Le parole della vicequestore che hanno infiammato la piazza

La dott.ssa Nunzia Alessandra Schilirò, senza uniforme, da libera cittadina, al di fuori del suo orario di lavoro, ha parlato a braccio, emozionata ed emozionando, nel corso di una manifestazione. Il suo intervento, che non era ufficialmente previsto, ha provocato un terremoto.

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di Valentina Bennati
comedonchisciotte.org

Non si placano le polemiche, con strascichi disciplinari, in seguito all’intervento della vicequestore della polizia di Stato, Nunzia Alessandra Schilirò – già capo della sezione violenze sessuali della Squadra Mobile romana e adesso in forza alla Criminalpol – che sabato scorso, a sorpresa, ha preso la parola in piazza San Giovanni a Roma davanti a migliaia di manifestanti riuniti come ogni sabato per protestare contro il lasciapassare verde (3 mila persone per la Questura, 100 mila secondo gli organizzatori).
E’ salita sul palco e ha incendiato i cuori con il suo discorso. Ora, ovviamente, si trova in una posizione difficile: scattata l’istruttoria, rischia di essere sospesa. Ma, intanto, qualcosa di importante è rimasto nell’aria dopo quelle parole.
Qui di seguito la trascrizione integrale dell’intervento e, alla fine, il video.

* * *

Io sono qui oggi come libera cittadina per esercitare i miei diritti previsti dalla Costituzione e non rappresento alcun partito. Io sono qui oggi e ho deciso di partecipare a questa manifestazione perché il momento storico che stiamo vivendo è di una gravità senza precedenti e a chi mi dice che manifestare è inutile io rispondo che manifestare è un po’ come denunciare un delitto: a volte puoi scegliere se farlo oppure no, ma se lo fai hai qualche possibilità di uscire dall’ingiustizia, se non lo fai hai già perso perché ti sei già arreso.
E ancora a chi mi dice che manifestare è inutile io ricordo che il primo atto che ha compiuto Gandhi per liberare il proprio paese è stato quello di manifestare perché Gandhi sapeva che il primo atto di disobbedienza civile è quello di manifestare. E Gandhi stesso ci dice che cosa significa atto di disobbedienza civile. La disobbedienza civile è un dovere sacro quando lo Stato diventa dispotico o corrotto. E il cittadino che scende a patti con un simile Stato diventa complice di quella corruzione e di quel dispotismo.

Ieri ho chiamato una mia amica e le ho detto che oggi sarei stata qui. Lei si è allarmata tantissimo e mi ha detto: “Tu sei pazza! Tu hai un buon lavoro, una carriera assicurata, da domani forse non ce l’avrai più, rischi di perdere tutto. Per che cosa? Tanto il male ha già vinto. Che cosa devi fare?” . E io le ho detto: “NO, il male non ha vinto perché il male nella storia non ha mai vinto”. E questo ce lo ricorda sempre Gandhi perché l’amore e la verità hanno sempre trionfato, anche quando sembrava impossibile. Allora lei ha obiettato:  “No, non è vero, il male ha già vinto perché Gesù, Falcone, Borsellino e tutte le vittime di genocidi hanno fatto la fine che hanno fatto, una bruttissima fine”. Le avrei voluto rispondere parlando della morte, ma poi ho pensato che avrei dovuto darle delle prove piuttosto aleatorie così, visto che sono una donna concreta e pratica, le ho risposto semplicemente “NO il male non ha vinto, perché se il male avesse vinto noi oggi non saremmo qui perché ci saremmo già estinti”.

E allora io oggi sono qui anche per ricordarci che esistono “i divergenti”, coloro cioè che la pensano in modo diverso dal pensiero dominante e nonostante questo hanno lo stesso diritto di tutti gli altri di esprimere il loro pensiero. Io sono qui oggi e avete ragione a gridare libertà. La Costituzione tutela tutte le minoranze e ricordiamoci sempre che erano in minoranza anche primi cristiani, i primi partigiani e tutti coloro che si sono opposti a regimi dittatoriali. Erano in minoranza sì, però hanno avuto il coraggio di fare ciò che è giusto, non ciò che è più conveniente e anch’io avrei potuto fare ciò che è più conveniente, quindi fare come la maggior parte delle persone, farmi rilasciare con estrema facilità questa tessera di discriminazione, questo marchio di discriminazione. Invece ho scelto di andare contro i miei interessi. Contro solo in apparenza perché, in realtà, quello che oggi è un male per pochi domani sarà un male per tutti perché noi, che ci piaccia o no, siamo tutti collegati, che ci crediamo oppure no.

E quindi oggi sono qui per dissentire con il lasciapassare verde che è assolutamente incompatibile con la nostra Costituzione perché nessun diritto può essere subordinato al possesso di un certificato, un certificato che tra l’altro non esiste in nessun altra parte del mondo con questa severità. Un certificato che non ha basi costituzionali, un certificato che non ha alcuna base scientifica e questo ce lo dicono i dati reali, dati che arrivano dai media di Israele, Islanda, Australia, dati che ci dicono che i i vaccinati si ammalano, contagiano e a volte si ammalano anche gravemente, come tutti gli altri. E questa cosa dovrebbe essere chiara anche in Italia visto che il primo caso eclatante lo abbiamo avuto a luglio di quest’anno quando dei 360 membri dell’equipaggio dell’Amerigo Vespucci, la nave militare, tutti vaccinati, alcuni di loro si sono contagiati e ammalati.

E allora io oggi sono qui per dire che sì, è vero, esiste un virus pericolosissimo e potentissimo che si chiama PAURA. È la paura che genera odio, divisioni sociali, stupide etichette. E’ la paura!
E allora noi tutti insieme dobbiamo superare questa paura perché è sempre la paura che disintegra la libertà. E che senso ha una vita senza libertà e dunque senza dignità?

Io oggi sono qui anche per ricordarci una cosa fondamentale, che noi dobbiamo tornare a informarci sul serio perché presupposto indispensabile per l’esercizio di qualsiasi diritto e libertà è l’informazione libera, quell’informazione che, se esistesse nel nostro paese nei media mainstream, oggi qua le televisioni dovrebbero riprendere in diretta questa manifestazione.
Invece no, non ci sono. E sapete perché non ci sono le televisioni e i media mainstream? Perché sono troppo impegnati a trasmettere gli spot governativi perché non dobbiamo mai dimenticarci che il governo ha stanziato moltissimi soldi per tutte quelle radio e per tutte quelle televisioni disposte a trasmettere gli spot creati dal Governo e addirittura agli orari indicati dal Governo. E allora soltanto in un mondo alla rovescia questa propaganda può essere chiamata informazione.

Io oggi sono qui per ricordare a tutte le forze dell’ordine che NOI abbiamo giurato sulla Costituzione. E la Costituzione è ancora in vigore e, tra l’altro, la Costituzionale è fonte di diritto preminente e cioè sovraordinata rispetto a tutte le altre leggi dello Stato. E allora come si fa a limitare il diritto al lavoro, il diritto alla libertà, il diritto alla circolazione, il diritto alla vita sociale di un cittadino, come si fa? Non è possibile perché bisognerebbe cambiare la Costituzione!
E a chi ci dice che noi forze dell’ordine siamo chiamate a far rispettare le leggi, io dico che è assolutamente vero. Peccato che il green pass italiano sia assolutamente illegittimo perché viola l’articolo 36 del decreto 953 dell’Unione Europea istitutivo del green pass. E quindi è il green pass italiano che è illegittimo perché le norme europee sono fonti di diritto sovraordinato rispetto alle fonti del diritto italiano.

E allora uniamoci tutti insieme per chiedere, adesso, la revoca di questa tessera verde. Forse il motivo principale per cui io sono qui è per chiedere a tutti voi di unirci perché soltanto se noi uniamo le nostre energie possiamo illuminare una via per un mondo migliore e anche coloro che sono rimasti indietro potranno scorgere quella luce e raggiungerci.

Per concludere io vorrei fare una domanda ai nostri governanti, se mi vogliono ascoltare, vorrei sapere cosa accadrà il 15 ottobre quando loro saranno impegnati ad aprire “La porta dell’Inferno”, mi riferisco alla nota mostra che si terrà alle scuderie del Quirinale.
Cosa avverrà se molti milioni di Italiani dovessero decidere di rimanere a casa e di dire no alla tessera verde? Cosa farete? Cosa farà l’Italia?

Sono molto emozionata.
Vi ingrazio per avermi ascoltato
e voglio lasciarvi con una domanda:
che cosa temono gli onesti?
Niente, niente, niente.
Ricordiamocelo sempre.

 

 

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