Firenze – Amburgo, 9 gennaio 2022.
Prima delle valigie Silvia, insegnante di lingua in vacanza in Italia, deve farsi il tampone, un’attestazione necessaria per salire sull’autobus che la porta ad Amburgo.
La compagnia in questione è la Flixbus, società tedesca low cost, quando scatta il primo controllo che avviene alla partenza nella città di Firenze. La prima ad essere esclusa dalla corsa verso casa è una signora perché senza booster, ovvero senza la terza dose di siero anti Covid-19. Cala il silenzio tra i passeggeri che guardano indifferenti l’accaduto. Il viaggio verso Amburgo inizia.
È la sera del 9 gennaio, ma dal 10 gennaio il viaggio dall’Italia alla Germania non inizia senza un documento che attesti la vaccinazione anti-Covid 19 ancora valida o la guarigione. Un’attestazione contenente dati sensibili, un lasciapassare che non dimostra dati sanitari come un’analisi del sangue che attesti gli anticorpi necessari a prevenire un’infezione, ma l’avvenuta inoculazione di un siero o la guarigione stabilita per mezzo di un tampone.
Attraverso l’Austria l’autobus arriva alla frontiera della Germania, quando sale la Bundespolizei, polizia federale tedesca per il controllo dei documenti, quali documenti d’identità e avvenuta inoculazione anti Covid-19 o guarigione. Gli uomini salgono e fotografano i documenti di tutti i passeggeri. Silvia si appella al suo tampone negativo e alla partenza che è avvenuta il 9 gennaio, il giorno prima dell’inizio delle ulteriori restrizioni.
Dopo la polizia federale arriva per Silvia, un altro stop nella città di Stoccarda, alle 9.25 arrivano i doganieri della Zollbeamte. Silvia e gli altri passeggeri vengono fatti scendere e messi in fila sul marciapiede ognuno con la propria valigia a cui viene richiesto di aprirla per verificare il contenuto. I doganieri sono in dieci, muniti di cani antidroga che oltre al controllo dei bagagli, iniziano un’esercitazione cinofila. Uno dei doganieri inserisce una busta contenente polvere bianca, nella valigia di Silvia che rimane attonita chiedendo il motivo di tale azione. Il doganiere risponde che si tratta di un’esercitazione per il cane lì presente. Silvia ribatte che “la stanno facendo passare per una trafficante” e che suo padre anziano la attende ad Amburgo e potrebbe rimanere sconvolto da questa operazione di cui non si comprende l’esito.
Dopo qualche ora l’autobus riparte per arrivare finalmente a casa. Durante il viaggio, Silvia vive uno stato di ansia continua, le sembra di essere in una guerra, e l’impressione è quella di oltrepassare una frontiera per entrare in un paese extraeuropeo e i controlli serrati ricordano quelli di un conflitto.
L’arrivo a casa non è esente da altri controlli, il primo la quarantena di 10 giorni per avere viaggiato in Italia che dal 1 gennaio 2022 è stata definita zona ad alto rischio dalla Germania.
Il 25 novembre secondo lo Stato Federale di Amburgo, il Bundesland, lo stato di emergenza viene dichiarato come epidemia anziché pandemia. Le regole e lo stato di emergenza vengono definiti dagli stati federali tedeschi in base alle terapie intensive occupate.
Silvia è un’insegnante di lingua e durante questa emergenza in Amburgo, può andare solo in farmacia, a lavoro e a fare la spesa. Ogni giorno si sottopone a un tampone per accedere a lavoro, veicolato attraverso una mail di attestazione di positività o negatività al sars-Cov-2 al dirigente scolastico della sua scuola. Nello stato di Amburgo i tamponi sono gratuiti per tutti, a differenza del primo periodo quando erano a carico del lavoratore non vaccinato. La decisione è stata presa dopo la constatazione che le persone vaccinate contro il virus, possono contrarre la malattia e quindi contagiare gli altri. Ma principalmente si tratta di una mossa politica con l’obiettivo di non creare dissapori con chi si è sottoposto all’inoculazione liberamente o con la coercizione e il ricatto da parte delle istituzioni. I vaccinati in Germania si sottopongono al tampone due volte a settimana, chiamato lo Schnelltest. Questi possono entrare all’interno dei musei, teatri ed eventi solo con il tampone preventivo. Le misure adottate dallo stato federale di Amburgo si dividono in: 2G (Geimpft, Genesen) vaccinato e guarito, in 2G Plus (Geimpft, Genesen, + getestet), vaccinato e guarito, 3G (Geimpft, genesen, getestet), vaccinato, guarito e testato.
Silvia può prendere l’autobus per recarsi al lavoro con il 3G, se ne fosse sprovvista non può salire. Appena arrivata dal suo viaggio in Italia, secondo le disposizioni dello stato federale di Amburgo, Silvia deve sottoporsi ad una quarantena di 10 giorni. La quarantena non è retribuita per i non vaccinati e neanche l’assenza da malattia da Covid-19. Silvia è un’insegnante con un contratto a tempo indeterminato, non ha quindi secondo le regole dello Stato federale di Amburgo, diritto alle cure retribuite nonostante la contribuzione versata nel caso si tratti di una persona che ha scelto liberamente di esercitare il diritto alla cura diversamente dall’inoculazione di un siero ancora in sperimentazione.
La Germania vanta come molti stati appartenenti all’Eurozona, la drastica riduzione dei posti letto in terapia intensiva nelle strutture sanitarie. Le cliniche private hanno invece riservato i posti letto, ai clienti paganti nel caso di necessità. Questa operazione ha comportato una diminuzione dei posti disponibili per chi doveva sottoporsi ad un intervento e altre cure, in tal modo il proprio fatturato non ha subìto perdite, perché molti letti sono rimasti vuoti. Dei posti occupati, la clinica universitaria di Amburgo, conferma tramite un informatore, che l’80 per cento dei ricoveri in terapia intensiva sono vaccinati.
In Germania alle persone che si recano in ospedale non vengono richiesti i dati sulla vaccinazione, ciò non permette di raccogliere i dati reali, e dove non si hanno informazioni si contano nelle file dei non vaccinati.
La Germania conta al momento secondo i dati dell’RKI Robert-Koch-Institut, il 67 per cento di popolazione inoculata. Ad oggi nel mese di gennaio si stima l’occupazione delle terapie intensive al 13 per cento.(1)
Silvia vive e lavora ad Amburgo la città che ha avuto come sindaco l’attuale cancelliere tedesco, Olaf Scholz proveniente dalle file dell’SPD, partito socialdemocratico di Germania e vice cancelliere ed ex Ministro delle Finanze dal 2018 al 2021. Un personaggio che si è espresso sull’attuale pandemia con parole aggressive nei confronti di coloro che non hanno intenzione di sottoporsi ad un trattamento sanitario non obbligatorio per legge: “Faremo tutto il necessario, non ci sono linee rosse per il governo federale”.(2)
Insieme alle statistiche e alle regole, Silvia svela i suoi dubbi e le sue esperienze di amici e conoscenti che hanno subìto perdite improvvise dovute alla vaccinazione: uno dei tanti lati oscuri di questa operazione mondiale. Come in Italia l’argomento è assolutamente nascosto, mai affrontato in termini medici e giuridici. Ma la preoccupazione e le manifestazioni di dissenso in Germania ed in Amburgo non sono mancate. (3)
Nonostante le regole antisociali, le restrizioni e la cosiddetta protezione dalla vaccinazione anti-Covid-19, siamo di fronte ad un disastro sociale economico e sanitario mai visto che colpisce tutta l’Eurozona e l’Europa. Un disastro annunciato da tagli al settore pubblico e alla svendita di settori strategici, ai mancati investimenti e all’economia basata sull’esportazione che proprio in questi due anni affonda l’economie.
Silvia è un’insegnante tedesca di lingua che ci racconta la sua storia che è poco diversa da quella italiana, almeno nella propaganda e nella coscienza di molte persone contagiate da questa guerra di parole che ogni giorno proviamo a combattere anche con le parole di Silvia.
Il 15 gennaio 2022, lo stato federale di Amburgo stringe il cappio: l’attestazione per i guariti si riduce a tre mesi. (4.)
di Laura Gineprini
1. https://www.rki.de/EN/Content/infections/epidemiology/outbreaks/COVID-19/Situationsberichte_Tab.html
2. https://www.tagesschau.de/inland/scholz-regierungserklaerung-109.html
3. https://www.ndr.de/nachrichten/hamburg/coronavirus/Corona-Polizei-loest-Versammlung-vor-Hamburger-Kunsthalle-auf,corona9902.html
4. https://www.tagesschau.de/inland/corona-genesenenstatus-101.html