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La Redazione

 

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LE ELEZIONI TURCHE DEL 2023 SONO UNA SCELTA TRA EURASIATISMO E ATLANTISMO

Erdoğan critica l'ambasciatore statunitense per l'incontro con il leader dell'opposizione Kılıçdaroğlu.
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A cura di Redazione CDC
Il 6 Aprile 2023
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Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il leader dell'opposizione, il filoamericano Kemal Kılıçdaroğlu si affronteranno nelle elezioni del 14 maggio

Di Ahmed Adel, southfront.org

Il presidente turco si rifiuta nuovamente di parlare con l’ambasciatore americano ad Ankara. Il motivo: un recente incontro tra il diplomatico e il leader dell’opposizione turca a un mese e mezzo dalle elezioni presidenziali.

È importante sottolineare, tuttavia, che queste elezioni determineranno se la Turchia continuerà il suo percorso verso l’eurasiatismo o se tornerà completamente nel blocco della NATO.

Con l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali, Recep Tayyip Erdoğan ha reagito con forza dopo l’incontro che l’ambasciatore americano Jeffry Flake ha avuto con il leader filoamericano Kemal Kılıçdaroğlu del Partito Popolare Repubblicano (CHP), oggi all’opposizione.

Joe Biden ha parlato e ora vedete che cosa fa il suo ambasciatore. Ha incontrato (Kılıçdaroğlu). È una vergogna. Lei è un ambasciatore e deve sapere come comportarsi. Dovrebbe essere impegnato con il Presidente (non con Kılıçdaroğlu)”, ha detto Erdoğan a Istanbul il 2 aprile scorso.

Mi chiedo se si vergogni a chiedere un appuntamento nel mio ufficio. Glielo sto dicendo adesso. Le nostre porte sono chiuse per lui d’ora in poi, perché non sa qual è il suo posto. Un ambasciatore dovrebbe sapere come comportarsi“, ha aggiunto.

Lo sfogo di Erdoğan è stato provocato, perché è evidente che Flake, in qualità di capo della missione diplomatica americana in Turchia, sta appoggiando Kemal Kılıçdaroğlu e la coalizione Alleanza della Nazione, composta da sette partiti politici.

L’ambasciatore Flake ha incontrato oggi il presidente del CHP Kemal Kılıçdaroğlu nell’ambito delle continue conversazioni con i partiti politici turchi su questioni di reciproco interesse tra i nostri due Paesi. Ha espresso la solidarietà e le condoglianze americane per le perdite causate dal terremoto in Turchia“, ha scritto l’Ambasciata americana in un tweet del 2 aprile.

Il presidente in carica, Kılıçdaroğlu, e altri due candidati, Sinan Oğan e Muharrem İnce, si affronteranno il prossimo 14 maggio. Apparentemente, il voto determinerà soltanto chi sarà il Presidente della Turchia per i prossimi cinque anni, mentre al contempo si svolgeranno le elezioni legislative. Tuttavia, a un livello più profondo, Erdoğan rappresenta il lento spostamento della Turchia verso l’eurasiatismo, dove crede che un mondo pan-turco abbia il suo posto, mentre Kılıçdaroğlu rappresenta i legami tradizionalmente stretti di Ankara con Washington e la NATO. In effetti, i cittadini turchi devono prendere una decisione ideologica molto profonda.

Il rinomato centro di ricerche sulla pubblica opinione turca MetroPOLL ha condotto un sondaggio con la partecipazione di 2.046 persone in 28 province turche tra il 13 gennaio e il 14 marzo. Il sondaggio ha mostrato che il 44,6% degli intervistati voterebbe per Kılıçdaroğlu, mentre Erdoğan riceverebbe il 42% dei voti. Ciò rende le prossime elezioni una delle maggiori sfide al pluriennale governo del presidente turco.

Poiché le elezioni sono ravvicinate, gli Stati Uniti sperano di poter fare la loro parte per garantire la vittoria di Kılıçdaroğlu. Sebbene gli Stati Uniti e la Turchia siano alleati della NATO, hanno molte questioni in sospeso, in particolare per quanto riguarda il rifiuto di Washington di vendergli i jet da combattimento F-35, il sostegno degli Stati Uniti alla propaggine siriana del Partito dei Lavoratori del Kurdistan e l’acquisto da parte della Turchia del sistema di difesa missilistica S-400 di fabbricazione russa.

Le tensioni si sono notevolmente inasprite anche prima dell’ingresso alla Casa Bianca del presidente Joe Biden nel 2020. “Penso che ora dovremmo adottare un approccio molto diverso nei suoi confronti [Erdoğan], chiarendo che sosteniamo la leadership dell’opposizione“, ha dichiarato Biden in un’intervista al New York Times, aggiungendo che Erdoğan deve pagarne il prezzo.

Il blocco dell’opposizione guidato da Kılıçdaroğlu è diventato di recente il beniamino dei media occidentali, con una maggiore copertura anti-Erdoğan apparsa su riviste come l’Economist. Il Wall Street Journal, da parte sua, ha recentemente pubblicato un articolo dell’ex consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti e noto guerrafondaio John Bolton, che ha invitato gli Stati Uniti a sostenere l’opposizione o a costringere la Turchia a uscire dalla NATO se Erdoğan avesse vinto le elezioni.

Si ricorda che Flake aveva già fatto arrabbiare i funzionari turchi dopo aver chiuso l’ambasciata statunitense l’anno scorso per presunti “problemi di sicurezza”, negati dalla Turchia. Sebbene gli Stati Uniti non abbiano chiuso il loro consolato a Istanbul, si noti che il sindaco della città più grande della Turchia è il popolarissimo Ekrem İmamoğlu del CHP. Anche questo è un altro segnale del sostegno degli Stati Uniti al CHP nelle elezioni.

Ma come il ministro degli Interni Süleyman Soylu ha sottolineato a proposito di Flake a febbraio: “La Turchia ha la sfortuna di avere ambasciatori statunitensi che cercano di organizzare colpi di stato nel nostro Paese. Ogni ambasciatore statunitense è stato impegnato in sforzi per danneggiare la Turchia. Cercano anche di dispensare gli stessi consigli agli ambasciatori di altri Paesi”.

In questo modo, i cittadini turchi si trovano di fronte a una scelta generazionale: continuare con il perseguimento della sovranità da parte di Erdoğan e l’equilibrio delle relazioni con le Grandi Potenze, oppure una completa sottomissione a Washington e il capovolgimento dei molti anni di sforzi compiuti dal presidente turco per giungere alla sovranità.

Di Ahmed Adel, southfront.org

Ahmed Adel, ricercatore di geopolitica ed economia politica.

05.04.2023

Fonte: https://southfront.org/turkeys-2023-election-a-choice-between-eurasianism-and-atlanticism/

Traduzione a cura della Redazione di ComeDonChisciotte.org

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