortare su titoli per i quali si aspetta un rendimento negativo, ma potrebbe darsi che ciò non si verifichi.
Un altro discorso è quello del mercato dei futures e dei derivati, sono d’accordo sul fatto che alcuni di quei titolo andrebbero banditi, ma solo quelli che richiedono molteplici passaggi di mano. Di per sè, scommettere sull’aumento del prezzo degli alimentari non facilita che la crescita degli alimentari: se tutti scommettiamo che l’inter vinca il campionato, le probabilità che l’inter vinca il campionato non aumentano se non i modo marginale (es: i giocatori potrebbero impegnarsi di più per fare felici tutti e attrarre tifosi, ma questo aumenterebbe di poco le possibilità di vincere data la complessità del campionato).
tutto molto bello, in teoria. nella pratica è un pochino più complicato: se il tifoso che scommette è anche un dirigente/giocatore/arbitro per quella squadra non credi che vincere o perdere diventi solamente una sceneggiata per intascare il lauto bottino? con buona pace del tifoso ignaro che pensa si giochi per la gloria! ah ah! ………. ps: alcuni derivati andrebbero banditi dici…. mi risulta che il totale dei derivati ammonti a circa 400 mila miliardi e che il pil mondiale sia solo di circa 70 mila… alla faccia di “alcuni”!
consiglio anche a te la lettura di questo articolo: http://uninomade.org/il-default-come-contropotere-alla-speculazione-finanziaria/