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LE CAUSE DELLA CRISI ECONOMICA

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A cura di Das schloss
Il 6 Aprile 2009
72 Views

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Examiner.com

Warren Buffett li ha chiamati nel 2003 ‘’armi di distruzione di massa’’.

Secondo il presidente Bush questi avrebbero dovuto essere ‘regolamentati’; cosi hanno detto sia il presidente della Securities and Exchange Commission (SEC) [Commissione per i Titoli e gli Scambi , ndt] ed attuale capo della Federal Riserve, che il G-20 delle venti nazioni piú ricche.

Il vecchio presidente della Federal Riserve, Alan greenspan, uno dei capi piú influenti, sottolinea la loro pericolositá; e un economista vincitore del premio Nobel ha detto che essi dovrebbero essere ‘’distrutti’’ per favorire cosi un nuovo ‘’inizio’’.

Di cosa parlano questi signori?

Di cosa parla la suddetta gente?

Di strumenti finanziari detti ‘’credit default swaps’’ (abbreviato, CDS). Questi strumenti sono paragonabili ad un contratto assicurativo per cui il compratore acquista un’assicurazione sul fatto che un’ impresa resti nel mercato. Se l’ impresa riesce, il compratore paga dei premi al venditore, ma se la suddetta fallisce allora il venditore stesso è costretto a pagare il valore nominale della ‘’polizza’’ CDS.

Ma perché i CDS sono cosi pericolosi?

Gli esperti dicono che questi titoli sono i maggiori responsabili del crollo della Bear Stearns, della AIG (vedi anche questo link) e di altre grandi compagnie finanziarie.

Infatti molti dei maggiori esperti vedono i CDS come la causa principale della crisi finanziaria. Di seguito tre esempi:

Secondo Newsweek i CDS sarebbero “il mostro che ha divorato Wall Street’’

– Christopher Cox, vecchio presidente della SEC, ha affermato che “il mercato senza regole ‘over the counter‘, tipico dei CDS, ha giocato un ruolo cruciale nella crisi del credito”.

Come giá accennato, un economista premio Nobel è cosi preoccupato riguardo tali titoli da aver dichiarato che i contratti CDS esistenti “dovrebbero essere distrutti”.

Spiegheró la loro pericolositá in un articolo successivo (in poche parole, fa credere che le imprese siano meno rischiose, un rapporto di indebitamento non eccessivo e siano piú stabili di quanto non siano in realtá). Per adesso si pensi soltanto che alcuni dei piú autorevoli esperti di finanza del mondo ritengono che questi CDS sono estremamente pericolosi: non sono la sola causa della crisi, ma comunque una delle cause principali.

C’è ancora oggi qualche rischio legato ai CDS?

Oggi peró i CDS sono molto piú sicuri che in passato, non è vero?

Non esattamente.

Questi swap continuano a far crollare grosse compagnie, in parte perché rendono assai difficile una ristrutturazione delle stesse. I CDS sono anche la causa principale per cui le banche e Wall Street hanno trattenuto i contanti [senza emettere crediti n.d.r].
Come scriveva il Financial Times il 7 ottobre:

“Le banche stanno accumulando denaro in previsione del pagamento di 400 miliardi di dollari (230 miliardi di sterline) per i derivati dei crediti insoluti legati alla Lehman Brothers e altre societá; questo affermano analisti e commercianti.”

Come riportato da Fox News:

“Grossi interessi cominciano a farsi strada nel mercato attraverso i CDS nel momento in cui contratti per decine di miliardi di dollari vengono onorati dopo fallimenti abbastanza pesanti.

Le banche stanno accumulando denaro in previsione del pagamento a partire da 200 miliardi sino a mille miliardi di dollari – nessuno conosce le cifre esatte e ciò contribuisce alla volatilità – per i derivati dei crediti insoluti legati al crollo della Lehman Brothers, il rilevamento da parte del governo dei giganti ipotecari Fannie Mae e Freddie Mac, il salvataggio sempre da parte del governo di AIG (American International Group) e il fallimento della Washington Mutual.”

Indovinate dove sono andati a finire la maggior parte dei fondi della AIG: alle societá compratrici di CDS dalla AIG. I fondi monetari pagati ad AIG e valutati 13 miliardi di dollari sono andati alla Goldman Sachs per i contratti CDS e (guardate anche questo link) 40 miliardi a banche estere sempre per tali contratti (perfino il vecchio capo di AIG ha detto che il governo “ha usato AIG al fine di immettere fondi in altre societá, incluse le banche estere”).

Se non si fa qualcosa per cambiare la situazione, i cittadini continueranno a sborsare denaro per mantenere in piedi i detentori di CDS.

Almeno i regolatori tengono questi contratti sotto controllo affinché il danno non sia irreparabile, non è vero?

Sfortunatamente i regolatori fino ad ora hanno ceduto alle pressioni dell’industria dei CDS, non riuscendo a tenere i contratti sotto controllo.

Come scrive Newsweek:

‘’I grossi investitori di Wall Street si stanno opponendo a cambiamenti importanti, e, pur volendo chiaramente stabilre una seria supervisione, il governo Obama –insieme alle autoritá chiave come la FED di New York- sembra voler restare a guardare mentre Wall Street fa risorgere il sistema finanziario globale che ha portato al piú grande crollo finanziario dalla Grande Depressione.

Il punto è quello di stabilire se commerciare con i CDS e altri derivati, e se alle grosse societá, quelle “troppo grandi per fallire”, che commerciano con essi sará concesso di continuare a dominare i mercati finanziari una volta passata la crisi. Se le cose non cambiano ció è molto probabile: le societá potrebbero essere presto ricapitalizzate ed avere molta piú influenza a Washington, tutto questo grazie ai sostenitori all’ interno del governo Obama delle stesse.

L’ industria finanziaria non lascia comunque niente al caso; recentemente la voce di Wall Street si è fatta sentire, quando un gruppo di societá tra cui la Citigroup, la JPMorgan e la Goldman Sachs hanno formato una nuova lobby che si fa chiamare Coalition for Business Finance Reform [coalizione per la riforma degli affari finanziari,ndt]. Obiettivo: andare contro la pesante regolamentazione dei derivati del mercato “over the counter”; in altre parole contratti personalizzati al di fuori del mercato di scambio.

Le nuove regole di Geithner legittimerebbero ancora una volta il boom del mercato “over the counter”, orchestrato dalle grosse multinazionali che continuerebbero cosi ad essere “troppo grandi per poter crollare’’ (in altre parole queste societá potrebbero dover essere salvate ancora in futuro). Tutto questo si verificherebbe fuori dal controllo degli scambi regolamentati.

La vecchia cultura si sta facendo valere ancora una volta; e tutto questo contro le ammonizioni di molti esperti autorevoli che hanno previsto in largo anticipo il crollo attuale e le sue cause: gli outsiders, in altre parole, che si differenziano dagli insiders, i quali ancora una volta dirigono lo spettacolo.”

I CDS potrebbero non solo aggravare la crisi ed impedire il risanamento, ma perfino causare altre crisi in futuro, a meno che i manager non si oppongano alle lobby agendo decisamente contro di essi.

Titolo originale: "What Caused the Economic Crisis?"

Fonte: http://www.examiner.com/
Link
24.04.2009

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di MARCO ORRÙ

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