La quinoa, antico alimento delle popolazioni andine ormai facilmente trovabile anche qui da noi e ben impiegabile nella nostra cucina per la sua grande versatilità, ha mostrato di svolgere un’azione positiva sulle concentrazioni sieriche di lipidi, come documenta una recente metanalisi condotta su cinque studi randomizzati controllati.
I risultati della metanalisi, infatti, hanno evidenziato che il consumo di quinoa in quantità superiori a 50 g/die per un periodo superiore a sei settimane ha ridotto in modo statisticamente significativo i livelli sierici dei trigliceridi. L’effetto sulle concentrazioni di colesterolo HDL e LDL non è risultato invece statisticamente significativo.
La quinoa è ricca di proteine ed è anche un’eccellente fonte di minerali, tra cui calcio più biodisponibile di quello contenuto nel latte. Ha quindi effetti benefici sulle ossa, ma un’altra sua importante proprietà è che aiuta a rafforzare i reni. Secondo la filosofia medica orientale l’energia renale è in gran parte un fattore ereditario, ma si può fare molto per potenziare questi organi mangiando gli alimenti giusti, come appunto la quinoa.
Essendo questi chicchi privi di glutine, vanno bene anche per i celiaci o per coloro che presentano solo una temporanea intolleranza a questa sostanza. Invece l’elevata concentrazione dell’enzima alpha-amilasi rende i carboidrati presenti nella quinoa più digeribili rispetto a quelli dei cereali di largo consumo.
È necessario lavare molto bene la quinoa prima di cucinarla finché l’acqua non risulti chiara e limpida (utile un retino a maglie strette): questo permette di eliminare le saponine che conferiscono un sapore amaro ai semi e, se ingerite, possono alterare la permeabilità della mucosa intestinale.
Per ogni parte di quinoa (io considero come misura una tazzina da caffè per persona) aggiungere 3-3,5 parti di acqua. Cuoce in 8-10 minuti dall’ebollizione. Una volta spento il fuoco si fa riposare 10 minuti con il coperchio. È pronta quando ha assorbito interamente l’acqua. È ottima abbinata a verdure fresche, cipollotti, olive, piselli e tonno oppure insieme a verdure stufate o spezzatini di carni.
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VB