DI WAYNE MADSEN
WMR
Abbiamo appreso dalle nostre fonti d’informazione nel Libano che laggiù il governo si è da poco reso conto di quanto l’infiltrazione dei servizi d’intelligence israeliani in tutti i gruppi politici del Paese abbia raggiunto livelli mai sospettati prima.
Soddisfatto per la penetrazione del mondo cristiano e druzo nel paese, il Mossad israeliano ad oggi si è introdotto nelle più alte cariche dei partiti sunnita e sciita. Il Libano ha recentemente accusato di spionaggio il generale, ormai in pensione, Fayez Karam, per aver rivelato informazioni segrete al Mossad. Karam è un membro di spicco del Movimento Patriottico Libero, fondato dal generale, anch’egli in pensione, Michel Aoun, alleato di Hezbollah.
Nella foto: Saad Hariri
Tra i partiti politici “conquistati” dall’Intelligence israeliana c’è il Movimento del Futuro del primo ministro Saad Hariri, succeduto al padre Rafic Hariri, assassinato da un autobomba a Beirut nel 2005. Si ritiene che molto presto il tribunale speciale per il Libano accuserà Hezbollah di essere il mandante dell’assassinio. Ma il leader del partito sciita, Hassan Nasrallah, ha di recente annunciato che il gruppo aveva tra le mani prove video proveniente da droni israeliani, le cui immagini mostrano che le forze di difesa israeliane hanno seguito Hariri prima dell’omicidio.
Il procuratore capo del tribunale, il canadese Daniel Bellemare, ha richiesto le prove custodite da Hezbollah. Tuttavia, siamo venuti a conoscenza del fatto che lo stesso Bellemare è sospettato dai servizi segreti libanesi di aver intrecciato precedentemente contatti stretti con alcuni agenti della CIA e del Mossad. È già stato reso noto il sospetto nei confronti di Bellemare per aver autorizzato e presentato intercettazioni telefoniche che inchiodano Hezbollah. Probabilmente Bellemare vuole servire su un piatto d’argento la prova schiacciante al Mossad, così che gli Israeliani possano scoprire l’origine della fuga dei video considerati confidenziali e riservati.
Altrettanto importante è il fatto che il Mossad sta preparando il successore al leader politico schiita Nabih Berri, l’attuale presidente del parlamento libanese. Tale operazione è attivamente sostenuta dall’Arabia Saudita, un Paese la cui alleanza con Israele è sul punto di diventare di dominio pubblico.
Secondo le nostri fonti in Libano, dopo l’accusa ad Hezbollah per l’assassinio di Hariri, Israele e gli USA ora per aiutare l’ONU possono contare su un’organizzazione, una rete sunnita, che si estende dalla valle del Bekaa al Libano. Tra i componenti c’è un membro della famiglia Ziad al-Jarrah, uno dei presunti responsabili dell’11 settembre.
L’intelligence libanese ha ricollegato la famiglia in questione, che viene dalla valle della Bekaa, ad una rete sostenuta da alcuni Sauditi salafisti tra cui alcuni membri di Al-Qaida. L’obiettivo è colpire gli shiiti del Libano in seguito alle accuse avanzate da Bellemare contro Hezbollah. L’intelligence libanese ha scoperto che i membri di questa rete salafista/Al Qaida sostenuta dal Mossad ha in passato colpito i più alti dirigenti shiiti in Iraq. Noi sappiamo che Ziad al-Jarrah è stato usato dal Mossad, dalla CIA e dai servizi segreti sauditi come ‘fantoccio’ per l’intrigo dell’11 settembre, proprio come hanno fatto in Iraq e altrove per mantenere vivo il mito d’Al Qaida e Osama bin Laden.
Sebbene fosse ancora in uno stato embrionale negli anni 80’ e 90’, questa rete è servita al Mossad e alla CIA per spiare i gruppi palestinesi del Libano, così come la Siria durante la sua occupazione.
La rete di spionaggio israeliana si estende anche in Siria. Le nostre fonti libanesi ci informano che l’anziano vice-presidente siriano Abdel Halim Khaddam, che aveva accusato il suo presidente Bachar al Assad per aver ordinato l’assassinio di Hariri, è sostenuto tatticamente da Israele e USA. Khaddam che guida il Fronte di Salvezza Nazionale (FSN) in esilio, cerca di eliminare Assad. Il FSN riceve un sostegno non soltanto dall’intelligence israeliana e USA, ma anche da quelle francese e tedesca. Il Fronte Nazionale ha uffici a Bruxelles, Berlino, Parigi e Washington, ed è sospettata di agire dietro le quinte con Bellemare nel reperire prove e formulare capi d’accusa contro Hezbollah per l’assassinio di Rafic Hariri. Tuttavia i tentativi precedenti per incastrare Assad e i generali libanesi pro-siriani, accusati di omicidio, non hanno avuto riscontro per mancanza di prove credibili.
Titolo originale: “Israeli intelligence infiltrated throughout Lebanese government
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Fonte: http://www.waynemadsenreport.com/
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23.08.2010
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di MARTINA PALAZZO