L'H1N1 NON E' IL VERO PROBLEMA DELL'UCRAINA

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blankDI F. WILLIAM ENGDAHL
Global Research

La catastrofe economica porta ad un deterioramento delle condizioni sanitarie

I decessi attribuiti in Ucraina dall’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) e dalle autorità ad una epidemia incontrollata di influenza suina, non sono le conseguenze dell’H1N1, un virus la cui esistenza non è mai stata dimostrata dall’OMS. La mortalità sembra essere una conseguenza del crollo dello stato di salute generale, così come degli approvvigionamenti di cereali base. E’ nelle condizioni preliminari di stabilità imposte dall’FMI all’Ucraina e non nella influenza suina, che dovremmo ricercare le cause.

Fatto decisamente rivelatore, da quando in seno all’Organizzazione Mondiale della Sanità a Ginevra l’estate scorsa, è stata presa la decisione politica di dichiarare il livello di pandemia dell’influenza A del virus H1N1 come una minaccia, non comprovata, contro l’umanità, sono misteriosamente spariti gli avvertimenti precedenti dell’OMS riguardanti l’epidemia di tubercolosi e i ceppi tubercolosi farmacoresistenti in Ucraina. E’ forse perche’ l’OMS, e la Big Pharma dietro di lei, preferiscono chiamare questa, influenza suina e vendere nuovi vaccini pericolosi, non testati, addizionati di coadiuvanti possibilmente mortali o invalidanti?

Nella foto: il Primo Ministro ucraino Yulia Tymoshenko Nelle definizioni recentemente aggiornate delle “cause di decesso” dell’OMS, la morte per tubercolosi o per disturbi polmonari si trova nella stessa categoria dei decessi per influenza. Il WHO (World Health Organization) International classification of diseas, ICD-10, capitolo 10, “Malattie del sistema respiratorio”, codice J09-18, raggruppa sotto un solo titolo: Influenza e Polmonite. La causa di decesso per tubercolosi non trattata è registrata come una polmonite e classificata negligentemente sotto la dicitura J09-18. Il sospetto è che questo sia avvenuto per ragioni politiche e che tutte le morti segnalate dall’aprile 2009, attribuite all’H1N1 dell’influenza A, siano di fatto dei decessi di pazienti che soffrivano di malattie polmonari gravi, come la tubercolosi non curata che si è trasformata in una polmonite mortale.[1]

Un numero record di tubercolosi

Nel febbraio 2008, l’OMS aveva pubblicato un avvertimento sulla propagazione mortale della tubercolosi in Ucraina. Secondo un dispaccio della Reuters del 26 febbraio 2008, l’OMS aveva dichiarato che, “I casi di tubercolosi farmacoresistenti esistenti sono registrati complessivamente ai tassi più elevati mai visti, in zone particolarmente vulnerabili della vecchia Unione Sovietica”.

Il rapporto dell’agenzia della sanità dell’ONU continua, “Sulla base dei dati provenienti da 81 paesi, l’OMS ha stimato che, ogni anno, quasi mezzo milione di persone nel mondo sono colpite da una forma di tubercolosi resistente a due o più dei principali farmaci utilizzati per il suo trattamento. Questo numero giustifica circa il 5 % dei 9 milioni di nuovi casi di tubercolosi ogni anno. Molto resistente alle cure, la forma di tubercolosi più difficile da curare è stata individuata in 45 paesi, e potrebbe essere presente in altri, dal momento che i dati disponibili dall’Africa erano estremamente limitati.”[2]

Il dottor Mario Raviglione, direttore dello Stop TB Department, dell’OMS ha dichiarato durante un colloquio telefonico, “Ecco da dove è nata la mia frustrazione: il mondo non prende seriamente questa epidemia. Ciò che mostra il rapporto è semplicemente che siamo in grande difficoltà in numerose regioni del mondo.”

L’OMS aveva riferito poi che Russia, Azerbaijan, Moldavia e Ucraina sono tra i paesi più duramente colpiti dalla tubercolosi farmacoresistente. Raviglione ha attribuito questo fenomeno ad anni di deterioramento socio-economico, allo smantellamento dei sistemi di sanità pubblica, alle condizioni di vita mediocri e ad altri fattori.

Secondo gli studi dell’OMS nel 2008, il più alto tasso di quella che viene chiamata tubercolosi multi-resistente, o TB-RMR, è stato registrato nella capitale dell’Azerbaijan, Baku, dove il 22 % di tutti i nuovi casi di tubercolosi sono stati segnalati in questa categoria. E’ il tasso più alto mai segnalato in una popolazione. Il rapporto dell’OMS ha mostrato che si era notato che la TB-RMR era stata eccezionalmente frequente in Moldavia (19% di nuovi casi di tubercolosi) oltre che in certe regioni dell’Ucraina, della Russia e dell’Uzbekistan.

Questo studio era il primo corposo rapporto dell’OMS sulla tubercolosi dal 2004. Le Americhe, l’Europa centrale e l’Africa hanno dichiarato le proporzioni piu’ basse di TB-RMR, fatta eccezione per Perù, Ruanda e Guatemala.[3]

Nel Novembre 2008, come condizione preliminare per il un prestito per la stabilizzazione d’urgenza, il Fondo monetario internazionale (FMI) ha preteso e continua ad esigere che il governo ucraino tagli i pagamenti delle pensioni come anche le spese pubbliche della sanità e di altri servizi, creando un terreno di povertà di massa per l’epidemia attuale dei decessi, provocati non dall’H1N1, come si crede, ma dalla tubercolosi virulenta.

Sfruttare il disastro

Ad aggravare la crisi, una penuria del raccolto minaccia l’Ucraina, la terra una volta considerata il “granaio d’Europa”. Secondo l’ SGS Services Agricoles de Genève, la società di ispezione agricola ufficiale, i danni degli insetti sono un problema grave in questa stagione del raccolto del grano nella regione del Mar Nero. Si segnalano che i danni degli insetti nei raccolti in Ucraina saranno in media molto elevati, del 4,6% e che in certe regioni dell’Ucraina, si attestano a non meno dell’80%.[4]

La ragione, secondo l’ SGS, è che oltre alle considerazioni di ordine climatico, c’e’ il fatto che gli agricoltori non hanno i soldi per comprare i pesticidi a causa della crisi economica del paese. Gli Stati Uniti e i fornitori di grano dell’UE non si preoccuperebbero di certo per le perdite dell’Ucraina. Eppure ci sono conseguenze potenzialmente disastrose per i prezzi in Ucraina, per il pane, alla base dell’alimentazione, e in più per la riduzione del livello nutrizionale di una popolazione già vulnerabile. Forse la GlaxoSmithKline [multinazionale farmaceutica N.d.t.] farebbe meglio a spendere le proprie energie nella ricerca di un vaccino contro il FMI.

NOTE

[1] OMS, Classificazione Statistica Internazionale delle malattie, versione 2007: apps.who.int/classifications/apps/icd/icd10online

[2] Will Dunham, Drug-resistant TB seen at record levels globally, Reuters, 26 febbraio 2008.

[3] Ibid.

[4] J. Borejan, Presentation at Global Grain 2009, 25 novembre 2009:
www.sgs.com/j_boerjan_presentation_at_global_grain_2009?viewId=641

Titolo originale: “Ukraine: H1N1 is not the Problem. Economic Catastrophe Conducive to Deterioration of Health Conditions

Fonte: http://www.globalresearch.ca
Link
04.12.2009

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di MICOL BARBA

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