DI MIKE WHITNEY
Counterpunch
La nuova struttura per i prestiti del presidente della BCE Mario Draghi – le Operazioni di Rifinanziamento A Lungo Termine – ha aiutato ad allontanare il sistema finanziario da un’altra catastrofe del genere Lehman, ma non ha risolto i problemi fondamentali che hanno creato la crisi (squilibri di conto, flussi di capitale). Il LTRO permette alle banche dell’UE di scambiare collaterali inaffidabili per ottenere prestiti illimitati a tre anni al tasso dell’1 per cento. La
quasi metà di trilione di euro presa in prestito perpetua l’idea che le banche siano solvibili, fondamentalmente perché l’enorme quantità di asset a rischio che erano nei bilanci delle banche è stata trasferita al rendiconto patrimoniale della BCE. (La Fed ha realizzato
un’operazione simile (QE1) quando acquistò 1,25 trilioni di dollari di titoli appoggiati sulle ipoteche dalle banche statunitensi nel 2009.) Quindi, in questo momento il sistema bancario dell’UE è inondato di liquidità e il tasso che le banche pagano per prendere in prestito è calato di parecchio. Tutto a posto, giusto?No. Anche se i tassi per i prestiti interbancari hanno toccato il minimo da dieci mesi (questo lunedì), le banche stanno ancora parcheggiando i soldi presi a prestito presso la BCE. Venerdì scorso, i depositi overnight alla BCE hanno fissato il nuovo record di 528 miliardi di euro, che sono 39 miliardi in più rispetto ai 489 miliardi che le banche hanno preso in prestito grazie
al LTRO. Come è possibile? Ciò significa che i soldi non vengono prestati ai consumatori e alle aziende come aveva predetto Draghi, ma vengono accumulati dalle banche per poter rinnovare i propri debiti
e continuare a fare deleveraging per riuscire a ottenere i nuovi requisiti di capitale corrispondenti al 9 per cento.
Si tratta di uno specchietto per le allodole. Draghi sta solo iper-pagando asset che hanno perso gran parte del valore. Perché dovrebbe essere una cosa positiva? Pensate a quale potrebbe essere la reazione se la Fed dovesse avviare un programma simile per contrastare gli effetti della bolla immobiliare. Diciamo, il direttore della Fed Bernanke ha lanciato una struttura che sborserebbe la differenza di valore a ogni proprietario che ha perso soldi sul suo mutuo dal 2006 in poi. Pensate che ciò potrebbe ridurre il numero di famiglie angosciate e di case sgomberate?
Si, potrebbe. Ma la “gente comune” non ottiene benefici del genere. Si aspetta solo di fallire. Tutti i regali vanno a coloro che hanno già parecchi soldi. Questo è il LTRO. La BCE sta fornendo tonnellate di denaro a poco prezzo ai suoi amici su collaterali che non valgono i soldi che sta prestando. È fondamentalmente quindi, un sussidio (fregatura). E la BCE sta tentando di nascondere quello che fa, asserendo che il mercato di finanziamento per le banche non sta funzionando come dovrebbe. O, con le parole del signor Draghi, [le preoccupazioni sul mercato delle obbligazioni governative] ha “portato a severi disturbi nel normale funzionamento dei mercati finanziari“.
Avete mai sentito una simile idiozia?
Quando i banksters gonfiano una bolla creditizia gigantesca che scoppia e annienta 8 trilioni di dollari di valore delle proprietà, nessuno dice che “il mercato non ha funzionato nel modo giusto“, perché siamo solo noi ad aver perso. Ma ogni qualvolta i banchieri sono in pericolo, arrivano le scuse.
“Oh no, questo non può succedere“, si lamentano. “Il mercato non ha funzionato nel modo corretto.” Ma è una cosa priva di senso. Non c’è niente sbagliato nel mercato, stiamo parlando solo di acquirenti e venditori, non di qualche intricato meccanismo che richiede specialisti con le cartelle piene di appunti e il camice bianco. Il problema è che nessuno sta comprando le stronzate che le banche vogliono vendere, perché questa rumenta ha perso gran parte del valore nell’ultimo anno. Di questo si tratta.
Ecco come funziona il sistema: le banche non riescono a guadagnare soldi da Joe Blow e dal suo compenso che versa ogni settimana quando gli arriva la busta paga. Oggi le banche si stanno rifinanziando grazie a enormi quantità di soldi sotto forma di fondi che devono poi parcheggiare a breve termine, mentre cercano di capire come possono investirle. E quindi le banche emettono prestiti a breve termine abbinando i collaterali che hanno nei propri bilanci. Il mercato repo – quello di cui stiamo parlando – è solo un enorme e sregolato banco dei pegni.
Il problema che nasce inevitabilmente è che le persone che hanno tanti soldi (i manager dei fondi) diventano più riluttanti nel trattare con le banche quando comprendono che ci sia qualche dubbio sul valore reale dei collaterali offerti dalle banche. Quindi queste saranno costrette a sborsare ancora più collaterali per ottenere la stessa quantità di denaro. È l’equivalente di un haircut, e ciò significa che le banche stanno perdendo sempre più soldi da ogni transazione. Allo stesso tempo è sempre più difficile per le banche reperire fondi con l’emissione di azioni o vendendo obbligazioni. Perché? Perché da questo momento in poi, tutti sanno che le banche sono sedute su un’enorme e fetente castello di immondizia finanziaria che nessuno toccherebbe con un palo lungo tre metri.
Ma ciò significa che il mercato non funziona correttamente?
No, in effetti il mercato sta funzionando a meraviglia. Gli investitori stanno facendo quello che fanno da sempre. Stanno separando il grano dal loglio, niente di più, niente di meno. È Draghi che sta distorcendo il mercato, pompando centinaia di miliardi di euro in una bolla obbligazionaria che è scoppiata già da tempo. Avete dato ultimamente uno sguardo alla Grecia?
Facciamo un esempio che ci potrebbe essere di aiuto: diciamo che abbiamo bisogno di 500 dollari per pagare la rata del mutuo per l’auto. Decidiamo di andare a frugare in cantina per trovare qualcosa da poter vendere su Craig’s List per reperire questi soldi. Nel frattempo, troviamo un vecchio calcetto con tre gambe che è stato ben macchiato nel corso di una Oktoberfest di alcuni fa anni e mettiamo l’annuncio per 500 dollari. Poi ci sediamo, ci apriamo una bella birra fredda e aspettiamo che le chiamate arrivino copiose.
Ma il telefono non suona mai, e allora dobbiamo chiamare la concessionaria dell’auto che ci sta stressando per il pagamento mancante e dirgli, “Mi dispiace, ma non è colpa mia. Il mercato non sta funzionando correttamente!“
Quanta tregua pensate che vi darà il rivenditore?
Il fatto che nessuno voglia il vostro tavolo da calcino non è un segnale che il mercato non sta funzionando. La stessa regola si applica anche alle fetenti obbligazioni delle banche. Nessuno le vuole perché sono immondizia; tutto qui. Inoltre, c’è sempre un prezzo per gli asset finanziari; (anche per l’immondizia) è solo una questione di quanto la gente sia disposta a pagare. In questo caso, le offerte per le obbligazioni sovrane sono così basse che molte delle banche dell’UE andrebbero in malora se le vendessero e riportassero le perdite a bilancio. Ecco perché loro stanno contando su Draghi perché le salvi. E lui le ha salvate. Ma cosa sarebbe successo se le banche
avessero dovuto ristrutturare il proprio debito, di modo che i contribuenti dell’eurozona non avessero dovuto pompare altri trilioni in questo regime di istituzioni zombie che un’altra volta saranno considerate
troppo grandi per fallire?
Ma la gigantesca operazione di reflazione di Draghi è solo uno dei tanti problemi del LTRO. Un altro è dato dal fatto che lo stock di collaterali delle banche sta costantemente diminuendo, e ciò renderà sempre più difficile alla BCE prestare alle banche in difficoltà a febbraio quando la fase 2 (stimata in 400 miliardi di euro) verrà abbandonata.
Ma, davvero? Ciò vorrebbe dire che le banche non hanno né soldi né collaterali decenti, e che il moderno sistema bancario è solo un gioco delle tre carte.
Effettivamente, è un gioco delle tre carte. Vedete, le banche stanno prendendo in prestito mucchi di denaro con lo stesso collaterale più e più volte. Viene definita reipotecazione e, in alcuni casi, è perfettamente legale. Ma nasce un problema nei cicli di deleveraging quando il valore degli asset finanziari in cassaforte non corrisponde a quello presente in bilancio. E poi…? Come indicato dal blog del Financial Times, FT Alphaville: “Le banche possono facilmente esaurire i collaterali, e, in presenza di questo contesto, fallire (Dexia!).” (“Death sanitised through credit“, FT Alphaville)
Tutto questo fa sorgere dei dubbi sull’efficacia dell’imminente Fase 2 dell’LTRO. Ci sono, dopo tutto, limiti anche per il grado di fetecchie che la BCE possa accettare per concedere prestiti.
Ci sono anche altri problemi con l’LTRO, come il fatto che stia poggiando su di sé tutto il sistema, sostituendo lo stato con le banche. Come è riuscito a farlo?
Fornendo alle banche garanzie implicite sul loro debito, mentre le obbligazioni sovrane hanno perso il sostegno generalizzato della BCE, portando così il debito statale al livello di un’obbligazione junk. Ciò è avvenuto perché Draghi ha segnalato al mercato che la BCE AGIRÀ da prestatore di ultima istanza per le banche, ma non per gli stati membri. Quindi, i rendimenti sulle obbligazioni governative sono saliti, mentre quelli sui debiti bancari sono calati. Ovviamente, ciò ha messo pressione sui bilanci statali proprio quando i deficit continuano a esplodere.
Chiedetevi questo: in che razza di mondo idiota viviamo quando gli istituti privati che agiscono per profitto (come le banche) possono prendere soldi in prestito a un tasso più conveniente rispetto agli stati? Lo stato assume decine di migliaia di lavoratori, fornisce programmi per lo stato sociale, per la polizia, per l’istruzione, la disoccupazione, per la salute e i servizi alla persona, la sicurezza, eccetera, e opera nell’interesse del pubblico, e invece – sotto il regime di Draghi – i banchieri senza scrupoli possono prendersi dalle banche centrali risorse illimitate a un tasso preferenziale. Me lo spiegate?
Chiaramente, questo è ciò che accade quando le nazioni rinunciano al potere di stampare la propria valuta. Perdono la capacità di controllare il proprio destino. E tutto questo crea una falla che consente alle élite finanziarie di penetrare e di afferrare le leve del controllo politico-economico, quello che ora sta avvenendo. La grande finanza ha preso possesso dell’Europa e sta facendo esattamente quello che la grande finanza fa ovunque, ovvero sta smantellando sistematicamente le istituzioni che offrono cure sanitarie, le pensioni e la sicurezza lavorativa a milioni di lavoratori comuni, riducendo grosse fette della popolazione a una miseria nera e abbietta.
Non è questa la tattica? Non è ciò che il losco Maestro Italiano ha davvero in mente?
Un’ultima cosa: il LTRO non ha un meccanismo di trasmissione. In altre parole, non c’è modo di convogliare la liquidità che si sta formando nel sistema bancario nella vera economia. Si è piazzata lì, come è successo con i trilioni di dollari di riserve del sistema bancario statunitense.
Quindi il prodigo regalo da 500 miliardi di euro di Draghi non verrà investito in edilizia residenziale o per costruire nuove fabbriche o per sviluppare nuovi farmaci o veicoli
più efficienti dal punto di vista energetico. Infatti, non verranno assolutamente allocati in una qualsiasi attività di formazione sociale. Invece, verrà utilizzata allo stesso modo in cui le banche statunitensi usarono i 700 miliardi di dollari del TARP o i 1,25 trilioni di dollari dal primo giro di QE; turbo-addebitando asset rischiosi e mandando le azioni nella stratosfera per un anno o due. E questo
renderà gli ombrosi compari investitori di Draghi davvero felici perché potranno rastrellare profitti record dalle azioni, mentre il resto dell’Europa languirà in una mini-Depressione prolungata.
Fonte: Draghi’s 489 Billion Euro Fakery
26.01.2012
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE