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La Redazione

 

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LA VERITA' SULLA CATASTROFE PETROLIFERA NEL GOLFO

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A cura di Das schloss
Il 18 Luglio 2010
106 Views
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DI WAYNE MADSEN
Wayne Madsen Report

Sulle coste del Golfo, sia ascoltando gli ecologisti che gli specialisti della fauna fino ai medesimi pescatori e uomini d’affari, il responso è del tutto simile; la compagnia BP non sta soltanto strozzando le notizie che concernono ciò che viene condotto in seguito al disastro petrolifero del Golfo del Messico, ma questa ha anche ‘precettato’ gli organismi chiave adibiti alla supervisione e alla regolamentazione del governo federale per dare àdito al suo proprio ordine del giorno e di quello dei partners del petrolio, tra cui Halliburton, Anadarko e Transocean.

L’uomo più odiato nel Golfo è il comandante supremo della Protezione civile del presidente Obama, Thad Allen che è andato in pensione da comandante della Guardia Costiera il 30 giugno. Allen è considerato troppo compromesso con la BP, e ci sono riferimenti locali secondo i quali, molto prima dell’esplosione del Deep Water Horizon il 20 aprile, Allen stava trattando per la messa in opera di un programma con la BP.
La logistica del modo di pulire dalla marea nera viene criticata per la troppa fiducia investita sulle navi specializzate per la scrematura dal petrolio nelle acque profonde. Non è prevista nessuna procedura con l’utilizzo di mezzi di recupero in grado di operare in acque poco profonde, cioè a 45 e 60 centimetri.
Un certo numero di battelli capaci di scremare le acque poco profonde sono ancorati nel porto e non sono utilizzate dalla BP.Di solito, i pescatori che hanno esperienza nel salvataggio di tartarughe marine impigliate nelle reti da pesca non sono invitati nelle operazioni di salvataggio delle tartarughe. E in effetti questi rischiano di essere arrestati solo se toccano una tartaruga in pericolo. Come la maggioranza dei pescatori non sono stati interpellati dalla BP, all’incirca 3000 di essi si ritrovano senza poter lavorare a causa di questo disastro. I pescatori senza lavoro sono stati informati dalla BP che saaranno interpellati quando sarà necessario il loro intervento. Ma la BP dopo ha fatto sapere che molti di loro non saranno più chiamati. Ora, la BP ha assoldato una miriade di collaboratori e aziende subappaltatrici che percepiscono molto denaro e cassano alcune imprese locali. In ogni caso ho notato un gran numero di venditori di frutti di mare e di ristoranti chiusi che si trovano nella zona di Venice in Louisiana.

Coloro che sono impegnati dalla BP per pulire le spiagge e le acque non sono autorizzati ad indossare apparecchi respiratori e spesso si ammalano e perdono anche sangue. Sempre nella zona di Venice, anch’io ho avvertito bruciori e lacrimazioni agli occhi. Questa irritazione è perdurata ore prima del mio ritorno sulla riva ovest di New Orleans.

Diffusa dalla BP, la disinformazione è accentuata grazie ad un cospicuo numero di giornalisti della televisione locale “embedded” nelle unità della Guardia Costiera nelle acque al largo della costa e nelle paludi dell’estuario. Per di più, la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), accusata da molti ecologisti e pescatori del luogo di essere complice della dissimulazione di brutte notizie, ha pubblicato un rapporto affermando che le verifiche sui pesci pescati nelle acque “nei dintorni delle zone del petrolio” si sono verificate negative circa la presenza dei prodotti tossici chimici. Pescatori che io ho interrogato hanno dichiarato che quanto è stato scritto è ridicolo perchè non ci sono pesci nelle acque della zona in prossimità della zona petrolifera.

I pesci che si dislocano dalle acque del Golfo al largo della Luoisiana sono le varie specie di tonno ecc. e le stesse blenni colorate che si nutrono normalmente attorno ai piloni delle piattaforme petrolifere del Golfo e che si trova solamente nel bacino dell’Amazzonia oltre che nelle acque del Golfo della Luoisiana.
Le acque del Golfo si trasformano lentamente in una zuppa di idrocarburi di un colore nerastro trasparente, fatto di bolle di petrolio disperso. I proprietari, i cui battelli sono serviti per i tentativi di pulizia e che hanno le loro chiglie di fibra danneggiate dalla penetrazione degli idrocarburi, sono stati informati dalla BP che i loro battelli dovranno essere distrutti in seguito e le loro chiglie bruciate. Però, anche i battelli che non sono stati utilizzati per la pulizia dovranno essere distrutti senza avere la garanzia che la BP indennizzerà i proprietari.

La NOOA starebbe anche nascondendo carte delle profondità del mare del Golfo che mostrano un’enorme spaccatura nello stato del fondo marino, situato a 11 kilometri dal luogo della Deepwater Horizon. La spaccatura emette 120.000 galloni (pari a 550 metri cubi) di greggio al giorno e di gas metano.

Il petrolio disperso dalla Corexit si è infiltrato sotto le barriere installate per protezione del lago di Ponchartrain, a nord di New Orleans. Là si rinvengono pesci morti e delle bolle di catrame nel lago.

Più lontano, nel Golfo e lungo i ripari importanti come l’isola di Elmer, ci sono enormi concentrazioni di pesci morti che sono state segnalate dagli abitanti della zona. La Guardia costiera e la BP hanno fissato una zona di non volo sopra l’isola di Elmer, che è un santuario per gli uccelli.

Inoltre, i pescatori affermano che le zone di riproduzione del Golfo, che danno il 40% dei prodotti ittici USA, vengono distrutte dal petrolio e dalla presenza di una zuppa chimica creata da questo brodo di petrolio e di Corexit 9500. Il Corexit scompone il petrolio grezzo in piccole bolle di idrocarburi e un brodo di petrolio acquoso s’infiltra sotto le barriere messe per proteggere le zone di vivaio dei pesci, i vivai delle ostriche, e le altre zone incontaminate. Molte specie di pesci dell’Atlantico si riproducono allo stesso modo nel Golfo e anche queste sono minacciate dalla marea nera.

Anche le bernacche, specie di creatura del mare più resistente a situazioni estreme, muore in gran numero assieme alle spugne e al corallo.

Vicino a Venice in Louisiana, a Plaquemine Parish, si trova il vecchio fortino della guerra civile, Fort Jackson, luogo storico e parco nazionale, che è stato trasformato in una base importante per la BP e per la Guardia costiera per scaricare il Corexit sul petrolio nel Golfo. Sono stato testimone di cinque elicotteri che trasportavano sacchi bianchi di Corexit rovesciati sulle acque del Golfo messi in fretta e furia all’ingresso di Fort Jackson, solo dei pannelli avvertivano che la località era chiusa ai visitatori per “lavori”.
Fort Jackson è utilizzato come base principale per le operazioni della BP e le attività della Guardia costiera. L’amministrazione Obama, che aveva espresso la volontà di una “amministrazione trasparente”, è collusa in operazioni semi-segrete della BP e della Guardia costiera nel Golfo.

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Sono anche stato informato da fonte degna di fiducia che di notte sono intervenuti con della polvere bianca sulle spiagge della Louisiana per dare l’impressione che esse fossero pulite. Volando a luci spente, gli aerei non hanno nemmeno tenuto conto delle regole di volo. Le operazioni erano state accordate dalla Guardia costiera e dalla Federal Aviation Administration (FAA).

E’ stata oggetto di critica anche l’Environmental Protection Agency (EPA) che non ha detto nulla quando i comandi federali hanno rimandato a casa soccorritori della fauna provenienti dal Texas e dagli altri Stati. Un gruppo cui era stato ordinato di fare i bagagli è il Rescue & Rehabilitatio, Inc., un’organizzazione famosa nel Texas con venti anni d’esperienza nel salvataggiio degli animali in caso di marea nera. La BP ha dato mandato alla O’Brien Group, che è una filiale della SEACOR Holdings di Fort Lauderdale in Florida, come coordinatrice per il salvataggio della fauna. Gli ecologisti locali considerano la O’Brien complice della BP.

L’EPA non ha proferito parola anche a proposito della qualità dell’aria a Venice, dove si rileva che l’idrogeno solforoso nell’aria era stato misurato a 1192 parti per miliardo il 7 maggio. Cinque parti per miliardo sono considerate pericolose per la salute dell’uomo. I rapporti del 7 maggio mostrano anche che il tasso di benzina nell’aria è stato misurato in 5000 parti per miliardo, livello pericoloso per la salute.
Il propileneglycol, un componente prevalente nel Corexit 9500 è stato misurato nelle acque del Golfo a 150 volte rispetto la concentrazione letale.

La BP ha ingaggiato a monitorare gli effetti del disastro petrolifero attuale la stessa società che ha effettuato la prova della qualità dell’aria dopo la marea nera provocata dal ciclone Katrina sulla raffineria Murphy di Chalmette. Questa società è stata definita “palesemente bugiarda” da ecologisti e soccorritori in occasione di entrambi gli incidenti.

Gli operatori della BP sono anche stati colti mentre scaricavano in buche nel terreno in Mississipi e a St. Tammany Parish, Louisiana, dei residui di catrame che provenivano dalle acque e dalle spiagge. La fanghiglia di petrolio si sta infiltrando nelle falde freatiche locali.

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Titolo originale: “The Gulf oil disaster truth”

Fonte: http://www.waynemadsenreport.com/
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13.07.2010

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di LUIGI FRESCHI

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