Il carattere non può essere sviluppato nel conforto e nella pace.
Solo attraverso l’esperienza delle prove e la sofferenza l’animo può rafforzarsi, l’ambizione ispirarsi e il successo realizzarsi.
L’argento viene purificato nel fuoco e così accade a noi.
È nei momenti delle prove più dure che il nostro carattere si forma e viene rivelato.
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Sono le parole di una donna incredibile e determinata: Helen Adams Keller. Nata il 27 giugno 1880, dall’età di 19 mesi era rimasta completamente sorda e cieca a causa di una malattia, una disabilità troppo difficile da gestire a quell’epoca per quanto benestante e colta fosse la famiglia.
Così nel buio totale e nell’impossibilità di capire il mondo intorno a sé e di farsi capire, crebbe solitaria e selvaggia finché, quando aveva sei anni, nella sua vita entrò Anne Sullivan che, con grande talento e forza, le insegnò prima un alfabeto manuale, poi a sillabare, infine a parlare e a leggere attraverso strisce di cartone su cui le parole erano scritte in rilievo.
Grazie ad Anne, che le restò accanto per 40 anni, Helen imparò a esprimersi e fiorì. Diventò scrittrice, si laureò e divenne attivista per i diritti dei disabili e delle donne viaggiando attraverso vari Paesi e incontrando personalità importanti del mondo politico e della cultura. Nell’arco della sua esistenza ha ricevuto svariati premi, riconoscimenti e anche lauree honoris causa.
È morta il primo giugno 1968, nella sua casa nel Connecticut, poco prima di compiere 88 anni. La sua vita rimane fonte di ispirazione per tutti coloro che si ritrovano a dover fronteggiare limiti e difficoltà.
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VB