DI JAMES HOWARD KUSTLER
Clusterfuck Nation
“La recessione è ufficialmente
finita”, ha dichiarato il titolo di testa del New York Times
alle 7 di questa mattina. Questa era la prima parte. La seconda riporta,
“I redditi negli USA continuano a scendere”. Benvenuti nello
Stato delle Cazzate. Suppongo che se si include il costo di cose come
il numero degli incidenti automobilistici trasportati dalle ambulanze
all’interno del PIL, allora queste contraddizioni della realtà sono
davvero possibili. Elizabeth Kübler-Ross, dove sei quando abbiamo bisogno di te?
Mi sono aggregato alla folla di Occupy
Wall Street nello Zuccotti Park lo scorso giovedì. Era come se si fosse
di nuovo nel 1968, a parte l’erba che non volteggiava nell’aria
i media posseduti e gestiti dai baby boomer si sono lamentati
di loro tutta la settimana. Li hanno chiamati “viziati dalla
Social Security ” (una strana accusa fatta da gente che ha
ottenuto una dilazione dei pagamenti delle iscrizioni ai college, come
se costassero 500 dollari l’anno). Poi c’era l’assillo insistente
sulla “mancanza di un programma”, come se il Dipartimento dell’Energia
degli Stati Uniti o la Commissione del Senato su Banche, Case e Affari
Urbani avesse fatto qualcosa di meglio.
E poi la cosa più divertente:
che i dirigenti di una nazione incapace di costruire un consenso coerente
con la realtà possa accusare la sua gioventù di non avere un programma
chiaro. Se il movimento Occupy Wall Street ci indica qualcosa, è proprio
una forte protesta contro la mancanza di un programma chiaro da parte
dei leader della nazione.
Ad esempio, qual è il programma
del Procuratore Generale Eric Holder per perseguire le truffe dei CDO,
il racket dei manager, i succulenti bonus dei dirigenti della
banche “troppo grandi per fallire”, il travasamento dei soldi dalla
Federal Reserve alle banche straniere, la cattiva gestione di Fannie
Mae e di Freddie Mac, la negligenza intenzionale del SEC, e altre innumerevoli
nefandezze? Qual è il programma di Barack Obama per ripristinare il
ruolo della legge nelle questioni finanziarie americane? (Generalmente,
il diritto ha bisogno dell’applicazione delle leggi, giusto?)
Il linguaggio non ci aiuta, ovviamente.
Quando parliamo di “recessione”, si è costretti a usare le categorie
contorte e addomesticate degli economisti, la cui missione è quella
di far apparire in buona veste i loro padroni, indipendentemente da
quello che dice la realtà. Preferisco il termine contrazione, perché:
a) è quello che veramente sta accadendo, e b) gli economisti ancora
non hanno allungato le loro zampe mendaci su questo termine. Contrazione
significa che non ci saranno incrementi, solo cali, e ciò implica che
una società che si basi sulla realtà debba rendersi consapevole e
capace di avere meno, anche facendo più di prima.
Invece, i nostri dirigenti ci hanno
proposto solo trucchi contabili per farci capire che c’era qualcosa
in più quando in realtà ce n’era meno. Le frodi bancarie degli ultimi
venti anni sono state una cospirazione del governo e delle banche per
darci l’illusione che un’economia basata sull’uso spensierato
dell’automobile, sugli insediamenti suburbani, sulla guerra continua
e sull’intrattenimento on-demand potesse proseguire in modo
indefinito. La gente se l’è bevuta seguendo il percorso di minore
resistenza, permettendo che si parlasse di loro come dei “consumatori”.
Si sono bevuti anche l’assurdità uscita dalla Corte Suprema, che
ha sancito che le grandi aziende sono “persone” con
“diritto di parola” per quanto attiene ai contributi
per le elezioni politiche, assicurando così la compravendita assoluta
del governo statunitense da parte delle banche di Wall Street.
Le lodi al comportamento pacifico del
movimento arrivano da tutte le parti. Non aspettatevi che la cosa duri.
È nella natura delle cose che le azioni rivoluzionarie incontrino
una resistenza, che generino frizione, e che poi si surriscaldino. Comunque,
la storia sta giocando un brutto scherzo, facendo potenziare il movimento
OWS nello stesso momento in cui il sistema bancario sta davvero implodendo,
con una trama che ci mostra lo stress più forte in Europa. rabbrividisco
a immaginare cosa accadrà quando l’OWS si sposterà nelle strade
di Francia, Germania, Olanda, Italia e Spagna.
Tutte le iniziative attuale hanno uno
strano sentore di essere l’apripista per l’anno 2012, che si sta
sempre più avvicinando mentre bighelloniamo nelle vacanze potenzialmente
demoralizzanti di questo anno. Non sottoscrivo le previsioni di un’apocalisse
Maya, ma c’è qualcosa di agghiacciante nell’andazzo di questi giorni.
Occupy Wall Street è il modo naturale per dire a noi stessi di fare
un po’ di ordine, o una cosa del genere. Ciò vale molto di più rispetto
alla conta farlocca dei “posti di lavoro” e ai giochi di prestigio
della Federal Reserve sui tassi di interesse. Ha a che fare con
i limiti di complessità e col cacciar via il concetto che tutto sia
troppo grande per cadere. Cosa accadrà quando Occupare Wall Street
diventerà Occupare Tutto, Ovunque?
Fonte: Occupy Everything
10.10.2011
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE