Sono stati pubblicati su Nature i risultati di uno studio che mostra il forte potere antibatterico dell’aceto di mele, tanto forte da sradicare Staphylococcus aureus e Escherichia coli resistenti agli antibiotici. La notizia è degna di attenzione perché le infezioni da Staphylococcus aureus meticillino-resistente (MRSA) ed Escherichia coli resistente (r E.coli ) possono diffondersi rapidamente e sono associate a un’elevata morbilità e mortalità per fallimento del trattamento farmacologico. La terapia, che prevede più cicli di antibiotici, si è rivelata infatti il più delle volte inefficace (oltre a dare vari effetti collaterali indesiderati), invece lo studio ha dimostrato che l’aceto di mele è riuscito a penetrare nelle membrane e negli organelli delle cellule microbiche, alterando l’espressione delle proteine chiave e comportando riduzioni significative dell’espressione proteica totale.
Come ha evidenziato il rapporto globale 2017 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sulla resistenza antimicrobica, ci sono alti tassi di resistenza ai farmaci di ultima generazione comunemente usati per trattare gravi infezioni ospedaliere. Ciò è dovuto all’uso inappropriato di antibiotici da parte dell’uomo (anche negli allevamenti di animali), alla scarsa igiene e alla mancanza di controllo delle infezioni nell’assistenza sanitaria.
Si legge nello studio: “E. coli e Staphylococcus aureus fanno parte della flora facoltativa rispettivamente del tratto gastrointestinale e della pelle. La resistenza agli antibiotici si sviluppa dopo un’esposizione prolungata agli antibiotici. E ancora: “I sintomi delle infezioni da E. coli comprendono diarrea sanguinolenta, nausea, vomito, disidratazione, crampi addominali e possono portare a shock settico o morte. L’infezione da MRSA continua a essere una delle principali preoccupazioni per la salute pubblica in tutto il mondo, specialmente negli ospedali e nelle strutture sanitarie: può essere fatale nei pazienti immunocompromessi, nei pazienti oncologici, negli anziani e persino durante gli interventi chirurgici ospedalieri di routine. Si diffonde rapidamente causando complicazioni significative.”
Ebbene i ricercatori hanno osservato che l’aceto di mele ha potenti proprietà antimicrobiche e, in particolare, sarebbe uno dei suoi costituenti, ossia l’acido acetico, a determinare tale capacità (anche se gli autori scrivono che potrebbe non essere l’unico componente attivo antimicrobico).
In realtà già precedenti studi avevano dimostrato che l’aceto di mele ha una forte azione antimicrobica contro E. coli non resistente, Candida albicans e Staphylococcus aureus, MA QUESTO ULTERIORE LAVORO SCIENTIFICO ne ha allargato in modo importante lo spettro di azione. Inoltre, i ricercatori hanno dimostrato per la prima volta che l’aceto di mele non ha alcun effetto sui monociti umani nelle colture e che, quindi, non è in alcun modo dannoso per i globuli bianchi.
Vista la piaga delle infezioni batteriche resistenti, la scoperta dovrebbe ricevere la giusta considerazione. Se non altro il riscontro rapido di ulteriori studi.
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VB