Alle ore 17 le prime persone arrivano in Piazza Fontana, il primo ritrovo in origine, un po’ per parlare, un po’ per conoscersi e per scambiarsi idee. Oggi il clima è ottimo e ventilato.
Si formano i primi gruppi, sappiamo che la partenza del corteo sarà alle ore 18. Si passerà per il Duomo dove altri si uniranno al corteo. E’ stato così anche altre volte, ma questa volta prima della partenza succede una cosa poco piacevole. In Duomo sappiamo che c’è un palco per il movimento 3V, che la gente conosce, ma a loro si è unito “Ancora Italia” che è un partito politico. Un tale già visto nelle manifestazioni precedenti, abbastanza egoriferito e narciso prende la parola per proporre alle persone di fermarsi al Duomo, dove lui è atteso per un intervento, e chiede alle persone di aspettarlo. Tutto gira intorno a lui, ma per piacere!
Allora io chiedo ad un attivista di prestarmi il suo microfono e cassa per parlare e mi sento in dovere di dire che il corteo è apartitico, itinerante e popolare. La gente applaude, lui vuole interrompermi e ribattere. Io non mi faccio interrompere affatto e gli rispondo che ha parlato anche troppo e troppo spesso. Lui prende la parola dopo di me e propone una votazione per decidere se andare con lui o no, ma la maggioranza dice no. Così il corteo si posiziona con gli striscioni in testa insieme ai cartelli più grandi ed il corteo si incammina verso Piazza Duomo. Sono molte le forze di polizia schierate sia in Piazza Fontana che in Duomo. Sono presenti molti studenti universitari e lavoratori. Gente di ogni fascia d’età, molti dai paesi limitrofi vogliono esserci e partecipare. Giunti a lato del Duomo vediamo le bandiere fluttuare nel vento alla nostra destra, ma si tira tutti dritto. Piazza Duomo non è ancora piena. Il corteo imbocca Via Torino, chi cammina ai lati, ci osserva, ci fotografa o filma.
Il corteo è lunghissimo e tutta via Torino è occupata, arriviamo in Corso di Porta Ticinese e la percorriamo fino a Piazza XXIV Maggio, e poi da lì imbocchiamo la Darsena dal lato che porta sui Navigli. Saremo almeno 20.000, ma anche di più, e considerando che è Agosto è un ottimo risultato. Lì persone al gazebo del Movimento cinque stelle ed alcuni manifestanti si beccano, parte un tafferuglio, io sono indietro e non assisto direttamente. Quando arrivo alcuni del corteo fanno segno di proseguire e lasciar perdere. I “cinque stelle” diranno che il gazebo è stato distrutto, io ho visto che è stato solo buttato giù su un lato a spintoni. Adesso percorriamo il lato dei navigli dove ci sono assembramenti ovunque, per l’aperitivo, ma è diverso certo! Imbocchiamo Via Vigevano in direzione Porta Genova, giunti al Piazzale di Porta Genova molte forze dell’ordine sono schierate, agenti della celere soprattutto.
Non ci lasciano solcare Via Casale, piena di locali. Alcuni passanti ci guardano impauriti, cosa mai potremo farvi, togliervi l’oliva dal Martini? Spettinarvi dopo la messa in piega?
Così, anche se forse sarebbe stato meglio girare a destra verso Corso Colombo e poi verso Corso Genova in direzione del centro, svoltiamo a sinistra ed una ristoratrice esce a sorriderci e ci dice che non chiede nessun green pass, chiamato scherzosamente in manifestazione green pazz, o green naz , o green cazz.
Arriviamo all’altra sponda del naviglio, la gente è fuori a bere ed alcuni ci osservano, altri sono scocciati e si spostano, diamo fastidio. La luce perde di potenza, ed arriva la sera. Siamo tutti in fila, qualcuno sale sul ponte di ferro che sovrasta il naviglio per filmarci meglio. Hanno fatto video molto belli, con un ottimo montaggio e si trovano già in rete la sera stessa. Il corteo prosegue lungo tutto il naviglio , fino a recarsi in direzione Cadorna. Poi raggiungeranno la sede Rai per il presidio fisso.
Milano non arretra di un millimetro, caparbia ed orgogliosa c’è e ci sarà sempre di più. Già da Settembre le presenze aumenteranno, con le migliaia di studenti universitari, i comitati di genitori, presidi, insegnanti e lavoratori.
Milano c’è! Ed io sono fiera di te Milano!
Milano, 28/08/2021
di Patrizia Ligabo’ revisione e pubblicazione a cura di Giulio Bona per ComeDonChisciotte.org