DI GILLES BONAFI
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Ecco una legge fondamentale spiegata semplicemente e che è al cuore delle mie analisi economiche.
Tutte le organizzazioni sociali dipendono da una legge matematica fondamentale, la legge di Pareto, o, meglio, la legge della dominazione, che prova che in un qualsiasi sistema organizzato, un piccolo numero di persone si impossessa sempre della quasi totalità delle ricchezze a scapito degli altri.
Sul piano matematico, le rendite si ripartiscono così secondo una legge matematica decrescente ad andamento esponenziale. L’economista Moshe Levy spiega che “la legge di Pareto, lontana dall’essere universale e ineluttabile, non sarebbe altro che il modo di funzionamento specifico di una società egocentrica” e che “sono gli effetti stocastici (e non l’intelligenza e il lavoro) della concorrenza che arricchiscono alcuni a svantaggio della maggioranza, conducendo alla distribuzione di Pareto.” (Fonte)
Una società egocentrica dunque (finché si prova a capire il mondo, si finisce invariabilmente per trovarsi all’interno del cervello umano), che ha posizionato la banca al cuore del sistema economico. La riscossione degli interessi, interdetta da tutte le religioni [perché finiscono per ridurre il creditore ad uno schiavo (versetto 275 della seconda sura del Corano per esempio )] è diventata la regola.
Bisogna aggiungere che questa legge possiede un funzionamento frattale, cioè che questo principio si applica in seno al 20 % dei dominanti, etc, etc., e si assiste ad una iper-concentrazione del capitale nelle mani di solo alcuni.
L’economista Michel Chossudovsky ha d’altronde recentemente spiegato : « siamo arrivati a un punto di accumulazione del potere e della ricchezza che è senza precedenti nella storia, in un periodo molto molto breve… In fin dei conti, c’è una concentrazione del potere economico a un punto tale che chi deve prendere decisioni politiche ne è in qualche misura soggetto. Si diventa strumenti del potere economico e c’è nello stesso tempo una centralizzazione di questo potere.”
Una crescita esponenziale del capitale accumulato di cui la controparte è una crescita esponenziale del debito, il che porterà ineluttabilmente all’affondamento di questo sistema, con due esiti possibili :
– una dittatura contro « il migliore dei mondi », ciò che si potrebbe chiamare una démoctature [demodittatura] riassunta da Aldous Huxley.
“Uno Stato totalitario davvero ‘efficiente’ sarebbe quello in cui l’onnipotente comitato esecutivo dei capi politici e la loro armata di direttori esercitassero la longa manus su una popolazione di schiavi tanto che sarebbe inutile controbattere, perché questi conserverebbero l’amore della loro servitù”
– una vera democrazia che permetta alla fine la chiarezza, « il cervello collettivo »
Tutto il problemta è sapere se noi saremmo capaci di modificare i nostri comportamenti basati sulla predazione, sul tutto all’ego.
La crisi attuale è una crisi di coscienza, una guerra fra l’“Io” (il capitalismo) e il “Noi” (il comunismo).
La terza via sarà quella che terrà conto infine dell’importanza della relazione fra “sé” e gli altri.
Il paradigma materialista alla fine si disintegra e noi dobbiamo cambiare livello di coscienza perché la maniera in cui noi percepiamo il mondo crea il mondo stesso. Ecco la grande rivoluzione della fisica quantistica applicata all’economia.
Titolo originale: “Loi de Pareto, la loi de la domination !”
Fonte: http://gillesbonafi.skyrock.com
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07.02.2011
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di DOMENICO MUSSOLINO