Luce e bellezza (vita sospesa)

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DI PANAGIOTIS GRIGORIOU

Greekcrisis.fr

In Grecia sempre meno persone lavorano, ma Tsipras e compagni indicono un “Garden party”, dopo avere ceduto alla Troika i beni pubblici. Il governo conduce battaglie cosmetiche con la Chiesa Ortodossa, ma gli stranieri dettano perfino quanto durano le messe e vietano le processioni. Attaccano le radici stesse della vita e della cultura greca, oltre che, più prosaicamente, si appropriano di interi pezzi di paese, come l’area del vecchio Ellinikon, l’aeroporto di Atene, per farci – loro o le famiglie greche loro protette – speculazioni edilizie. E alla fine, ci si mette pure il tempo. Ma dopo la tempesta, tornano luce e bellezza, almeno nell’orizzonte.

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Sotto l’Acropoli… la vita si presenta talvolta come un altrove più lontano. Certezze e incertezze camminano mano nella mano ed entrano in collisione. i miei amici, toccati dalla così detta “crisi” lasciano ormai solo le piume dietro di sè, camminando per questa via così stretta e… a senso unico, per così dire. Il nostro Panagiotis P. ci ha lasciato nel maggio scorso ed ecco che già Stavros lamenta di essere troppo spesso paralizzato da “emicranie ed altri tipi di cefalee, con vertigini che non hanno trovato una causa. La Grecia … questo cielo così basso e cupo pesa su di me come un coperchio. Da sette anni è così.” Mi dice.

 

Lavoretti, Atene ottobre 2016
Lavoretti, Atene ottobre 2016

 

Nelle stradine, tentacolari, del centro di Atene si osservano i piccoli lavori di manutenzione con tutta la considerazione che merita una qualunque forma di lavoro, di questi tempi. La vita quotidiana si è decisamente installata nel bel mezzo dell’inanità imposta (a livelli sempre maggiori), con un cambiamento di regime servito come su un piatto d’argento dai successivi memoranda dal 2010, per cui le strategie di vita e di sopravvivenza si adattano come possono.  

Qualche giorno fa ho incontrato S. nello studio di una radio dove eravamo entrambi invitati in qualità di … analisti della situazione greca ed internazionale, in un programma che andava in onda, ovviamente, a tarda notte. “Alla vigilia del 15 agosto… ci hanno tagliato l’elettricità perchè non possiamo più pagare le fatture. Ho mandato una mail di fuoco per ottenere … un compromesso e riavere la corrente elettrica. Siamo tornati all’età della pietra…” così ci confidava con la giusta dose di umorismo, in un dialogo fuori onda. Giornalismo contro corrente. Bella analisi!

“Noi rimborsiamo oggi per poi trovarci più debitori di prima” si legge su un cartello tenuto da un uomo vestito da clown… piazzato davanti a un negozio vicino a Piazza della Costituzione (Syntagma). Ma i nostri turisti di ottobre, felici di essere sfuggiti alle folle estive, non sanno il greco.   
Gli ateniesi, quando possono, corrono al mercato centrale per procurarsi l’unica carne disponibile a 2,99 euro al chilo. Degli egiziani, residenti da più di trent’anni in Grecia, hanno corretto il loro cartellone, ma non sappiamo l’arabo; si distinguono comunque le foto evocative delle Piramidi, del Partenone … con mucche e capre. C’è tutto l’essenziale. Sequenze di vita, con tutta la loro fluidità.

Rimborsiamo oggi per poi essere più debitori di prima. Atene
Rimborsiamo oggi per poi essere più debitori di prima. Atene
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L’unica carne a 2,99€/kg. Atene, ottobre 2016
Sequenze di vita fluida. Atene ottobre 2016
Sequenze di vita fluida. Atene ottobre 2016


In un vecchio caffè, si commentano le notizie del giorno come quelle del nostro passato remoto. Alla rinfusa, si parla della presenza troppo frequente di sottomarini turchi nel mar Egeo e del decesso di uno di loro in quartiere “lui stava messo peggio di noi, però” e, infine, anche delle recenti (successive) diminuzioni delle pensioni.

“Tutto ciò è talmente senza senso. Ho lavorato cinquant’anni ed ecco che, al momento della pensione, la sola via di fuga che mi resta è stare al caffè… E in più, quando lavoravo potevo venire qui e prendermi un piatto, degli spuntini, un doppio ouzo. Che vita è questa, dove si vive come cancellati …? Non è meglio morire? Perchè no? I nostri, i pensionati che hanno manifestato ad Atene … hanno conosciuto i gas della polizia di Tsipras, mentre lui organizza i suoi cocktails con la sua banda di truffatori, i suoi deputati. Che paese!”

L’odierno pseudo potere “governativo” ha volontariamente perduto ogni senso della realtà, non sa cosa succede nel paese, ignora tutto ad eccezione della propria sopravvivenza “politica”, sinonimo di una certa agiatezza economica, accompagnata, come accade ovunque in simili circostanze, dall’estremo cinismo dei “parvenu” [NdT: il termine più adatto è quello originale, usato anche in italiano]. I parlamentari di SYRIZA e ANEL incarnano ormai completamente il ruolo di una compagnia teatrale di giro… che si esibisce al teatro ambulante del cretinismo dato per vincente.

 

Alexis Tsipras ‘Garden-party’. Atene, ottobre 2016
Alexis Tsipras ‘Garden-party’. Atene, ottobre 2016
Alexis Tsipras ‘Garden-party’. Atene, ottobre 2016
Alexis Tsipras ‘Garden-party’. Atene, ottobre 2016

 

I greci oramai non possono che osservare, e osservano tutti i gesti dei … commedianti, controfigure di esseri viventi. Quando il corteo dei pensionati si avvicinava alla residenza ufficiale del Primo Ministro, il Palazzo Maximou [ndt: il palazzo del governo] “le forze dell’ordine hanno caricato verso di noi vecchi”. Ultimo Tsiprismo che ha provocato in Grecia una profonda impressione e pure un certo disgusto… che si aggiunge agli altri disgusti pregressi.

Durante questa stessa (ultima) settimana Alexis Tsipras ha ricevuto nel “suo” Palazzo Maximou i rappresentanti dei giudici e questi ultimi si sono accertati (loro dichiarazioni ai media) che i loro trattamenti, indicizzati a quelli dei deputati (pensioni comprese), non fossero toccati dai tagli che colpiscono tutte le altre categorie socio-professionali del paese. Ciò fa riferimento a un discorso che perdura nel tempo, nel quale la così detta “giustizia” in Grecia non è mai stata (sufficientemente) all’altezza della situazione quando si trattava di difendere l’interesse comune di fronte ai memoranda incostituzionali, oppure semplicemente di difendere l’interesse comune.

Tsipras "garden party"
Tsipras “Garden party”

 

In questa stessa settimana di tutte le parodie, Alexis Tsipras ha invitato il gruppo dei deputati di Syriza e ANEL per un “Garden Party” al Palazzo Maximou. Tra questi … festaioli, alcuni hanno suonato il pianoforte, sia chiaro, il “loro” pianoforte con la “loro” musica, mentre i Greci sperimentano tutt’altra musica, alla loro maniera. In seguito, il così detto “Capo dell’Esecutivo” ha prolungato … la sua serata in compagnia di un gruppetto di giovani deputati di Syriza in un bar di uno storico quartiere borghese di Atene…la nave è già affondata, ma la crociera continua.

Le foto del “Garden Party” sono state pubblicate subito dalla stampa, marionette sorridenti e cinismo trionfante da parte di quelli che nemmeno comprendono che i “minima moralia” [ndt: in latino anche nell’originale]  sarebbero di non farsi troppo vedere per non aggravare la loro situazione. Questo è ciò che provano larga parte dei Greci a seguito della pubblicazione delle foto in questione.

La supposta vita quotidiana continua la sua strada, che segna la nostra “rotta” [ndt: gioco di parole francese, tra le parole “route”=strada e “déroute”=rotta, intesa in senso militare, come ritirata scomposta ad es. “esercito in rotta”] Atene diventa una città – museo sia per i suoi negozi e le attività chiuse sia per le sue incomparabili bellezze antiche. Segno dei tempi, l’istituto Goethe organizza una mostra fotografica sulla rotta dei migranti attraverso i Balcani, mentre una piccola scuola, la”Bobo’s Academy” si fa pubblicità promuovendo i suoi corsi di… animatore di strada “ incluso clown” visto che non resta più molto altro da fare per guadagnarsi da vivere… salvo che essere deputato, per esempio.

La vita supposta quotidiana
La vita supposta quotidiana, Atene, ottobre 2016
Negozio chiuso Atene, ottobre 2016
Negozio chiuso Atene, ottobre 2016
Bobos academy, Atene 2016
Bobos academy, Atene 2016
Institut Goethe, “sulla rotta dei migranti” et “Affittasi”. Atene, ottobre 2016

In questi questi ultimi tempi, gli ”tsiprosauri” al governo hanno scatenato una (presentata come) polemica con la Chiesa ortodossa di Grecia a proposito dell’insegnamento della religione (e delle religioni) nelle scuole, in un paese dove la Chiesa non è separata dallo Stato… salvo che lo Stato è nelle mani dei mondializzatori e la Grecia non è più un paese, ma un territorio neo-colonizzato, amministrato dall’estero scelto fra i tanti col fine di applicare la sperimentazione olistica e totalitaria della “governance planetaria”.

Nei … territori dove la Chiesa non è affatto separata dallo Stato… i mondializzatori del supposto nuovo ordine mondiale, altrimenti detti rappresentanti della Troika, hanno di recente preteso dal “governo” così come dalla Chiesa, di non far più suonare le campane al momento delle messe e di non far più effettuare la celebre processione pubblica dell’”Epitaffio del Venerdì Santo”. Durante questa cerimonia, i fedeli seguono la bara di Gesù con le candele accese in mano, facendo il giro della propria parrocchia, e poi il giro delle piazze centrali delle rispettive città; ogni chiesa fa la propria cerimonia ed organizza una processione accompagnata da una banda che intona canzoni funebri. Infine, i “Troikani” hanno anche chiesto alla Chiesa di accorciare la durata delle messe, soprattutto quelle della Settimana Santa (reportage della stampa Greca e Radio “Realfm” 4 ottobre 2016).    

Il diavolo si nasconde decisamente nei dettagli e questa incursione della Troika fino alle pratiche religiose concrete dei  Greci non riesce a nascondere la volontà di distruggere le specificità culturali (tra le altre) di tutto un popolo. E’ in questo modo che la mondializzazione non troverà più ostacoli. E on è necessario essere un praticante dell’Ortodossia per vedere in queste richieste anche un tentativo di destabilizzazione dell’asse geopolitico (reale o comunque presente nelle mentalità dei due popoli) tra la Russia e la Grecia.

Chiesa di Atene, ottobre 2016
Atene dei turisti, ottobre 2016
Bene storico… del 1910. Atene, ottobre 2016

Alla fine, secondo me, questo affare … presunto motivo di frizione tra gli Tsiprosauri e la Chiesa, serve come cortina fumogena affinché i media (già agli ordini dei creatori di caos) non facciano parola del crimine politico (o crimine e basta) posto in atto dal “governo” SYRIZA/ANEL ovvero la cessione di tutte le aziende municipali (e regionali) di distribuzione dell’acqua potabile in Grecia, attraverso l’Ipercassa (sorta di Treuhand) alla quale sono state cedute per 99 anni tutti i beni di proprietà dello Stato (Memorandum Tsipras).

Nello stesso ordine di idee e di fatti, i responsabili del Centro medico volontario di Ellinikon (sud di Atene) hanno denunciato con un comunicato pubblico, la scorsa settimana, la vendita (privatizzazione) del vecchio aeroporto di Atene e del relativo terreno, ricordando nel contempo come fino al 2015 SYRIZA era tra quelli che sostenevano, all’apparenza, la lotta degli abitanti e della maggioranza dei politici locali contro questa “vendita”, in realtà … un vero e proprio regalo ai sedicenti “investitori”.

“Dall’estate scorsa il governo si è impegnato in una vera e propria maratona di propaganda, in collaborazione con i ben noti centri della disinformazione, per sbriciolare la resistenza della società di fronte alla distruzione che si può dire completa che avrà luogo su quello che si definisce il fronte mare di Atene, e soprattutto verso la sorte riservata al vecchio aeroporto Ellinikon.”

Sotto l'acropoli
Sotto l’Acropoli, Atene ottobre 2016
Bistrot, Atene ottobre 2016
Bistrot, Atene ottobre 2016


“Stanno cercando con tutti i mezzi disponibili di convincerci del fondamento dei loro progetti. Sostengono che questa zona di 6,2 milioni di metri quadri, una così bella preda ai loro occhi, non sarà venduta per pochi spiccioli, ma sarà venduta, invece, ma a beneficio del paese, per un investimento che creerà decine di migliaia di posti di lavoro. Esaminiamo queste argomentazioni una per una, per farci un’idea più chiara.”

“Il prezzo fissato per l’acquisizione del vecchio aeroporto è di 915 milioni di euro, cioè 148 euro al metro quadro, e questo per una durata di 99 anni. Questa cifra verrà scomposta su un orizzonte di scaglionamento decennale, ed equivale all’incirca a … 12 giorni di interessi del debito pubblico Greco (infatti la cifra andrà direttamente a rimborso del debito e non confluirà nelle casse dello Stato). Il che significa, quindi, che noi vendiamo una superficie tre volte superiore a quella del Principato di Monaco … per rimborsare quasi niente.”  

“E quanto allo Stato, questo non solo non guadagnerà niente nell’affare, ma al contrario metterà i soldi di tasca propria, a causa della dismissione dei numerosi servizi pubblici, tra gli altri il più grande deposito di autobus di Atene, i Servizi Nazionali di Meteorologia, il Centro di ricerche marine, il Centro di controllo della motorizzazione civile, altre strutture e servizi dei comuni circostanti, le associazioni culturali, le Federazioni sportive e le nazionali olimpiche che utilizzano gli impianti di Agios Kosmas, il Centro di riparazioni per l’aviazione, le sedi della Polizia Stradale… e, ovviamente, anche il nostro Centro medico volontario, già oggi si sa che il ricollocamento di tutti questi servizi comporterà un costo totale di 614 milioni di euro”.

Guardia nazionale, Euzoni, Atene ottobre 2016
Guardia nazionale, Euzoni, Atene ottobre 2016
Armi del passato. Museo della guerra - Atene, Ottobre 2016
Armi del passato. Museo della guerra – Atene, Ottobre 2016

 “Secondo la legge 3943/2011 (Primo Memorandum) la società ‘Lamda Development’ detta ‘l’investitore’ non verserà più un solo euro di tasse e imposte, a causa del possesso di tale superficie. Dunque non si tratta di una vendita, ma di un furto, fatto alle spalle del popolo Greco, un piano concepito dal nostro attuale governo, cioè dalle stesse persone che solo due anni fa fingevano  di lottare … giustamente contro un tale … problema.

“Ci sono tanti di quei parametri in questa storia, che gettano luce su questi piani, mantenuti oscuri. Prima, nei dintorni del vecchio aeroporto, il promotore costruirà i suoi giganteschi Centri commerciali, che non saranno senza nefaste conseguenze per la vita economica delle città vicine, soprattutto per quel che riguarda la sorte dei piccoli commerci. In seguito, è previsto che i cittadini non possano più accedere al mare per 3,5 km. Il governo finge di avere riportato una … vittoria per avere ottenuto che rimanga l’accesso al mare per 1 km, che oggi c’è già. Dunque, il costruttore non regala niente, salvo che si prende 2,5 km di accesso al mare in esclusiva, più due marine e gli impianti sportivi … ereditati, costruiti a Ellinikon in occasione dei Giochi Olimpici, finanziati dallo Stato greco dall’alto di più di 400 milioni di euro”

“E infine, il che è piuttosto strano, l’azionista principale, cioè ‘Lamda Development’ è la famiglia Latsis; questi ultimi avevano … già addebitato allo Stato una somma di 2,5 miliardi di euro con il salvataggio della Eurobank. Dunque, come può accadere che questa famiglia … che non è stata in grado di salvare la propria banca, solo un paio di anni dopo si presenta sotto l’apparenza di un nuovo investitore e noi gli perdoniamo tutto?”. Comunicato del Centro medico volontario metropolitano di Ellinikon.

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Porto dell’isola di Poros, 8 Ottobre 2016.

 

Porto dell'isola di Póros... veliero francese, 8 Ottobre 2016
Porto dell’isola di Póros… veliero francese, 8 Ottobre 2016

Sotto l’Acropoli… o nelle isole greche, la vita si presenta talvolta come da un lontano altrove.

Certezze e incertezze camminano mano nella mano ed entrano in collisione, e ci si mette pure il tempo!

Un recente rapporto della Banca Nazionale di Grecia… prevede la chiusura del 40% delle piccole o medie imprese e dei negozi (rimanenti) nel paese, e intanto, come se non bastasse, sull’isola di Poros, i pensieri e tutte le discussioni girano naturalmente intorno alla catastrofe causata da una tempesta breve e violenta (trenta minuti) che ha colpito il Golfo Saronico la sera del 7 ottobre. Il fenomeno è arrivato bruscamente e il vento ha velocemente raggiunto punte di 68 nodi, come hanno potuto notare gli sfortunati interessati.

“Non potevamo fare granchè, umanamente parlando, per evitare i danni, come la perdita totale delle barche ormeggiate. Solo due skipper hanno avuto la buona idea di prendere il largo in anticipo e restare di fronte, alla fonda nella baia. E’ la vita, ed è il tempo! Le barche sono state gettate contro i moli… in un caos totale!” racconta un marinaio incontrato sul posto l’indomani. In quei momenti una sfortunata barca francese è stata affondata, senza nè morti nè feriti. Dopo, cielo terso, orizzonte aperto a perdita d’occhio, luce e bellezza!  

“Che sia permesso, vi prego, di parlare in nome della chiarezza e della trasparenza. E’ in questi due stati che si è definito lo spazio dove ho vissuto e dove mi è stato dato di completarmi; stati che io ho poco alla volta compreso come parte della mia identità e del mio bisogno di esprimermi. E’ cosa buona e giusta che ad ognuno sia assegnata la propria esperienza personale e la virtù della sua lingua e ciò diventi arte. E ancor di più quando i tempi sono cupi che è bene avere delle cose la visione più larga possibile” Odisseas Elytis, discorso all’Accademia di Stoccolma per il premio Nobel 1979 per la letteratura.

Si scruta allora il mare e l’orizzonte, che è bene avere delle cose la visione più larga possibile.

Si scruta il mare e l’orizzonte. Golfo Saronico, Ottobre 2016
Si scruta il mare e l’orizzonte. Golfo Saronico, Ottobre 2016



Panagiotis Grigoriou

Fonte: www.greekcrisis.fr/

Link: http://www.greekcrisis.fr/2016/10/Fr0534.html#debUI

11.10.2016

 

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di FRANZ

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