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L’Unione degli Industriali e degli Imprenditori russi sta elaborando un piano di azione per creare un centro finanziario internazionale nel paese. Il suo consiglio direttivo si concentrerà sulla stesura dei documenti durante la prossima riunione. Nonostante il Ministero dello Sviluppo Economico che sottometterà il suo progetto entro agosto ritiene vitali alcune proposte, esso afferma di non relazionarsi direttamente sulla questione, cioè sulla fondazione del centro. La lista di progetti dell’Unione integra idee che vanno dalla fondazione di una Opec del gas all’abbassamento della tassa sui profitti.
La commissione bancaria dell’Unione degli Industriali e degli Imprenditori russi ha ieri approvato due documenti volti alla fondazione di un centro finanziario internazionale in Russia. Vladimir Putin, e poi Dmitry Medvedev, hanno sostenuto la sua creazione sin dalla seconda metà del 2007. Il ministro per lo sviluppo economico Elvira Nabiullina sottometterà al governo, entro il 1 agosto 2008, il progetto per la creazione di questo centro entro il 2020.
L’idea dell’Unione degli Industriali e degli Imprenditori russi comprende un certo numero di azioni immediate e a medio termine. Secondo l’interpretazione dell’unione, il centro può essere creato se il rublo diventa una valuta di riserva globale. Uno dei suoi scopi sarà l’investimento del denaro di fondi sovrani in strumenti finanziari circolanti in Russia, e si occuperà delle transazioni internazionali dell’industria dell’energia elettrica e degli alimenti (soprattutto grano).
In sostanza il progetto dell’unione promuove idee popolari presso il Ministero per lo Sviluppo Economico dal tempo di German Gref e attualmente discusse dai maggiori burocrati del paese, compreso il vice premier Igor Sechin. La posta in gioco è il trasferimento ad una base in rubli degli accordi di esportazione delle compagnie estrattive russe e lo sviluppo di scambi internazionali di beni in Russia tramite l’acquisto di sedi chiave del commercio nell’unione europea (Germania, Svezia), Asia centrale Kazakhstan), Asia sud orientale (Vietnam) ma senza entrare in competizione con i mercati di New York e Londra.
Personaggi del Ministero dello Sviluppo Economico ritengono vitali e le proposte degli imprenditori russi ma specificano che diverse di esse “non hanno nulla a che vedere con la creazione di un centro in Russia” e che la possibilità di implementazione di alcune di esse è molto bassa e, perciò, il ministero difficilmente aggiungerà tali proposte al suo progetto.
Titolo originale: “Moscow to Be in the Center of Global Finance”
Fonte: www.kommersant.com
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18.07.2008
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ALCENERO