Stupende immagini satellitari ci
mostrano città che dovrebbero ospitare milioni di persone totalmente
deserte
DI DAILY MAIL REPORTER
Dailymail.co.uk
Queste stupende immagini satellitari
danno una carrellata delle città, costruite nella parti più remote
della Cina, che sono state lasciate completamente abbandonate, a volte
anche per anni, dopo la loro costruzione.
Gli edifici pubblici mastodontici e
gli spazi aperti sono completamente inutilizzati, ad eccezione di qualche
veicolo del governo nei pressi degli uffici delle autorità comuniste.
Alcuni stime fissano il numero delle
case disabitate in 64 milioni, con venti nuove città che vengono
costruite ogni anno nelle vaste porzioni di territorio libero.Le fotografie sono state diffuse mentre
i think tank del governo cinese avvertono che la bolla del settore
immobiliare del paese sta peggiorando, con i prezzi degli immobili nelle
maggiori città sopravvalutati fino al 70 per cento.
Città fantasma: Kangbashi doveva
essere il centro urbano per l’agiata comunità di Ordos
e casa di un milione di lavoratori, ma le sue strade sono
sinistramente vuote e le abitazioni ancora vacanti
La città vuota di Bayannao’er,
che dispone di un bel municipio
e di un impianto di filtraggio delle acque di scarico sponsorizzato dalla Banca Mondiale
In undici delle trentacinque città
visionate, tra cui Pechino e Shangai, i prezzi degli immobili erano
tra il 30 e il 50 per cento sopra il valore di mercato, secondo il
China Daily che cita di dati della Chinese Academy of Social
Sciences.
I prezzi a Fuzhou, capitale della provincia sud-orientale di Fujian, hanno avuto il più forte incremento con
una media di sopravalutazione del 70 per cento rispetto al loro valore
di mercato.
Il prezzo medio nelle 35 città
visionate era circa del 30 per cento sopra il valore di mercato.
I prezzi degli immobili sono rimasti
ostinatamente alti malgrado una serie di misure adottate dal governo,
tra cui l’incremento degli anticipi negli acquisti, portati ad un minimo del 30 per cento, e l’ordine alle di non concedere mutui per gli acquisti di terze case.
I prezzi nelle 70 maggiori città
cinesi erano in ottobre più alti dello 0,2 per cento rispetto al mese precedente e dell’8,6 per cento rispetto a un anno fa, secondo
i dati ufficiali.
L’incremento ne ha seguito uno analogo dello 0,5 per cento in settembre, il primo incremento da maggio 2010.
Il Nuovo Distretto di Zhengzhou è la città fantasma più vasta della Cina,
ormai completata con interi isolati di abitazioni completamente vuote
La bolla immobiliare: il Nuovo Distretto di Zhengzhou ospita enormi edifici pubblici che non sono mai stati usati
Metà di Erenhot è vuota. L’altra
metà non è stata ancora completata
Ecco Kangbashi, una nuova città
progettata per 300.000 persone, che ne ospita al momento 30.000
Le massicce misure di stimolo intraprese
dal 2008 per contrastare la crisi finanziaria iniettando enormi somme
di liquidità nel mercato sono alla base di questa esplosione dei
prezzi del settore immobiliare.
“L’obbiettivo del governo non è
chiaro e la sua politica incoerente”, sono le parole del ricercatore
di lungo corso al CASS, Ni Pengfei.
Secondo la ricerca condotta dalla rivista
Time, gli investimenti in beni durevoli nel paese asiatico è responsabile
di almeno il 90 per cento della sua crescita totale, con gli investimenti
nel settore immobiliare residenziale e commerciale che ne formano almeno
un quarto.
I governi regionali in tutta la Cina
stanno realizzando giganteschi progetti, tra cui Kangbashi nella Mongolia
interna e il Nuovo Distretto di Zhengzhou, che è rimasto disabitato
a causa dei prezzi elevati e degli interessi nell’investimento.
Kangbashi, che è stata costruita
in cinque anni, doveva essere il centro urbano di Ordos City, un centro
di smistamento del settore dell’estrazione del carbone, casa di un
milione e mezzo di persone.
È stato riempito di torri dirigenziali,
centri amministrativi, musei, teatri e attrezzature sportive oltre che
di migliaia di abitazione, ma tutto è rimasto completamente deserto.
La città fantasma di Dantu è rimasta praticamente vuota per oltre un decennio
L’area arancione al nord-est del
Xinyang non è stata ancora occupata
Non ci sono auto in città, a parte
un centinaio addossate ai quartier generali del governo
Le torri residenziali del Nuovo Distretto di Zhengzhou: l’innalzarsi dei prezzi degli immobili e le elevate
somme investite hanno permesso la costruzione di un gran numero di nuove città. Alcuni esperti temono che un susseguente crash del settore potrebbe danneggiare l’economia globale
I prezzi hanno continuato a salire,
e nuovi investitori si sono aggiunti alla speculazione sugli immobili,
alimentando continuamente la bolla.
L’inizio della recessione globale
nel 2008 fu dovuto allo scoppio della bolla immobiliare negli Stati
Uniti e gli esperti temono che, se qualcosa di simile accadesse in Cina,
potrebbe scatenare una catastrofe per le economie ancora in sofferenza
e per i sistemi bancari.
Pechino ha introdotto alcune misure
per raffreddare i “ridicoli” prezzi degli immobili, ma i rischi
ancora presenti per lo scatenarsi di un disastro indicano che l’iniziativa
non avrà grandi effetti nel prossimo anno.
Il malessere dell’opinione pubblica
è stato alimentato dai prezzi elevati nelle città cinesi e le misure
correttive, introdotte in aprile del 2010, hanno reso ancora più difficile
per gli speculatori e per i costruttori di accumulare terreni e di rimanere
agganciati ai prezzi dopo le restrizione al mercato dei mutui.
Wang Shi, direttore di China Vanke,
il costruttore più quotato del paese, ha detto: “Le misure restrittive
non si allenteranno il prossimo anno.
“Se potessimo controllare il ritmo
degli incrementi dei prezzi degli immobili all’interno di una fascia
accettabile, sarebbe già un bell’obbiettivo.’
In molti quartieri di Dantu, non ci sono auto, né altri segni di vita
Un gigantesco albergo vuoto nella città di Erenhot
Questa città è stata in mezzo al deserto: Erenhot, Xilin Gol, Mongolia Interna
Gli introiti per vendite di immobili
riscossi quest’anno da Vanke sono già superiori a 15 miliardi di
dollari, ma il signor Shi ha insistito nel dire che la Cina non farà
una fine peggiore di Dubai, dove la bolla del settore immobiliare è
imploso nel corso dell’ultima crisi finanziaria.
Ha detto: “La cosa potrebbe diventare
molto, molto preoccupante se il governo non dovesse intervenire.
“Se la bolla dovesse scoppiare, il
passato del Giappone diventerebbe il presente della Cina”.
Ma lo short seller Jim Chanos
ha pronunciato un avvertimento ancora più duro, visto che si aspetta
che l’economia cinese imploda a causa di un fallimento del settore
immobiliare.
Ha detto che il paese è “sul
tapis roulant per l’inferno” e che la sua bolla è “1000 volte
quella di Dubai”.
Negli anni ’80, Tokyo ha vista un
forte incremento dei prezzi degli immobili e poi un crollo. Il mercato
di Hong Kong ha avuto un’esperienza simile negli anni ’90.
Questo progetto da 19 miliardi di dollari è formato da isolati di abitazioni vuote
Questo nuovo gigantesco sviluppo non ha ancora un nome
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE